È consigliabile espandere il trattamento farmacologico per la prevenzione delle fratture?

BMJ logo 2014Uno studio di coorte prospettico multicentrico, riguardante le fratture osteoporotiche negli uomini, negli Stati Uniti, mette a confronto i diversi criteri di selezione dei candidati alla terapia. 

Obiettivo del lavoro è quantificare gli effetti incrementali derivanti dall’applicazione di criteri diversi per identificare gli uomini candidati al trattamento farmacologico per prevenire le fratture ed esaminare la misura in cui le probabilità di frattura variano tra le distinte categorie di uomini, definite in base a questi criteri.

Metodi

Si tratta di uno studio di coorte prospettico multicentrico, riguardante le fratture osteoporotiche negli uomini, negli Stati Uniti, che effettua un’analisi trasversale e longitudinale.

Sono stati arruolati 5.880 uomini non trattati residenti in comunità, di età ≥65 anni,  classificati in quattro gruppi distinti: in base ai soli criteri diagnostici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per l’osteoporosi; in base ai criteri della National Osteoporosis Foundation (NOF), ma non ai criteri OMS; senza osteoporosi, ma ad alto rischio di frattura (a livello pari o superiore alla soglia di intervento terapeutico calcolata con l’algoritmo FRAX, che il NOF raccomanda per gli USA) e nessuna osteoporosi e a basso rischio di frattura (sotto la soglia di intervento derivata dal FRAX).

Principali esiti da misurare erano la percentuale degli uomini identificati per il trattamento farmacologico; le probabilità stimate a 10 anni di frattura dell’anca e di grande frattura osteoporotica, calcolate utilizzando l’algoritmo FRAX con densità minerale ossea del collo femorale; le probabilità a 10 anni osservate per problemi cronici dell’anca e fratture osteoporotiche maggiori (dell’anca, colonna vertebrale, polso o omero) calcolati utilizzando la stima dell’incidenza cumulativa, che rappresenta i rischi concorrenti di mortalità.

Risultati

130 uomini (2,2%) sono stati identificati come aventi l’osteoporosi, utilizzando la definizione dell’OMS e altri 422 sono stati identificati utilizzando la definizione NOF (prevalenza di osteoporosi totale 9,4%). L’applicazione della soglia d’intervento NOF derivata dal FRAX ha portato a identificare altri 936 uomini senza osteoporosi (15,9%) ma ad alto rischio di fratture, aumentando la prevalenza complessiva di uomini potenzialmente ammissibili per il trattamento farmacologico al 25,3%.

Le probabilità osservate di frattura dell’anca a 10 anni sono risultate essere del 20,6% per gli uomini con osteoporosi in base a criteri dell’OMS, del 6,8% per gli uomini con osteoporosi in base ai criteri NOF (ma non OMS), del 6,4% per gli uomini senza osteoporosi, ma classificati come ad alto rischio di frattura e dell’1,5% per gli uomini senza osteoporosi e classificati come a basso rischio di frattura. Un modello simile è stato osservato per le probabilità delle principali fratture osteoporotiche. Tra gli uomini con osteoporosi secondo i criteri dell’OMS, sono state osservate probabilità di frattura superiori alle probabilità previste dal FRAX (20,6% contro 9,5% per la frattura dell’anca e 30,0% contro 17,4% per le grandi fratture osteoporotiche).

Conclusioni

La scelta della definizione di osteoporosi e l’uso delle soglie di intervento calcolate con il FRAX, consigliate dalla National Osteoporosis Foundation, hanno importanti effetti sulla percentuale degli uomini anziani candidati al trattamento farmacologico per prevenire le fratture.

Tra gli uomini identificati con osteoporosi secondo i criteri dell’OMS, che costituivano il 2% della popolazione in studio, le reali probabilità di frattura osservate durante i 10 anni di follow-up erano più alte e hanno superato le probabilità di frattura predette dal FRAX.

Sulla base dei risultati di studi clinici randomizzati nelle donne, questi uomini hanno più probabilità di trarre beneficio dal trattamento.

Espandere le indicazioni per il trattamento al di là di questo piccolo gruppo ha un valore incerto a causa delle minori probabilità di frattura rilevate e dei benefici incerti del trattamento fra gli uomini non selezionati sulla base dei criteri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

K. E. Ensrud, B. C Taylor, K. W. Peters, M. L. Gourlay, M. G. Donaldson, W.  D. Leslie, T. L. Blackwell, H. A. Fink, E. S. Orwoll,  J. Schousboe. Implications of expanding indications for drug treatment to prevent fracture in older men in United States: cross sectional and longitudinal analysis of prospective cohort study. BMJ 2014;349:g4120

Link: http://www.bmj.com/content/349/bmj.g4120

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