Interpretazione delle prove di efficacia e sicurezza della terapia con statine

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Una review.

 

 

 

Questa revisione ha lo scopo di aiutare medici, pazienti e pubblico a prendere decisioni informate circa la terapia con statine per la prevenzione degli attacchi di cuore e ictus.

Spiega come le prove disponibili da studi randomizzati e controllati forniscano informazioni affidabili riguardo all’efficacia e alla sicurezza della terapia con statine. Inoltre, discute come l’affermazione che le statine provochino comunemente reazioni avverse rifletta l’incapacità di riconoscere i limiti di altre fonti di prova circa gli effetti del trattamento.

Prove su larga scala da studi randomizzati dimostrano che la terapia con statine riduce il rischio di eventi vascolari maggiori di circa un quarto per ogni riduzione mmol/L di colesterolo LDL nel corso di ogni anno di assunzione, dopo il primo. I benefici assoluti della terapia con statine dipendono dal rischio assoluto individuale di eventi vascolari occlusivi e dalla riduzione assoluta del colesterolo LDL che si riesce a raggiungere. Ad esempio, un abbassamento del colesterolo LDL da 2 mmol /L (77 mg/dL) con un efficace regime di statine a basso costo (ad esempio, atorvastatina 40 mg al giorno, che costa circa 2 £ al mese) per 5 anni in 10.000 pazienti potrebbe prevenire gli eventi vascolari maggiori che si verificano in circa 1.000 pazienti (cioè, un beneficio assoluto del 10%) con malattia vascolare occlusiva preesistente (prevenzione secondaria) e in 500 pazienti (beneficio assoluto 5%) che sono ad aumentato rischio, ma non hanno ancora avuto un evento vascolare (prevenzione primaria).

La terapia con statine ha dimostrato di ridurre il rischio di malattia vascolare per ogni anno di assunzione, cosicché sarebbero conseguibili maggiori benefici assoluti con una terapia più prolungata e tali benefici persistono nel lungo termine.

Gli unici effetti avversi gravi dimostrati della  terapia a lungo termine con statine, sono la miopatia  (definita come dolore o debolezza muscolare combinato con aumento delle concentrazioni ematiche della creatina chinasi), di diabete mellito di nuova insorgenza e, probabilmente, ictus emorragico. Tipicamente, il trattamento di 10.000 pazienti per 5 anni con un regime efficace (ad esempio, atorvastatina 40 mg al giorno) causerebbe circa 5 casi di miopatia (uno dei quali può peggiorare, se la terapia non viene interrotta,  in rabdomiolisi), 50-100 nuovi casi di diabete, e 5-10 ictus emorragici. Tuttavia, l’impatto negativo di questi effetti collaterali sui principali eventi vascolari è già stato preso in considerazione nelle stime dei benefici assoluti. La terapia con statine può causare eventi avversi sintomatici (per esempio, dolori muscolari o debolezza) fino a circa 50-100 pazienti (0.5-1.0% del danno assoluto) per 10.000 trattati per 5 anni.

Tuttavia, studi randomizzati controllati con placebo hanno dimostrato definitivamente che quasi tutti gli eventi avversi sintomatici, che vengono attribuiti alla terapia con statine nella pratica clinica, non sono in realtà causati da essa.

Prove su larga scala disponibili da studi randomizzati indicano anche che è improbabile che esistano numerosi altri eventi avversi gravi correlati all’uso di statine, che non sono ancora stati individuati. Di conseguenza, non ci si aspetta eventuali ulteriori risultati circa gli effetti della terapia con statine, che possano modificare il profilo rischio/beneficio.

È, quindi preoccupante che affermazioni esagerate circa le reazioni avverse correlate alla terapia con statine possano essere responsabili del loro sotto-utilizzo trai pazienti ad elevato rischio di eventi cardiovascolari. Infatti, mentre i rari casi di miopatia e sintomi correlati, che vengono attribuiti alla terapia con statine generalmente si risolvono rapidamente quando il trattamento viene interrotto, gli attacchi di cuore o ictus, che possono verificarsi se la terapia con statine è interrotta inutilmente, possono essere devastanti.

 

Lancet. 2016 Sep 8. pii: S0140-6736(16)31357-5. doi: 10.1016/S0140-6736(16)31357-5. [Epub ahead of print]

Interpretation of the evidence for the efficacy and safety of statin therapy.

Collins R, Reith C, Emberson J, Armitage J, Baigent C, Blackwell L, Blumenthal R, Danesh J, Smith GD, DeMets D, Evans S, Law M, MacMahon S, Martin S, Neal B, Poulter N, Preiss D, Ridker P, Roberts I, Rodgers A, Sandercock P, Schulz K, Sever P, Simes J, Smeeth L, Wald N, Yusuf S, Peto R.

 

http://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(16)31357-5/fulltext

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