Aggiornamento su remdesivir – EMA valuterà i nuovi dati dello studio “Solidarity” – 23 novembre 2020

L’EMA è consapevole che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha aggiornato le sue linee guida sconsigliando l’uso di remdesivir nei pazienti ospedalizzati con COVID-19, indipendentemente dalla severità della malattia sulla base di una recente meta-analisi.

Remdesivir è stato autorizzato nell’UE nel luglio 2020 con il nome di Veklury per il trattamento di COVID-19 in adulti e adolescenti a partire da 12 anni di età con polmonite che necessitano di ossigeno supplementare. Veklury è stato autorizzato sulla base dei risultati dello studio NIAID-ACTT-1, uno studio randomizzato controllato che ha coinvolto 1.063 pazienti ospedalizzati con COVID-19 che ha dimostrato un miglioramento dei tempi di recupero, riducendo il tempo trascorso in ospedale o in trattamento. Il resoconto dei dati è stato pubblicato sul sito web dei dati clinici dell’EMA.

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Considerazioni EMA sull’approvazione dei vaccini per Covid-19 – 19 novembre 2020

L’attuale pandemia da SARS-CoV-2 è ancora lungi dall’essere sotto controllo, avendo già fatto registrare oltre 1 milione di morti. Se da un lato lo scenario senza precedenti della pandemia richiede considerazioni specifiche sui requisiti regolatori per l’approvazione dei vaccini, dall’altro, i benefici e i rischi dei vaccini per COVID-19 devono essere adeguatamente valutati sulla base di informazioni dettagliate su produzione, dati non clinici e sperimentazioni cliniche ben designate.

Data la natura globale della pandemia e la necessità di garantire che gli sviluppatori di vaccini generino prove solide che soddisfino i requisiti regolatori a livello globale, l’EMA e le agenzie regolatorie internazionali (ICMRA) hanno concordato i principi chiave per il disegno degli studi per COVID-19.

Sono state adottate procedure che consentono la revisione ciclica dei dati sulla qualità come pure dei dati non clinici e clinici presentati alle autorità regolatorie dell’UE.

L’autorizzazione all’immissione in commercio (AIC) nell’UE può essere concessa ove sia dimostrato che i benefici del vaccino superano i rischi noti o potenziali.

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EMA avvia la revisione ciclica del vaccino a base di mRNA per COVID-19 di Moderna Biotech Spain, S.L. – 16 novembre 2020

Il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha avviato la revisione ciclica (rolling review) dei dati sul vaccino per COVID-19, noto come mRNA-1273, sviluppato da Moderna Biotech Spain, S.L. (una controllata di Moderna, Inc.).

La decisione del CHMP di avviare la revisione ciclica del vaccino mRNA-1273 si basa sui risultati preliminari di studi non clinici e di studi clinici negli adulti che suggeriscono che il vaccino induce la produzione di anticorpi e cellule T (cellule del sistema immunitario, ossia le difese naturali dell’organismo) che colpiscono il virus.

Il comitato ha intrapreso la valutazione del primo set di dati sul vaccino provenienti da studi di laboratorio (dati non clinici). Al momento sono in corso studi clinici di grandi dimensioni che coinvolgono diverse migliaia di persone e i cui risultati dovrebbero essere disponibili in tempi brevi. Questi risultati forniranno informazioni sull’efficacia del vaccino in termini di protezione contro COVID-19 e saranno valutati nel momento in cui saranno presentati all’Agenzia. Saranno inoltre esaminati tutti i dati disponibili sulla sicurezza del vaccino e sulla sua qualità (come la composizione, il processo di produzione, la stabilità e le condizioni di conservazione).

La revisione ciclica proseguirà fino a quando non saranno disponibili sufficienti prove a sostegno di una domanda formale di autorizzazione all’immissione in commercio.

Nell’ambito della sua valutazione, EMA stabilirà se il vaccino rispetta gli usuali standard di efficacia, sicurezza e qualità. Sebbene non sia ancora possibile prevedere la tempistica complessiva della revisione, la procedura dovrebbe essere più breve rispetto a quella ordinaria, grazie al tempo risparmiato durante la revisione ciclica.

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Nitrosammine: EMA allinea le raccomandazioni per i sartani a quelle per le altre classi di medicinali – 13 novembre 2020

Il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha allineato le raccomandazioni per limitare le impurezze nitrosamminiche nei sartani alle recenti raccomandazioni formulate per le altre classi di medicinali.

La modifica principale riguarda i limiti per le nitrosammine che in precedenza venivano applicati ai principi attivi ma che ora si applicheranno ai prodotti finiti (ad es. compresse). Tali limiti, sulla base di norme concordate a livello internazionale (lineaguida ICH M7(R1)), assicurano che l’aumento del rischio di cancro da nitrosammine in qualsiasi sartano sia inferiore a 1 su 100.000 per una persona che assume il medicinale per tutta la vita.

Conformemente alle raccomandazioni precedenti, le aziende devono disporre di adeguate strategie di controllo per prevenire o limitare al massimo la presenza di impurezze nitrosamminiche e, se necessario, migliorare i propri processi produttivi. Devono inoltre valutare il rischio di presenza di nitrosammine nei propri medicinali ed effettuare test adeguati.

Le nitrosammine sono classificate come probabili agenti cancerogeni per l’uomo (ossia sostanze in grado di provocare il cancro) sulla base di studi condotti sugli animali. Nella maggior parte dei sartani queste impurezze non sono state riscontrate o erano presenti a livelli molto bassi.

Il CHMP ha concluso la propria revisione dei sartani nel gennaio 2019 e, successivamente, ha condotto una revisione più ampia, tenendo conto dell’esperienza acquisita con i sartani e altri medicinali in cui è stata rilevata la presenza di nitrosammine. Le nuove condizioni che le aziende devono rispettare per i sartani sono allineate a quelle valide per le altre categorie di medicinali decise nel giugno 2020. L’EMA continuerà a collaborare con le autorità nazionali e con la Commissione europea per garantire che le aziende adottino tutte le misure necessarie. Inoltre, continuerà a lavorare a stretto contatto con la Direzione europea per la qualità dei medicinali e cura della salute (EDQM) e con le agenzie partner a livello internazionale.

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Comunicazione EMA su ulipristal acetato – 13 novembre 2020

Il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha raccomandato di limitare l’uso di medicinali contenenti ulipristal acetato 5 mg (Esmya e medicinali generici) in seguito a casi di grave danno epatico.

Questi medicinali possono quindi essere utilizzati soltanto per il trattamento dei fibromi uterini in donne in pre-menopausa per le quali l’intervento chirurgico (compresa l’embolizzazione dei fibromi uterini) non è adeguato o non si è rivelato efficace. I medicinali non devono essere utilizzati per controllare i sintomi dei fibromi uterini in attesa del trattamento chirurgico.

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Nota Informativa Importante su Tecfidera® (dimetilfumarato) – 12 novembre 2020

Tecfidera® (dimetilfumarato): Raccomandazioni aggiornate sulla base dei casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML) nell’ambito della linfopenia lieve.

Riepilogo:

  • Sono stati riportati casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML) nell’ambito di linfopenia lieve (conta linfocitaria ≥0,8×109/L e al di sotto del limite inferiore di normalità) in pazienti trattati con Tecfidera; in precedenza, la PML era stata confermata solo nell’ambito di una linfopenia da moderata a severa.
  • Tecfidera è controindicato nei pazienti con PML sospetta o confermata.
  • La terapia con Tecfidera non deve essere iniziata in pazienti con linfopenia grave (conte linfocitarie <0,5×109/L).
  • Se la conta linfocitaria è inferiore all’intervallo di normalità, prima di iniziare il trattamento con Tecfidera deve essere condotta un’approfondita valutazione delle possibili cause.
  • Il trattamento con Tecfidera deve essere interrotto in pazienti con linfopenia grave (conte linfocitarie <0,5 × 109/L) che persiste da più di 6 mesi.
  • Se un paziente sviluppa la PML, la terapia con Tecfidera deve essere interrotta definitivamente.
  • È necessario raccomandare ai pazienti di informare chi vive con lui o chi lo assiste riguardo al loro trattamento e ai sintomi indicativi di PML, poiché potrebbero notare dei sintomi di cui il paziente non è  consapevole.

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Le autorità regolatorie dell’UE richiedono di testare le quantità di nitrosammine per i farmaci a base di metformina – 16 ottobre 2020

L’EMA e le autorità nazionali competenti dell’UE contatteranno tutti i titolari di autorizzazione all’immissione in commercio di medicinali contenenti metformina, utilizzati per il trattamento del diabete, per chiedere loro di effettuare analisi per verificare la presenza di nitrosammine prima della loro immissione in commercio.

Si tratta di una misura precauzionale per garantire la sicurezza del paziente durante il completamento delle indagini in corso su questi medicinali. La richiesta è in linea con il referral di quest’anno secondo l’articolo 5, paragrafo 3, che ha introdotto le misure richieste alle aziende per limitare la presenza di nitrosammine nei medicinali. Le autorità regolatorie controlleranno attentamente le risposte a questa richiesta e prenderanno le misure appropriate, se necessario.

La presenza di nitrosammine nei medicinali a base di metformina è in corso di verifica, poiché all’inizio di quest’anno è stata trovata una nitrosammina chiamata N-nitrosodimetilammina (NDMA) in alcuni lotti dell’UE. Per ulteriori informazioni, consultare il sito web EMA.

L’EMA consiglia ai pazienti dell’UE di continuare ad assumere farmaci a base di metformina, poiché i rischi di non trattare il diabete superano di gran lunga i possibili effetti dei bassi livelli di NDMA riscontrati nei test.

Sebbene l’NDMA sia classificata come probabile sostanza cancerogena per l’uomo (una sostanza che potrebbe causare il cancro) sulla base di studi su animali, non si prevede che possa causare danni se ingerita a livelli molto bassi.

L’EMA continuerà a fornire aggiornamenti, se necessario.

Adozione definitiva della Nota 97 su terapia anticoagulante nei pazienti con FANV – 15 ottobre 2020

Si rende noto che in data 15 ottobre 2020, l’AIFA ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana la Determinazione n. 1034 del 14 ottobre 2020, dal titolo “Adozione definitiva della Nota 97 relativa alla prescrivibilità dei nuovi anticoagulanti orali ai pazienti con Fibrillazione Atriale Non Valvolare (FANV)”.

Tale provvedimento, efficace a partire dal 16 ottobre 2020, è stato adottato in quanto i procedimenti di rinegoziazione avviati dall’AIFA, aventi ad oggetto le specialità medicinali a base di apixaban, dabigatran, edoxaban, rivaroxaban, si sono conclusi col raggiungimento dei relativi accordi negoziali che prevedono nuove condizioni economiche di ammissione alla rimborsabilità, tali da garantire la sostenibilità del sistema.

Ne consegue che la Nota 97, avente dapprima validità temporanea di 120 giorni per effetto della Determinazione AIFA del 12 giugno 2020, n. 653, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 152 del 17 giugno 2020, a partire dal 16 ottobre 2020 assume natura definitiva.

Pertanto, i medici specialisti e i medici di medicina generale potranno continuare a prescrivere i nuovi anticoagulanti orali ad azione diretta (NAO/DOAC: apixaban, dabigatran, edoxaban, rivaroxaban) e gli antagonisti della vitamina K (AVK: warfarin e acenocumarolo) nei pazienti con FANV secondo le modalità previste dalla summenzionata Nota 97.

Il regime di fornitura dei NAO/DOAC passa quindi definitivamente, solo per l’indicazione FANV, da Ricetta Ripetibile Limitativa (RRL) a Ricetta Ripetibile (RR). La scheda di prescrizione cartacea, che ha sostituito il Piano Terapeutico web AIFA, sarà informatizzata dal 1° dicembre 2020 e, pertanto, a partire da questa data, il monitoraggio attraverso il suddetto Piano Terapeutico non sarà più disponibile.

La Determinazione AIFA n. 1034/2020, comprensiva del testo della Nota 97 e dei relativi allegati, è disponibile sul sito istituzionale dell’Agenzia Italiana del Farmaco, nella sezione “Nota 97”, raggiungibile dal box “Link correlati”.

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EMA avvia la seconda revisione ciclica di un vaccino anti COVID-19 nell’UE – 6 ottobre 2020

Il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha avviato una revisione ciclica (rolling review) dei dati sul vaccino per COVID-19, noto come BNT162b2, sviluppato da BioNTech in collaborazione con Pfizer.

L’avvio della revisione ciclica rappresenta l’inizio della valutazione scientifica, da parte del comitato, del primo set di dati sul vaccino provenienti da studi di laboratorio (dati non clinici). Tuttavia, ciò non significa che si possano già trarre conclusioni sulla sua sicurezza ed efficacia, dal momento che gran parte dei dati deve ancora essere presentata.

La decisione del CHMP di avviare la revisione ciclica di BNT162b2o si basa sui risultati preliminari di studi non clinici e di studi clinici preliminari negli adulti che suggeriscono che il vaccino induce la produzione di anticorpi e cellule T (cellule del sistema immunitario, ossia le difese naturali dell’organismo) che colpiscono il virus.

Al momento sono in corso studi clinici di grandi dimensioni che coinvolgono diverse migliaia di persone e i cui risultati saranno disponibili nelle settimane e nei mesi a venire. Questi risultati forniranno informazioni sull’efficacia del vaccino in termini di protezione contro il COVID-19 e saranno valutati nel momento in cui sono disponibili. Saranno inoltre esaminati tutti i dati disponibili sulla sicurezza del vaccino derivanti dagli studi, nonché i dati sulla sua qualità (come i componenti e il processo di produzione).

La revisione ciclica proseguirà fino a quando non saranno disponibili sufficienti prove a sostegno di una domanda formale di AIC.

EMA completerà la valutazione nel rispetto dei propri usuali standard di qualità, sicurezza ed efficacia. Sebbene non sia ancora possibile prevedere la tempistica complessiva della revisione, la procedura dovrebbe essere più breve rispetto a quella ordinaria, grazie al tempo risparmiato durante la revisione ciclica.

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I regolatori EU ribadiscono pienamente gli standard di trasparenza ed per i trattamenti ed i vaccini anti-COVID-19 – 5 ottobre 2020

L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha ribadito oggi che manterrà il suo impegno pluriennale per garantire indipendenza e trasparenza nella valutazione dei trattamenti e dei vaccini anti- COVID-19.

In una lettera aperta inviata al Mediatore europeo Emily O’Reilly in riposta ad un’interrogazione sul ruolo dell’Agenzia europea per i medicinali e della sua task force pandemica durante la crisi del Covid-19, l’Agenzia chiarisce che sta applicando ai propri esperti le stesse misure di indipendenza sia che si occupino di trattamenti e vaccini anti-Covid-19 sia che si occupino di tutti gli altri farmaci. Questo include sia gli esperti coinvolti nel fornire pareri sullo sviluppo di questi farmaci, sia gli esperti che li valutano.

Queste misure consolidate garantiscono che le raccomandazioni dell’EMA siano guidate solo da esigenze scientifiche e di salute pubblica, e non da altri interessi.

La lettera definisce anche i piani di trasparenza dell’Agenzia per i trattamenti e i vaccini anti-COVID-19. L’EMA pubblicherà i dati clinici che costituiscono la base scientifica per le raccomandazioni per tutti i medicinali anti-COVID-19. Ciò rientra nell’ambito della politica di riferimento dell’EMA che garantisce la pubblicazione proattiva dei dati clinici, che l’Agenzia sta reintegrando – al momento esclusivamente per i medicinali anti-COVID-19 – in seguito alla sua sospensione avvenuta nell’agosto 2018 per consentire all’Agenzia di concentrare le risorse sul suo trasferimento dal Regno Unito ai Paesi Bassi.

Poiché l’EMA considera la massima trasparenza come una condizione preliminare per promuovere la fiducia nel sistema regolatorio dell’UE, sta anche pianificando una serie di ulteriori misure per fornire al pubblico informazioni immediate sui suoi processi di sviluppo e di monitoraggio della sicurezza. Ciò include, ad esempio, la pubblicazione delle Informazioni sul Prodotto con i dettagli delle condizioni di utilizzo anche prima che sia concessa l’autorizzazione formale all’immissione in commercio, la pubblicazione rapida del Report Pubblico Completo di Valutazione Europea (EPAR) e, per farmaci autorizzati anti-COVID -19, la pubblicazione integrale del piano di gestione del rischio, anziché il solo sommario.

L’entità della crisi della salute pubblica del COVID-19 ha portato a sforzi senza precedenti da parte di tutti coloro che sono coinvolti nello sviluppo di farmaci per il trattamento e la prevenzione del COVID-19, comprimendo un processo che in genere richiede svariati anni in uno che dura solo alcuni mesi.

L’EMA e le autorità nazionali competenti hanno risposto a queste sfide mobilitando interamente le loro risorse per accelerare gli iter di consulenza scientifica (advice) e valutazione, mantenendo al contempo gli standard di sicurezza ed efficacia e applicando regole di indipendenza e trasparenza consolidate.

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