Nota Informativa Importante su Rucaparib (Rubraca®)

Rucaparib (Rubraca®): i dati ad interim dello Studio CO-338-043 (ARIEL4) mostrano una riduzione della sopravvivenza globale rispetto allo standard di cura. Riepilogo: Un effetto negativo in termini di sopravvivenza globale (OS) è stato osservato con rucaparib rispetto al braccio di controllo trattato con chemioterapia (rispettivamente 19,6 mesi e 27,1 mesi con un Hazard Ratio (,…

Rucaparib (Rubraca®): i dati ad interim dello Studio CO-338-043 (ARIEL4) mostrano una riduzione della sopravvivenza globale rispetto allo standard di cura.

Riepilogo:

  • Un effetto negativo in termini di sopravvivenza globale (OS) è stato osservato con rucaparib rispetto al braccio di controllo trattato con chemioterapia (rispettivamente 19,6 mesi e 27,1 mesi con un Hazard Ratio (, HR) di 1,550 (IC 95%: 1,085, 2,214), p=0,0161) in seguito a un’analisi ad interim (IA) programmata nell’ambito dello studio controllato randomizzato CO-338-043 (ARIEL4) condotto dopo l’approvazione del farmaco.
  • L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) sta effettuando un esame di tutti i dati disponibili per valutare l’impatto di queste informazioni sull’uso di rucaparib come trattamento monoterapico su pazienti adulte con carcinoma ovarico epiteliale di alto grado, delle tube di Falloppio o peritoneale primario con mutazione di BRCA (germinale e/o somatica), platino sensibile, in recidiva o progressione, precedentemente trattate con due o più linee chemioterapiche a base di platino e che non sono idonee a tollerare ulteriore chemioterapia a base di platino.  
  • Mentre l’analisi è in corso, si raccomanda ai medici di non iniziare il trattamento monoterapico con rucaparib nell’indicazione terapeutica sopra riportata.
  • La raccomandazione di cui sopra non si applica all’indicazione di monoterapia per il trattamento di mantenimento di pazienti adulte con recidiva platino sensibile di carcinoma ovarico epiteliale ad alto grado, delle tube di Falloppio o peritoneale primario, in risposta (completa o parziale) dopo chemioterapia a base di platino.
  • I dati relativi alla sicurezza riportati finora per rucaparib nello studio ARIEL4 sembrano coerenti con quelli riportati in altri studi clinici con rucaparib.

Leggi qui la nota informativa AIFA.

LinkedIn
Share
Instagram
WhatsApp