SICUREZZA DEI SALI DI LITIO: ESPERIENZA DELLA LITHIUM CLINIC DI CAGLIARI

Il CRFV Sardegna ha presentato alcuni abstract per il XXXI Seminario Nazionale “La valutazione dell’uso e della sicurezza dei farmaci: esperienze in Italia” tenutosi presso l’Istituto Superiore di Sanità a Roma il 16 dicembre 2022. Ambu Giovanni (a), Anania Lorenzo (a), Boccalini Alberto (a), Cau Emanuela Elena (a), Congiu Antonio (a), Ferrari Alessandra (a), Pala…

Il CRFV Sardegna ha presentato alcuni abstract per il XXXI Seminario NazionaleLa valutazione dell’uso e della sicurezza dei farmaci: esperienze in Italia” tenutosi presso l’Istituto Superiore di Sanità a Roma il 16 dicembre 2022.

Ambu Giovanni (a), Anania Lorenzo (a), Boccalini Alberto (a), Cau Emanuela Elena (a), Congiu Antonio (a), Ferrari Alessandra (a), Pala Daniele (a), Puddu Enrica Maria (a), Rapallo Giulia (a), Chillotti Caterina (b), Ardau Raffaella (b)

(a) Sezione di Neuroscienze e Farmacologia Clinica, Dipartimento di Scienze Biomediche, Università degli Studi, Cagliari

(b) Unità Complessa di Farmacologia Clinica, Azienda Ospedaliero Universitaria, Cagliari

Introduzione.

In Italia nel 2020 il gruppo diagnostico “Mania e disturbi affettivi bipolari” si presentava con un tasso di 11,9 casi per 10.000 abitanti, con un picco tra i 55 e 64 anni e una maggiore frequenza nella popolazione femminile. I Sali di Litio rappresentano il Gold Standard nella terapia di mantenimento dei disturbi ciclici dell’umore e nella prevenzione del comportamento suicidario. La tossicità renale è tra gli effetti avversi più temuti nell’uso prolungato. Scopo del lavoro: valutare se la presa in carico in una Lithium Clinic migliori la sicurezza nei trattamenti a lungo termine.

Metodi.

Abbiamo valutato le cartelle ospedaliere di tutti i pazienti afferenti, da almeno un anno, al Centro di Psicofarmacologia Clinica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Cagliari, con diagnosi di “Disturbo bipolare” o “Disturbo schizoaffettivo” secondo i criteri diagnostici del DSM-5, e in terapia da almeno un anno con Sali di Litio, in un arco temporale compreso tra il 01/01/2021 e il 31/12/2021. Tra le variabili estratte: età, diagnosi, anni in terapia, creatininemia, numero di ricoveri, tentativi suicidari. Il campione è stato esaminato attraverso una statistica descrittiva.

Risultati.

Il campione è costituito da 214 pazienti, 137 donne (64%) e 77 uomini (36%); 63 (29,4%) di età compresa tra 65-74 anni; 101 (47,2%) con diagnosi Disturbo Bipolare I, 69 (32%) Disturbo Bipolare II, 35 (16%) Disturbo Schizoaffettivo, 9 (4%) Disturbo Ciclotimico; mediamente sono in terapia da 19,33±11,99 anni; 27 (12,6%) hanno avuto delle ricadute, 12 (44,4%) di tipo depressivo, 10 (37%) maniacale, 3 (11%) misto, solo in 1 caso ci sono state due ricadute nello stesso paziente; 3 (1,4%) sono stati ospedalizzati due per trattamento sanitario obbligatorio, uno per nefrectomia; non vi è stato nessun tentativo di suicidio. In 53 casi (24,77%) è stato necessario variare la posologia, in 2 casi (0,93%) sospendere il farmaco. Abbiamo valutato la correlazione tra numero anni in terapia e creatininemia, evidenziando un r di Pearson 0,409 (p<0,01), r2 0,17.

Conclusioni.

Nel nostro campione la distribuzione per sesso rispecchia quella del resto d’Italia, con una prevalenza per età lievemente superiore (65-74 anni). Il trattamento con Sali di litio, se monitorato in una Lithium Clinic, si dimostra sicuro, riduce i ricoveri, previene il comportamento suicidario.

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