Prescrire: la lista dei farmaci da evitare

logo prescrireNel 2013, la rivista indipendente  Prescrire ha pubblicato una lista di farmaci da evitare e, ora, ne pubblica un aggiornamento.

 

 

 

In base al senso comune, scriveva nel 2013 la rivista indipendente  Prescrire, dovrebbero essere utilizzati farmaci i cui benefici siano accertati e superino i rischi. Invece, ogni anno, vengono approvati medicinali, per i quali mancano adeguate prove d’efficacia, dopodiché  le campagne pubblicitarie sui media convincono i pazienti a richiederne la prescrizione.

In altri casi, farmaci che sembravano promettenti si rivelano meno efficaci o più rischiosi di quanto inizialmente si pensasse.

Lasciare sul mercato questi farmaci è un venir meno al compito di proteggere la salute del cittadino.

Prescrire non vuole, naturalmente, sostituirsi alle autorità sanitarie e regolatorie, ma intende fornire al personale sanitario gli strumenti per dare una migliore assistenza.

In quest’ottica ha stilato, nel 2013, una lista nera di farmaci da evitare, che oggi aggiorna.

Si tratta di 68 farmaci, 11 dei quali, come osservano A. Cartabellotta e C. Iacono su Evidence, non sono mai entrati in commercio in Italia e 3 sono stati ritirati. La lista, per quanto riguarda il nostro Paese, si restringe quindi a 54 farmaci, che vengono raggruppati per aree terapeutiche:

Oncologia

Catumaxomab: nei pazienti con ascite neoplastica maligna, la rivista consiglia periodici drenaggi delle asciti sintomatiche. Panitumumab: non migliora la sopravvivenza dei pazienti con carcinoma metastatico del colon-retto, ma provoca Reazioni Avverse (ADR) nel 90% dei casi. Trabectedina, vandetanib e vinflunina: è preferibile una terapia di supporto.

 

Cardiologia

Aliskiren: per il controllo dell’ipertensione, è preferibile usare diuretici o ACE-inibitori.

Fenofibrato, bezafibrato: per il controllo dell’ipercolesterolemia, è preferibile usare, con cautela, il gemfibrozil.

Ivabradina e trimetazidina: nei pazienti con angina, è preferibile usare un beta-bloccante o un calcio-antagonista (es. amlopidina e verapamil).

 

Dermatologia e allergologia

Tacrolimus unguento: è preferibile usare degli steroidi per uso topico, nell’eczema atopico.

Prometazina: nel trattamento dell’orticaria, è meglio usare la desclorfeniramina per via parenterale.

 

Diabete e nutrizione

Linagliptin, saxagliptin, sitagliptin e vildagliptin: il loro profilo di sicurezza non è ancora ben noto e andrebbero utilizzati solo come seconda opzione.

Orlistat: per la riduzione del peso, sono preferibili la dieta e l’attività fisica.

 

Terapia del dolore e reumatologia

Celecoxib, etoricoxib, parecoxib, ketoprofene gel, piroxican: come analgesici, la prima scelta consigliata è il paracetamolo, in alternativa, alcuni farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come ibuprofene e naproxene, a dosi minime e per periodi limitati.

Per il trattamento dell’osteoporosi, la rivista suggerisce di considerare, ove possibile, trattamenti non farmacologici, integrazioni di calcio e vitamina D ed, eventualmente, l’acido alendronico o il raloxifene.  Denosumab e ranelato di stronzio, hanno efficacia limitata e sono correlati a rischio di ADR.

Diacereina e glucosamina: l’efficacia per l’osteoartrite non è provata; per il trattamento del dolore, è preferibile utilizzare il paracetamolo o, come seconda opzione, un FANS.

Tiocolchicoside e chinina: per crampi e dolori muscolari sono preferibili trattamenti non farmacologici (come riposo, ghiaccio, stecche) oppure paracetamolo orale o ibuprofene per uso topico.

 

Gastroenterologia

Domperidone e domperidolo: pe la malattia da reflusso gastroesofageo, è preferibile l’uso dell’omeprazolo o di antiacidi.

Procalopride: è preferibile correggere la dieta o utilizzare lassativi formanti massa, osmotici o, occasionalmente, altri lassativi (lubrificanti, stimolanti o rettali).

 

Ginecologia ed endocrinologia

Tibolone: come terapia ormonale sostitutiva, è preferibile una combinazione di estrogeni e progestinici a basso dosaggio.

 

Antibiotici

Moxifloxacina: è preferibile usare un altro fluorochinolone, come la ciprofloxacina o la ofloxacina.

Telitromicina: è meglio usare un altro macrolide.

 

Neurologia

Nessun farmaco è efficace nel rallentare la progressione della malattia di Alzheimer, è preferibile aiutare il paziente a rimanere attivo e dare supporto a chi si prende cura di lui.

La lista nera include gli inibitori della colinesterasi donepezil, galantamina e rivastigmina e l’antagonista del recettore del glutammato NMDA memantina.

Farmaci neurologici che andrebbero evitati: la flunarizina, usata per l’emicrania, alla quale andrebbe preferito il propanololo ed il tolcapone, usato per morbo di Parkinson, al quale andrebbe preferito l’entacapone.

 

Apparato respiratorio

Sconsigliati i decongestionanti vasocostrittori nasali ed orali efedrina, nafazolina, ossimetazolina, pseudoefedrina e tuaminoeptano, perché non vale la pena di correre i rischi ad essi correlati, solo per alleviare i sintomi del raffreddore.

All’antibiotico omalizumab, usato dai pazienti asmatici, è preferibile uno steroide inalatorio ad alte dosi o per via orale.

Sconsigliato anche il pirfenidone, usato nei pazienti con fibrosi polmonare idiopatica, in mancanza di alternative, è preferibile una terapia sintomatica.

 

Psichiatria

Tra i farmaci psicotropi,  sono sconsigliati l’asenapina, la dapoxetina e gli antidepressivi agomelatina, duloxetina cloridrato e venlafaxina.

Sconsigliati anche bupropione e vareniclina, usati per la disassuefazione al fumo: è preferibile la nicotina.

 

 

Towards better patient care: drugs to avoid in 2014

Prescrire Int. February 2014; 34 (364): 137-143

Link: http://english.prescrire.org/en/81/168/49170/0/NewsDetails.aspx

 

Towards better patient care: drugs to avoid

Prescrire Int. April 2013; 33 (352): 138-142

Link: http://english.prescrire.org/en/81/168/48481/0/2013/ArchiveNewsDetails.aspx

 

A.    Cartabellotta, C. Iacono,

Migliorare la sicurezza dei pazienti e ridurre gli sprechi: la lista dei farmaci da evitare,

Evidence 2014;6(9): e1000089 doi: 10.4470/E1000089

Link: http://www.evidence.it/articolodettaglio/209/it/440/migliorare-la-sicurezza-dei-pazienti-e-ridurre-gli-sprechi-la-l/articolo

 

 

 

 

 

 

 

LinkedIn
Share
Instagram
WhatsApp