Un trial clinico randomizzato.
Sono necessarie ulteriori terapie per la prevenzione delle fratture osteoporotiche. Abaloparatide è un attivatore selettivo del recettore dell’ormone paratiroideo di tipo 1.
Obiettivi
Valutare efficacia e sicurezza di abaloparatide 80 mg rispetto a placebo, per la prevenzione di nuove fratture vertebrali in donne in postmenopausa a rischio di fratture osteoporotiche.
Metodi
ACTIVE (Abaloparatide Comparator Trial In Vertebral Endpoints) è uno studio clinico randomizzato e controllato in doppio cieco di Fase III, che è stato condotto in 28 centri di 10 paesi tra il marzo 2011 e l’ottobre 2014.
Erano eleggibili donne in postmenopausa con T score di densità minerale ossea (BMD) ≤-2,5 e >-5.0 a livello della colonna lombare o del collo del femore e prove radiologiche ≥ 2 lievi o ≥1 frattura vertebrale moderata lombare o toracica o storia di trauma lieve o frattura non vertebrale negli ultimi 5 anni. Le donne in postmenopausa (> 65 anni) con i criteri di frattura e T score ≤-2.0 e >-5.0 o senza criteri di frattura e T score ≤-3.0 e >-5.0 potevano essere arruolate.
Interventi: iniezioni sottocutanee quotidiane in cieco di placebo (n=821), abaloparatide 80 mg (n=824) o teriparatide 20 mg (n=818) in aperto per 18 mesi.
Principali esiti e misure: endpoint primario era la percentuale di partecipanti con una nuova frattura vertebrale nei gruppi abaloparatide vs placebo. La dimensione del campione è stata impostata per rilevare una differenza del 4% (riduzione del rischio del 57%) tra i gruppi di trattamento.
Gli endpoint secondari comprendevano la variazione della densità minerale ossea totale dell’anca, del collo del femore e della colonna lombare nel gruppo trattato con abaloparatide rispetto al gruppo placebo e il tempo fino alla prima frattura non vertebrale.
L’ipercalcemia era un endpoint di sicurezza pre-specificato nel gruppo abaloparatide, rispetto al gruppo teriparatide.
Risultati
Su 2.463 donne (età media 69 anni; range: 49-86), 1.901 hanno completato lo studio.
Si sono verificate nuove fratture vertebrali, diagnosticate attraverso morfometria, nello 0,58% (n=4) del gruppo abaloparatide, nel 4,22% (n=30) del gruppo placebo (differenza di rischio RD vs placebo, -3,64; IC 95% da -5,42 a -2,10; rischio relativo, 0.14 con IC 95% 0,05-0,39; P<.001) e nello 0,84% (n=6) del gruppo teriparatide.
Il tasso Kaplan-Meier per fratture non vertebrali è stato del 2,7% per abaloparatide, 4,7% per il placebo (RD -2.01 con IC 95% da -4.02 a -0.00; Hazard Ratio HR 0,57 IC 95% tra 0,32 e -1.00; P=.049) e del 3,3% per il gruppo teriparatide.
Gli aumenti della BMD sono risultati maggiori nel gruppo abaloparatide rispetto al placebo (P<.001).
L’incidenza di ipercalcemia è stata inferiore con abaloparatide (3,4%) che con teriparatide (6,4%) con una RD di -2,96 (IC 95% da -5,12 a -0,87; P=0,006).
Conclusioni
L’uso di abaloparatide sottocutaneo in donne in postmenopausa con osteoporosi ha ridotto il rischio di nuove fratture vertebrali e non vertebrali di oltre 18 mesi, rispetto al placebo.
Sono necessarie ulteriori ricerche per capire l’importanza clinica della differenza di rischio, i rischi ed i benefici del trattamento con abaloparatide e l’efficacia di rispetto ad altri trattamenti per l’osteoporosi.
Trial Registration clinicaltrials.gov Identifier: NCT01343004
JAMA. 2016;316(7):722-733. doi:10.1001/jama.2016.11136.
Effect of Abaloparatide vs Placebo on New Vertebral Fractures in Postmenopausal Women With Osteoporosis. A Randomized Clinical Trial.
PD Miller, G Hattersley, B Juel Riis, GC Williams, E Lau, LA Russo, P Alexandersen, CAF Zerbini, M Hu, AG Harris, L A Fitzpatrick, F Cosman, C Christiansen.