Relazione della Commissione

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Le attività di Farmacovigilanza dell’Unione Europea (2012 – 2014).

 

 

 

Nell’Unione Europea (UE), i prodotti medicinali per uso umano sono soggetti a controlli e a valutazione di qualità, efficacia e sicurezza prima di essere autorizzati a livello di Stati membri o comunitario e, una volta immessi sul mercato, continuano ad essere monitorati attraverso le attività di Farmacovigilanza.

La Farmacovigilanza è definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come «la scienza e le attività relative all’individuazione, valutazione, comprensione e prevenzione di effetti avversi o qualsiasi altro problema farmaco-correlato».

Alcuni effetti collaterali o reazioni avverse possono non essere rilevati fino a quando il farmaco non è stato utilizzato da un numero elevato di persone; è, quindi, fondamentale che la sicurezza dei farmaci sia monitorata nel loro uso, nella vita reale.

Le fonti, che definiscono il quadro normativo del sistema europeo di Farmacovigilanza per i medicinali per uso umano sono il regolamento CE n 726/2004 e la direttiva 2001/83/CE. La legislazione è stata modificata nel 2010 e nel 2012.

L’articolo 29 del regolamento CE 726/2004 e l’articolo 108 ter della direttiva 2001/83 / CE richiedono relazioni periodiche sulle attività di Farmacovigilanza dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) e degli Stati membri.

Questa relazione riguarda le attività della rete europea di Farmacovigilanza a partire dalla riforma del 2012 e fino alla fine del 2014, ma comprende anche informazioni su alcuni compiti e processi avviati fino al luglio del 2015.

La collaborazione tra le Agenzie regolatorie europee

Un obiettivo chiave della nuova normativa di Farmacovigilanza è garantire che le autorità siano in grado di rispondere ai problemi sanitari in modo tempestivo ed efficace. A questo scopo, le Agenzie regolatorie dei 31 paesi dello Spazio economico europeo (SEE), l’EMA e la Commissione Europea collaborano per discutere e affrontare rapidamente qualsiasi problema emergente e garantire ai pazienti l’accesso a farmaci sicuri ed efficaci.

La capacità di adottare azioni normative rapide ed incisive è stata rafforzata con la creazione del Pharmacovigilance Risk Assessment Committee (PRAC), col potenziamento del gruppo di coordinamento per il mutuo riconoscimento e le procedure decentrate e l’adozione di nuove procedure per accelerare il processo decisionale, quando ci sono emergenze sanitarie.

Gli Stati membri forniscono la gran parte delle risorse e delle conoscenze necessarie per la rilevazione dei segnali e l’analisi dei dati, quando un problema di sicurezza è valutato a livello europeo. Conducono ispezioni per verificare che i medicinali commercializzati nella UE siano realizzati in modo appropriato e siano di qualità adeguata e che i sistemi di Farmacovigilanza delle industrie svolgano adeguatamente i loro compiti. Quando non sono coinvolti farmaci autorizzati con procedura centralizzata, le decisioni sono prese dal Co-ordination group for Mutual recognition and Decentralised procedures – human (CMDh), un organismo che rappresenta le Agenzie regolatorie nazionali.

L’EMA svolge un ruolo centrale nel sistema europeo di Farmacovigilanza, coordinando le attività e fornendo supporto tecnico, normativo e scientifico a Stati membri ed industria. Il nuovo comitato scientifico, il PRAC, è stato istituito nel luglio 2012. I suoi compiti coprono tutti gli aspetti della gestione del rischio dei medicinali per uso umano. È composto da esperti di Farmacovigilanza degli Stati membri dell’UE, nonché esperti scientifici e rappresentanti di operatori sanitari e organizzazioni di pazienti designati dalla Commissione Europea.

La Commissione Europea è l’autorità competente per i medicinali autorizzati con procedura centralizzata, nonché l’autorità legale al vertice del sistema di Farmacovigilanza dell’UE.

L’attività di Farmacovigilanza in sintesi

L’intero processo di Farmacovigilanza (dai sistemi di monitoraggio e rilevazione di sospette reazioni avverse fino alle azioni regolatorie per ridurre il rischio) si svolge attraverso l’attività coordinata della Rete di Farmacovigilanza con l’industria farmaceutica ed i sistemi sanitari. Il sistema riceve contributi anche dalle Agenzie regolatorie non UE, dal mondo accademico, operatori sanitari e pazienti.

Il processo di Farmacovigilanza può essere suddiviso nelle seguenti attività principali:

  • Pianificazione della gestione del rischio: valutazione dei rischi di ogni nuovo farmaco, sviluppo di piani per la raccolta dei dati e minimizzazione del rischio. Il PRAC ha revisionato 48 piani di gestione del rischio (Risk Management Plans RMP) nel periodo luglio-dicembre 2012, 637 nel 2013 e 597 nel 2014.  Gli Stati membri, collettivamente, hanno ricevuto circa 3.500 (2012), 7.500 (2013) e 9.000 (2014) RMP per i medicinali autorizzati a livello nazionale.
  • Raccolta e gestione delle segnalazioni di sospette Reazioni Avverse a Farmaco (Adverse Drug Reactions ADR).
  • Analisi delle segnalazioni di sospette ADR per rilevare i segnali. Da settembre 2012 a dicembre 2014, il PRAC ha valutato 193 segnali.
  • Monitoraggio di routine del profilo rischio/beneficio dei farmaci tramite rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza (Periodic Safety Update Reports PSUR) e aggiornamento della EURD list per la presentazione delle PSUR. Il PRAC  ha esaminato 20 PSUR da luglio a dicembre 2012, 436 nel 2013 e 471 nel 2014. Sono stati presentati alle competenti autorità degli Stati membri per valutazioni nazionali circa 5.000 PSUR nel 2012, 3.500 nel 2013 e 3.000 nel 2014 più ulteriori 62, 151 e 116 PSUR con procedura condivisa per farmaci autorizzati a livello nazionale nello stesso periodo.
  • Rapporti su importanti questioni di sicurezza e rischio/beneficio. Da luglio 2012 a dicembre 2014, sono stati inviati al PRAC 31 rapporti di sicurezza, 9 dei quali riguardanti farmaci autorizzati con procedura centralizzata. Il CMDh ha discusso anche alcuni problemi nazionali per decidere se fosse necessaria una valutazione a livello UE; questo è avvenuto in 2 occasioni nel 2013 e 6 nel 2014 e non ha prodotto rapporti.
  • Gestione delle informazioni su prodotti sottoposti a monitoraggio addizionale e prodotti ritirati dal mercato. Alla fine del 2014, l’elenco dei farmaci sottoposti a monitoraggio addizionale includeva 193 medicinali autorizzati con procedura centralizzata e 8 sostanze in 1.269 prodotti autorizzati a livello nazionale. Nel corso del 2014, l’EMA ha ricevuto 132 notifiche di ritiro di prodotti.
  • Valutazione e coordinamento di studi post-autorizzazione di sicurezza e di efficacia. Dal luglio 2012 al dicembre 2014, il PRAC ha revisionato 38 protocolli per studi di sicurezza non interventistici post-autorizzazione (non-interventional Post-Authorisation Safety Studies PASS). Gli Stati membri hanno valutato altri 17 protocolli PASS per medicinali autorizzati a livello nazionale.
  • Nel 2012, sono state condotte 207 ispezioni per verificare che i farmaci siano prodotti nel rispetto delle buone pratiche di Farmacovigilanza, 195 nel 2013 e 167 nel 2014, rispettivamente per 26, 37 e 48 medicinali autorizzati con procedura centralizzata.
  • Il PRAC ha emesso 14 comunicazioni di sicurezza nella seconda metà del 2012, 78 nel 2013 e 57 nel 2014.

Miglioramento di sistemi e servizi

Il ruolo dell’EMA comprende la fornitura di alcuni dei sistemi e servizi necessari per il funzionamento della rete di Farmacovigilanza. La nuova normativa ha richiesto lo sviluppo di alcuni nuovi sistemi e servizi e la valorizzazione o la semplificazione degli altri. Gli Stati membri e le principali parti interessate, tra cui l’industria farmaceutica, hanno dato un importante contributo alla progettazione e allo sviluppo di tali sistemi. Gli sviluppi hanno incluso:

  • il database di tutti i farmaci autorizzati nell’UE, sia a livello centrale che nazionale, con informazioni su più di 580.000 farmaci da quasi 4.300 titolari di autorizzazioni (previsto dall’art. 57 del Reg. CE 726/2004).
  • Il servizio di monitoraggio della letteratura: l’EMA ha il compito di monitorare la letteratura medica per le sospette reazioni avverse a determinate sostanze attive ed inserire le relative segnalazioni nella banca dati Eudravigilance. Il servizio è partito dal giugno del 2015.
  • Il repository dei PSUR è stato sviluppato e funziona a pieno regime dal 2015.
  • La normativa prevede il perfezionamento del database europeo EudraVigilance per supportare la segnalazione e migliorare le funzioni di ricerca, analisi e monitoraggio. È stato lanciato il sito web sulle ADR ed è stato dato supporto alle attività di rilevamento del segnale. Il sistema aggiornato dovrebbe essere completato per i primi mesi del 2018.

Cooperazione e coordinamento

Oltre a coordinare l’attività delle Agenzie regolatorie degli oltre 30 paesi aderenti al sistema europeo di Farmacovigilanza, la Commissione e l’EMA, sulla base di accordi bilaterali o multilaterali, collaborano con altri organismi internazionali come la Association of the International Council for Harmonisation of Technical Requirements for Pharmaceuticals for Human Use (ICH) per promuovere approcci comuni e requisiti standardizzati per l’autorizzazione dei farmaci.

La buona Farmacovigilanza si basa sulla cooperazione tra le parti e questo è stato incoraggiato dalla normativa. Il contributo dei pazienti e degli operatori sanitari al processo di autorizzazione dei medicinali e alla Farmacovigilanza è di vitale importanza. Questo avviene tramite i rappresentanti della società civile al PRAC e la loro consultazione su determinate questioni.

Sviluppo della rete attuale e futuro

Sono stati avviati progetti per migliorare la scienza e la pratica della Farmacovigilanza, come la Strengthening Collaboration for Operating Pharmacovigilance in Europe (SCOPE) Joint Action per il rafforzamento della collaborazione per il funzionamento della Farmacovigilanza in Europa; la Rete europea dei centri di Farmacoepidemiologia e Farmacovigilanza (European Network of Centres for Pharmacoepidemiology and Pharmacovigilance ENCePP) ed il progetto PROTECT Pharmacoepidemiological Research on Outcomes of Therapeutics finanziato da un Consorzio Europeo a capitale pubblico e privato).

I risultati di queste iniziative stanno già cominciando ad influire sullo sviluppo dei processi e l’aggiornamento delle linee guida.

Conclusioni

La rete europea di Farmacovigilanza è un esempio di successo della cooperazione a livello europeo, a tutto vantaggio dei cittadini dell’UE. Il sistema consente ai partecipanti di condividere le migliori competenze disponibili ed i progressi  scientifici e coordinare le azioni di regolamentazione, producendo risultati più efficienti e coerenti per tutti.

Gli strumenti resi disponibili dalla nuova normativa (che includono i piani di gestione del rischio, gli studi post-autorizzazione, il rilevamento e la gestione del segnale a livello europeo, le periodiche rivalutazioni dei medicinali) costituiscono un approccio sempre più proattivo alla sicurezza dei farmaci e sono integrati dai miglioramenti delle azioni regolatorie e dalla comunicazione, quando vengono individuati problemi di sicurezza.

Il sistema funziona in trasparenza, per sviluppare la fiducia della società.

Sono stati messi in atto meccanismi per garantire che informazioni accurate di sicurezza raggiungano l’opinione pubblica europea in modo tempestivo.

Il sistema coinvolge tutte le parti, anche dando a tutti (operatori sanitari e  pazienti) la possibilità di segnalare le sospette reazioni avverse a farmaco. Per il futuro, è previsto un aumento del coinvolgimento, che includa audizioni pubbliche su questioni cruciali di sicurezza.

Sta procedendo il lavoro sull’infrastruttura, necessario per sostenere l’ulteriore sviluppo del sistema e semplificare e razionalizzare i processi esistenti.

Il servizio di monitoraggio della letteratura medica, il miglioramento di EudraVigilance, il repository PSUR ed il database dei prodotti previsto dall’articolo 57 UE  contribuiranno ad aumentare l’efficienza del sistema.

 

https://ec.europa.eu/transparency/regdoc/rep/1/2016/EN/1-2016-498-EN-F1-1.PDF

 

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