L’uso dei farmaci in Italia – Rapporto OsMed 2015

Rapporto OsMed 2015

 

 

 

L’AIFA ha pubblicato il Rapporto sull’uso dei farmaci in Italia, per il 2015, curato dall’Osservatorio sull’impiego dei medicinali (OsMed).

 

 

 

 

 

 

Nel 2015, sono state presentate all’AIFA 644 richieste di commercializzazione in Italia di nuovi prodotti.

È stata concessa l’autorizzazione all’immissione in commercio in Italia a 647 specialità medicinali, principalmente con la procedura nazionale e di mutuo riconoscimento o decentrata.

Sono state consumate oltre 16 mila confezioni di medicinali, per il 60% rimborsate dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

La spesa farmaceutica totale, pubblica e privata, è stata di 28,9 miliardi di euro, per il 76,3% rimborsata dal SSN, quella pro capite è stata di circa 476 euro.

La spesa farmaceutica territoriale complessiva, pubblica e privata, è stata di 21.778 milioni di euro (+8,9% rispetto al 2014). La componente pubblica di questa voce è stata di 13.398 milioni di euro (+13,1%).

Per l’assistenza territoriale complessiva, pubblica e privata, sono state dispensate 1,9 miliardi di confezioni (+0,1%).

La spesa farmaceutica delle strutture sanitarie pubbliche è stata di 11,2 miliardi di euro, 184,3 euro (+24,5%) pro capite a livello nazionale, con un range regionale che va dai 143,6 euro della valle d’Aosta ai 224,4 di Puglia e Sardegna.

Per quanto riguarda la classe terapeutica, i farmaci cardiovascolari rimangono al primo posto in termini di consumo (534,3 DDD/1000 ab die), ma scendono al terzo posto in termini di spesa farmaceutica totale pubblica e privata (4.079 milioni di euro), superati dagli antimicrobici, che diventano la prima categoria con 4.402 milioni di euro, in quanto in questa categoria rientrano i costosi nuovi farmaci ad azione antivirale diretta di seconda generazione (DAAs) per la cura dell’epatite C cronica. Antineoplastici e immunomodulatori rimangono al secondo posto, tra le categorie terapeutiche a maggiore impatto di spesa farmaceutica complessiva (4.213 milioni di euro) e al primo posto per spesa pubblica.

I farmaci a brevetto scaduto hanno rappresentato il 69,8% dei consumi a carico del SSN (75,5% dei consumi in regime di assistenza convenzionata e 27% dei consumi dei farmaci acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche); in termini di spesa, hanno costituito il 54,2% della spesa netta convenzionata (2,1% della spesa dei farmaci acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche e complessivamente il 21,4% della spesa pubblica).

Il tasso di segnalazione delle Reazioni Avverse a Farmaco (ADR) è stato di 817 segnalazioni per milione di abitanti (-2,9%), le categorie ai primi posti sono state: antineoplastici ed immunomodulatori (25,1%), antimicrobici (14,8%), sangue (14,5%) e sistema nervoso centrale (14,3%).

La spesa sostenuta dal SSN per i medicinali con nota è stata di 61 euro pro capite.

Al 31 dicembre 2015 erano attivi 152 Registri di monitoraggio dei farmaci.

Il rapporto fornisce anche i dati epidemiologici delle principali malattie croniche, descrive gli indicatori dell’appropriatezza prescrittiva e dell’utilizzazione dei medicinali, nei diversi ambiti terapeutici.

 

Osservatorio Nazionale sull’impiego dei Medicinali.

L’uso dei farmaci in Italia. Rapporto Nazionale 2015.

Roma: Agenzia Italiana del Farmaco, 2016.

 

http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/luso-dei-farmaci-italia-rapporto-osmed-2015

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