Inibitori della pompa protonica e rischio di danno renale acuto

 

 

 

Uno studio di coorte retrospettivo su pazienti con artrite reumatoide.

 

 

 

 

 

Recenti studi osservazionali hanno suggerito che gli inibitori della pompa protonica (IPP) possano essere associati ad effetti avversi renali.

Obiettivo di questo studio è indagare se l’uso di IPP aumenti il rischio di danno renale acuto, nei pazienti con artrite reumatoide.

Metodi

È stato condotto uno studio di coorte retrospettivo, che ha incluso pazienti con artrite reumatoide di 30-84 anni, nel periodo 2004-2015. Tra questi, sono stati individuati i casi di uso di IPP e combinati per propensity score con casi di non-uso (come controlli) in proporzione 1:4; complessivamente, 24.579 casi di uso di IPP e 98.230 controlli. Esito primario era una prima diagnosi di danno renale acuto e l’esito secondario qualunque evento renale grave (danno renale acuto o malattia renale cronica). La data di riferimento per l’analisi era 120 giorni dopo l’entrata nello studio.

Risultati

Il tasso di incidenza del danno renale acuto era 2.2 per 1000 persone-anni per l’uso di IPP e 0.9 per il non-uso.

L’uso di IPP era associato a rischio di danno renale acuto aumentato in maniera significativa (hazard ratio 2.30, IC 95% 1.26-4.20). La differenza assoluta di rischio era 40 (IC 95% 8-99) eventi di danno renale acuto per 100.000 casi di uso di IPP. L’uso di IPP era associato anche ad aumento significativo del rischio dell’esito secondario di qualunque evento renale grave (hazard ratio 2.61, IC 95% 1.80-3.80).

Conclusioni

Questo studio di coorte su pazienti con artrite reumatoide ha trovato un aumento significativo del rischio di danno renale acuto associato all’uso di inibitori della pompa protonica. Tali risultati possono essere utili nella pratica clinica per valutare costi e benefici dell’uso di IPP in pazienti con artrite reumatoide.

 

Drug Saf. 2018 Aug;41(8):817-826. doi: 10.1007/s40264-018-0663-1.

Use of Proton Pump Inhibitors and the Risk of Acute Kidney Injury Among Patients with Rheumatoid Arthritis: Cohort Study.

Svanström H, Lund M, Melbye M, Pasternak B.

 

https://link.springer.com/article/10.1007%2Fs40264-018-0663-1

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