Una revisione valuta i pro e i contro dell’uso dei farmaci generici e confronta l’esperienza degli Stati Uniti e dell’Unione Europea, con particolare riguardo al caso dell’Irlanda.
I generici, o equivalenti, sono farmaci per i quali è scaduta la copertura del brevetto e possono essere prodotti da aziende diverse da quella che li ha inventati. L’uso di equivalenti è andato aumentando negli ultimi anni, in primo luogo in quanto fonte di risparmio per il servizio sanitario. I farmaci equivalenti sono, infatti, dal 20 al 90% meno costosi del loro originator.
L’obiettivo degli autori è quello di fornire una descrizione ad alto livello di cosa sono i farmaci equivalenti e in che modo differiscono, dal punto di vista regolatorio e legislativo, dall’originator.
Gli autori descrivono la normativa storica e vigente, nei due principali mercati farmaceutici mondiali (USA e UE), come pure similarità e differenze tra originator ed equivalenti e indagano le ragioni delle differenze di costo osservate.
L’Irlanda si sta preparando ad introdurre la sostituzione generica ed il prezzo di riferimento. Il presente articolo fa riferimento a tale situazione, come esempio di un Sistema Sanitario Nazionale al momento di un grande cambiamento di politica sanitaria e descrive nello specifico la storia dell’Irlanda, per quanto riguarda l’uso dei farmaci generici e come i cambiamenti proposti possono incidere sul servizio sanitario.
Suzanne Dunne, Bill Shannon, Colum Dunne, Walter Cullen, A review of the differences and similarities between generic drugs and their originator counterparts, including economic benefits associated with usage of generic medicines, using Ireland as a case study,BMC Pharmacol Toxicol. 2013 Jan 5;14:1. doi: 10.1186/2050-6511-14-1.