Efficacia comparativa e tollerabilità delle terapie farmacologiche nel trattamento del disturbo bipolare

logo_lanpsy   Secondo una meta-analisi multicentrica, il litio resta la migliore opzione.

 

 

 

Il litio è lo standard stabilito nel trattamento a lungo termine del disturbo bipolare, ma molti nuovi farmaci sono stati valutati per questa indicazione.

Gli autori hanno realizzato una meta-analisi a rete, per valutare l’efficacia comparativa e la tollerabilità dei trattamenti farmacologici disponibili per il disturbo bipolare.

 

Materiali e metodi

Gli autori hanno cercato, sulle banche dati Embase, Medline, PreMedline, PsycINFO ed il Cochrane Central Register of Controlled Trials, gli studi randomizzati e controllati,  pubblicati prima del 28 giugno 2013. Sono stati presi in esame lavori, che confrontano trattamenti attivi per il disturbo bipolare, sia tra loro che con placebo e sia come monoterapia che come terapia addizionale, per almeno 12 settimane.

Gli esiti primari da misurare erano il numero di partecipanti con recidiva di qualsiasi episodio di alterazione dell’umore ed il numero di partecipanti che ha interrotto il trattamento a causa di eventi avversi. È stata valutata l’efficacia e la tollerabilità dei trattamenti con una rete ad effetti casuali e meta-analisi, in un contesto bayesiano.

 

Risultati

Sono stati  individuati 114 studi potenzialmente ammissibili e sono stati selezionati 33 studi controllati randomizzati, pubblicati tra il 1970 ed il 2012, che esaminano 17 trattamenti per il disturbo bipolare (o placebo) su 6.846 partecipanti.

I partecipanti assegnati a tutti i trattamenti valutati avevano un rischio significativamente più basso di qualsiasi recidiva rispetto al placebo, ad eccezione di quelli assegnati ad aripiprazolo (tasso di rischio RR 0.62, intervallo di credibilità (o intervallo di confidenza bayesiano) Cri 95% 0.38 -1.03), carbamazepina (RR 0.68, Cri 95% 0.44-1.06), imipramina (RR 0.95, Cri 95% 0.66-1.36) e paliperidone (RR 0.84, Cri 95% 0.56-1.24 ).

Lamotrigina e placebo sono stati tollerati significativamente meglio di carbamazepina (lamotrigina, RR 5.24, Cri 95% 1.07-26.32; placebo, RR 3.60, Cri 95% 1.04-12.94), litio (RR 3.76, Cri 95% 1.13-12.66; RR 2.58, Cri 95% 1.33-5.39), o litio più valproato (RR 5.95, Cri 95% 1.02-33.33; RR 4.09, 1.01-16.96 ).

 

Conclusioni

Sebbene la maggior parte dei farmaci analizzati fosse più efficace del placebo e generalmente ben tollerata, gli autori ritengono che medici e pazienti debbano tener conto delle differenze nella qualità delle prove e dei profili degli effetti collaterali.

In considerazione dell’efficacia nella prevenzione degli episodi maniacali e depressivi e delle recidive e della miglior qualità degli elementi di prova a sostegno, litio dovrebbe rimanere il trattamento di prima linea quando si prescrive un farmaco per  prevenire ricadute in pazienti con disturbo bipolare, nonostante il suo profilo di tollerabilità.

 

T. Miura, H. Noma, T. A. Furukawa, H. Mitsuyasu, S. Tanaka, S. Stockton, G. Salanti, K. Motomura, S. Shimano-Katsuki, S. Leucht, A. Cipriani, J. R Geddes, S. Kanba,

Comparative efficacy and tolerability of pharmacological treatments in the maintenance treatment of bipolar disorder: a systematic review and network meta-analysis,

The Lancet Psychiatry, Volume 1, Issue 5, Pages 351 – 359, October 2014

doi:10.1016/S2215-0366(14)70314-1

link: http://www.thelancet.com/journals/lanpsy/article/PIIS2215-0366(14)70314-1/abstract

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