Sindrome da astinenza in seguito all’interruzione di 28 antidepressivi: analisi di farmacovigilanza di 31688 segnalazioni dal database delle reazioni avverse dell’Organizzazione Mondiale della Sanità

Vi è una scarsa evidenza correlata alla sindrome da sospensione di antidepressivi ed alle reazioni avverse conseguenti. L’analisi dei dati provenienti dai database di farmacovigilanza, offrono un’opportunità unica per identificare sottogruppi di pazienti, maggiormente a rischio per sindromi gravi o di lunga durata; inoltre può favorire il confronto tra tutti gli antidepressivi.   Questo studio, pubblicato…

Vi è una scarsa evidenza correlata alla sindrome da sospensione di antidepressivi ed alle reazioni avverse conseguenti. L’analisi dei dati provenienti dai database di farmacovigilanza, offrono un’opportunità unica per identificare sottogruppi di pazienti, maggiormente a rischio per sindromi gravi o di lunga durata; inoltre può favorire il confronto tra tutti gli antidepressivi.  

Questo studio, pubblicato nel numero di ottobre 2022 della rivista “Drug Safety”, si propone di analizzare le singole reazioni avverse a farmaci, conseguenti alla sospensione di antidepressivi, utilizzando il database di farmacovigilanza (VigiBase) della Organizzazione Mondiale di Sanità. 

I sintomi da sospensione sono eterogenei, possono essere fisici (gastrointestinali, disturbi del sonno, acatisia) e psichici. 

Nello studio vengono considerati tutti i casi di sindrome da sospensione di antidepressivi presenti in Vigibase al 01/03/2021 (31688 reports), in pazienti di età superiore ai 12 anni. 

Sono stati confrontati tre gruppi: nel primo, pazienti in terapia con antidepressivi (associati alla sindrome da sospensione), e pazienti in terapia con qualsiasi altro principio attivo; nel secondo, pazienti in terapia con buprenorfina e pazienti in terapia con qualsiasi altro principio attivo; nel terzo, pazienti in terapia con antidepressivi (associati alla sindrome da sospensione) e pazienti in terapia con farmaci della stessa classe.

Gli antidepressivi più frequentemente riportati sono stati: paroxetina, duloxetina, venlafaxina, setralina, desvenlafaxina, fluoxetina, citalopram, bupropione, escitalopram. E’ stata trovata una disproporzione statisticamente significativa, dal confronto tra gli antidepressivi e gli altri farmaci; quando il confronto è avvenuto per classe, quella con più alta disproporzionalità è stata rappresentata dagli SSRi; quando sono stati considerati i singoli farmaci la più alta disproporzionalità si è riscontrata per la paroxetina, la duloxetina, la venlafaxina e la desvenlafaxina. 

Dallo studio delle reazioni avverse, emerge che pazienti più giovani hanno avuto reazioni più gravi; le reazioni sono state più comuni nella popolazione maschile. L’utilizzo di altri farmaci ha comportato una maggiore probabilità della comparsa di reazioni avverse; tre volte superiori nel caso si utilizzino antipsicotici. 

In conclusione, gli antidepressivi sono associati ad un incremento della sindrome da sospensione, così come evidenziato dal confronto con i principi attivi delle altre classi di farmaci.

Limiti dello studio sono direttamente associati ai limiti intrinsechi ai database di farmacovigilanza: l’aumento delle segnalazioni in associazione alla comparsa di nuovi segnali; l’inserimento delle reazioni avverse associate ai principi attivi più recenti; la difficoltà di escludere che quei sintomi possano essere conseguenza della patologia di base; le scarse informazioni riguardanti la modalità di sospensione. 

Ricerche future dovrebbero confermare i dati dello studio e proporre delle strategie per ridurre l’incidenza della sindrome da sospensione.

Bibliografia: 

Gastaldon C, Schoretsanitis G, Arzenton E, et al. Withdrawal Syndrome Following Discontinuation of 28 Antidepressants: Pharmacovigilance Analysis of 31,688 Reports from the WHO Spontaneous Reporting Database. Drug Saf. 2022 Dec;45(12):1539-1549

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