Imbruvica (ibrutinib): nuovo segnale di sicurezza sull’uso in combinazione con rituximab e ACE inibitori

Imbruvica è un medicinale per il trattamento di alcuni tumori del sangue come il linfoma mantellare, la leucemia linfatica cronica (LLC) e la macroglobulinemia di Waldenström (nota anche come linfoma linfoplasmocitico). Un’analisi ad interim di uno studio clinico non sponsorizzato ha suggerito che il rischio di morte improvvisa o cardiaca nei pazienti trattati con un…

Imbruvica è un medicinale per il trattamento di alcuni tumori del sangue come il linfoma mantellare, la leucemia linfatica cronica (LLC) e la macroglobulinemia di Waldenström (nota anche come linfoma linfoplasmocitico).

Un’analisi ad interim di uno studio clinico non sponsorizzato ha suggerito che il rischio di morte improvvisa o cardiaca nei pazienti trattati con un ACE inibitore all’ingresso nello studio era aumentato nei pazienti randomizzati a ibrutinib e rituximab, rispetto a quelli randomizzati a fludarabina, ciclofosfamide e rituximab.

A seguito della riunione plenaria di settembre, il PRAC ha discusso nuove informazioni emergenti e ha deciso che è necessaria la revisione di ulteriori dati prima di poter fornire una raccomandazione agli operatori sanitari e ai pazienti.

Mentre la valutazione è in corso, gli operatori sanitari devono continuare a seguire le attuali informazioni sul prodotto per Imbruvica.  Si ricorda ai pazienti di non interrompere l’assunzione di Imbruvica o ACE inibitori senza aver prima consultato il proprio medico curante e di consultare un medico in caso di domande o dubbi.

Per ulteriori informazioni si rimanda al sito web di EMA

Leggi qui la notizia dal sito AIFA.

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