Farmacogenomica e farmaci per il sistema cardiovascolare

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Uno studio della Mayo Clinic valuta le evidenze scientifiche per favorirne una ricaduta positiva sulla pratica clinica di routine.

 

 

 

 

Ogni anno, più di 2 milioni di pazienti sperimentano reazioni avverse a farmaco (ADR), la quinta causa di morte negli Stati Uniti. Oltre ai danni per la salute dei cittadini, sono stati ampiamente segnalati i costi per i sistemi sanitari, imputabili alle ADR.

Negli adulti oltre i 65 anni, i farmaci cardiovascolari sono implicati in un numero considerevole di ricoveri per ADR, in particolare il warfarin (33,3%) e gli antipiastrinici (13,3%).

In generale, i farmaci sono sviluppati in base alla loro efficacia in grandi popolazioni, accuratamente selezionate; ma resta la necessità di individuare terapie che abbiano maggiori probabilità di essere efficaci e minori probabilità di causare danni ai singoli pazienti, che mostrano notevole variabilità nella risposta.

La farmacogenomica, lo studio della variazione genetica nella risposta ai farmaci, ha permesso l’individuazione di varianti genetiche, che influiscono sulla risposta o la tossicità di diversi farmaci cardiovascolari.

Tuttavia, ancora poche delle acquisizioni di farmacogenomica disponibili vengono utilizzate nella pratica clinica per la selezione e il dosaggio dei farmaci.

Questo divario esiste per diversi motivi, tra cui la mancanza di conoscenza, il rapporto costo-efficacia e la necessità di stabilire l’utilità clinica.

Nel caso di clopidogrel e warfarin, la Food and Drug Administration (FDA) ha modificato l’etichetta riconoscendo il potenziale impatto clinico delle prove di farmacogenomica, ma la polemica non è cessata.

Poiché i farmaci cardiovascolari sono ampiamente prescritti, questo studio mira a valutare con rigore la potenziale utilità clinica delle evidenze di farmacogenomica, come fondamento necessario per un progresso della pratica clinica.

Obiettivo

Una valutazione complessiva dell’evidenza farmacogenomica dei farmaci utilizzati nella pratica clinica di routine.

Metodi

Sono stati valutati 71 farmaci, tra il 2 gennaio 2011 e il 31 maggio 2013, individuando tutte le combinazioni farmaco/variante genetica con evidenze farmacogenomiche cliniche pubblicate. La letteratura a sostegno di ogni coppia di farmaco/variante è stata valutata per la progettazione dello studio e la metodologia, i risultati, la significatività statistica e la rilevanza clinica. La valutazione è stata effettuata  con una versione modificata di AGREE (Appraisal of Guidelines for Research & Evaluation) II, che comprende raccomandazioni a favore o contro le linee guida.

Risultati

Si sono avuti risultati farmacogenomici positivi per 51 dei 71 farmaci cardiovascolari (71,8%), che rappresentano 884 coppie farmaco/variante, provenienti da 597 pubblicazioni.

In seguito all’analisi della qualità e della rilevanza clinica, sono state selezionate 92 coppie farmaco/ variante da riportare in rapporti clinici, che comprendono 23 farmaci (32,4% dei farmaci esaminati). Tutti sono stati raccomandati per l’attuazione clinica utilizzando i punteggi AGREE II, con qualità globale media±deviazione standard (DS) di 5,18 ± 0,91 (range 3,67-7,0). Le linee guida avevano punteggi media ± DS più elevati nel dominio AGREE II 1 (ambito di applicazione): 91,9 ± 6.1 (valore max 100) e punteggi media± DS moderati nel dominio 3 (rigore): 73,1 ± 11,1, nel dominio 4 (chiarezza): 67.8 ± 12.5 e nel dominio 5 (applicabilità): 65.8 ± 10.0.

Clopidogrel (CYP2C19), metoprololo (CYP2D6), simvastatina (rs4149056), dabigatran (rs2244613), idralazina (rs1799983, rs1799998) e warfarin (CYP2C9 / VKORC1) si sono distinti per i punteggi più alti.

Conclusioni

Per i farmaci cardiovascolari, sono disponibili notevoli informazioni farmacogenomiche, che possono essere utilizzate nella pratica clinica, al momento della prescrizione.

 

AL Kaufman, J Spitz, M Jacobs, M Sorrentino, S Yuen, K Danahey, D Saner, TE Klein, RB Altman, MJ Ratain, PH O’Donnell.

Evidence for Clinical Implementation of Pharmacogenomics in Cardiac Drugs.

Mayo Clin Proc. 2015 Jun;90(6):716-29. doi: 10.1016/j.mayocp.2015.03.016.

Link: http://www.mayoclinicproceedings.org/article/S0025-6196(15)00266-9/abstract?cc=y=

http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0025619615002669

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