Da AIFA una nuova piattaforma digitale per ottimizzare la gestione dei Fondi di Farmacovigilanza

Comunicato Stampa n. 15/2024 – Un nuovo sistema informatico per rendere più efficiente la gestione dei Fondi di Farmacovigilanza, essenziali per il funzionamento dei Centri Regionali e per la realizzazione di progetti di farmacovigilanza attiva, favorendo così la conoscenza del profilo beneficio-rischio dei medicinali dopo la loro commercializzazione, nelle reali condizioni di uso.

Il nuovo sistema messo a punto dall’Agenzia Italiana del Farmaco sarà accessibile alle Regioni a partire dal 1° ottobre, dopo l’evento di presentazione e formazione svoltosi oggi presso la stessa Agenzia.

Da un sistema nel quale tutto è ancora inserito manualmente, con l’inevitabile rallentamento della gestione dei dati e dell’attività di monitoraggio, si passa a una innovativa piattaforma digitale che consentirà di migliorare l’efficienza dell’uso delle risorse finanziarie, permettendo una gestione più semplice e tracciabile”, spiega Anna Rosa Marra, responsabile dell’Area Vigilanza Post-Marketing dell’AIFA.

Più nel dettaglio il sistema permette di:

  • inserire i dati tecnici ed economici in modo standardizzato, rendendo più facile la condivisione e l’analisi delle informazioni; 
  • tracciare ogni attività e la relativa comunicazione, così da avere il costante controllo di ciascuna fase del processo;
  • monitorare le attività finanziate, con notifiche automatiche che ricordano le scadenze.

L’implementazione del Sistema informatico per la gestione dei fondi di farmacovigilanza rappresenta una svolta importante nella gestione delle risorse pubbliche destinate alla sorveglianza post-marketing dei medicinali”, afferma Anna Rosa Marra. “Sono certa – conclude – che questa piattaforma consentirà alle Regioni e all’AIFA di lavorare in modo più coordinato, migliorando l’efficacia dell’attività di farmacovigilanza, fondamentale in termini di sicurezza e di utilizzo ottimale dei medicinali”.

Leggi qui il Comunicato.

Il PRAC pubblica il work plan 2024: focus sull’attività di farmacovigilanza e sull’innovazione terapeutica.

Il documento, del 26 gennaio 2024, riflette le priorità stabilite nel programma pluriennale di lavoro dell’EMA per il periodo 2023-2025 e si concentra in particolare sulle attività pre-autorizzative e post-autorizzative, nonché sulle azioni di farmacovigilanza e sul miglioramento dei processi.

Le attività pre-autorizzative del PRAC per il 2024 includono la finalizzazione della Guida alle buone pratiche di farmacovigilanza (GVP P.III) , relativa a considerazioni specifiche per prodotto o popolazione, in particolare per gravidanza e allattamento. Il comitato si impegna in tale direzione a rafforzare la generazione sistematica di informazioni sui benefici e sui rischi dei medicinali in queste condizioni, attraverso la revisione di programmi di monitoraggio intensivo degli esiti della gravidanza e la fornitura di linee guida sull’uso di terapie modificanti la malattia nelle donne in età fertile.

Inoltre, il PRAC si dedica a supportare l’innovazione, ottimizzando il rapporto beneficio/rischio dei nuovi trattamenti. Tra le attività previste vi è la revisione di moduli GVP riguardanti le misure di minimizzazione del rischio e gli studi di sicurezza post-autorizzazione, e lo sviluppo di un documento di riflessione sugli strumenti digitali a supporto delle misure di minimizzazione del rischio.

La raccolta e l’analisi dei real data sull’uso dei medicinali sono un pilastro per la valutazione e la decisione su come i farmaci vengono utilizzati, la loro efficacia e sicurezza. Il PRAC, dunque, si impegna a rafforzare l’apporto della rete e della ricerca accademica come fonte di dati e informazioni nelle valutazioni, migliorando la collaborazione all’interno della rete per ottenere risultati mirati di valutazione delle informazioni dall’uso clinico. Il PRAC si occupa anche di ottimizzare la gestione e l’utilità delle reazioni avverse segnalate, con l’obiettivo di migliorare la raccolta delle reazioni avverse e il sistema di gestione di Eudravigilance, per una protezione sanitaria più efficace.

Leggi qui il paper pubblicato dall’EMA,

EMA conferma le misure per ridurre al minimo il rischio di effetti collaterali gravi con i prodotti medicinali contenenti pseudoefedrina

La PRES e la RCVS sono condizioni rare che possono comportare un ridotto afflusso di sangue al cervello, causando potenzialmente complicazioni gravi e pericolose per la vita. Con una diagnosi e un trattamento tempestivi, i sintomi della PRES e della RCVS di solito si risolvono.

Il CHMP ha confermato che i medicinali contenenti pseudoefedrina non devono essere utilizzati in pazienti con ipertensione arteriosa grave o non controllata (non in trattamento o resistente al trattamento) o con malattia renale o insufficienza renale acuta (improvvisa) o cronica (a lungo termine).

Inoltre, gli operatori sanitari devono consigliare ai pazienti di interrompere immediatamente l’uso di questi medicinali e di rivolgersi a un medico se sviluppano i sintomi di PRES o di RCVS, come cefalea grave con esordio improvviso, sensazione di malessere, vomito, confusione, convulsioni e disturbi visivi.

Le raccomandazioni fanno seguito a una revisione di tutte le prove disponibili, compresi i dati di sicurezza post-marketing, che ha concluso che la pseudoefedrina è associata a rischi di PRES e RCVS. Durante la revisione, il PRAC ha chiesto il parere di un gruppo di esperti composto da medici di base, otorinolaringoiatri (specialisti in malattie dell’orecchio, del naso, della gola, della testa e del collo), allergologi (specialisti nel trattamento delle allergie) e un rappresentante dei pazienti. Il PRAC ha inoltre preso in considerazione le informazioni fornite da rappresentanti degli operatori sanitari.
Le informazioni sul prodotto di tutti i medicinali contenenti pseudoefedrina saranno aggiornate per includere i rischi relativi a PRES e RCVS e le nuove misure da adottare. Nelle informazioni sul prodotto di questi medicinali sono già incluse restrizioni e avvertenze per ridurre i rischi ischemici cardiovascolari e cerebrovascolari (che comportano una riduzione dell’apporto di sangue al cuore e al cervello).

Il parere del CHMP sarà ora inviato alla Commissione Europea, che emetterà una decisione legalmente vincolante in tutta l’UE.

Leggi qui la raccomandazione

Nuove informazioni sulla sicurezza per gli operatori sanitari: nuove misure precauzionali per i medicinali contenenti valproato

Il PRAC ha inoltre discusso una comunicazione diretta agli operatori sanitari (DHPC) per i medicinali a base di valproato che informerà gli operatori sanitari sul potenziale rischio di disturbi del neurosviluppo nei figli di padri trattati con valproato nei 3 mesi precedenti il concepimento e raccomanderà che il trattamento venga iniziato, supervisionato e rivalutato regolarmente da uno specialista nella gestione dell’epilessia, del disturbo bipolare o dell’emicrania, in particolare quando il paziente sta pianificando di concepire un bambino.


Una volta adottata dal CMDh, la DHPC sarà diffusa agli operatori sanitari dal titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo un piano di comunicazione concordato e pubblicato sulla pagina dedicata alle comunicazioni dirette agli operatori sanitari e nei siti delle Autorità Competenti Nazionali degli Stati Membri dell’Unione europea (UE).

Si rende disponibile un estratto degli highlights della riunione del Comitato per la valutazione dei rischi in farmacovigilanza (PRAC) dell’8-11 gennaio 2024.

Rischio potenziale di disturbi del neurosviluppo in bambini nati da uomini trattati con medicinali contenenti valproato: il PRAC raccomanda misure precauzionali.

Il PRAC raccomanda misure precauzionali relative al potenziale incremento del rischio di disturbi del neurosviluppo in bambini nati da uomini trattati con valproato nei 3 mesi precedenti al concepimento, a seguito della revisione dei dati di uno studio osservazionale retrospettivo condotto obbligatoriamente dalle Aziende Farmaceutiche che commercializzano il valproato come obbligo a seguito di una precedente revisione dell’uso del valproato in gravidanza e di altre fonti di informazione (studi non clinici, letteratura scientifica, consultazione di pazienti ed esperti clinici).


Le ultime raccomandazioni del PRAC si aggiungono alle restrizioni e alle altre misure già in atto per evitare l’esposizione al valproato in gravidanza, approvate a seguito di una procedura di deferimento (referral) del valproato e delle sostanze correlate nel 2018.

Si rende disponibile un estratto degli highlights della riunione del Comitato per la valutazione dei rischi in farmacovigilanza (PRAC) dell’8-11 gennaio 2024.

Farmacovigilanza pediatrica: Considerazioni metodologiche nella ricerca e nello sviluppo di farmaci per uso pediatrico – Un libro bianco del gruppo di esperti c4c

I bambini rispondono spesso in modo diverso alle terapie rispetto agli adulti. Esistono inoltre differenze tra i gruppi di età pediatrica per quanto riguarda la farmacocinetica e la farmacodinamica, sia per quanto riguarda l’efficacia che la sicurezza. La farmacovigilanza pediatrica richiede una comprensione degli aspetti unici dei bambini per quanto riguarda, ad esempio, la risposta ai farmaci, la crescita e lo sviluppo, la presentazione clinica delle reazioni avverse ai farmaci (ADR), il modo in cui possono essere rilevate e i fattori specifici della popolazione (ad esempio, l’uso più frequente di farmaci off-label/non autorizzati). In considerazione di queste sfide, nell’ambito del progetto conect4children (c4c) è stato costituito un gruppo di esperti per sostenere lo sviluppo di farmaci pediatrici. Questo gruppo di esperti ha collaborato allo sviluppo di considerazioni metodologiche per la sicurezza dei farmaci pediatrici e la farmacovigilanza durante l’intero ciclo di vita dei medicinali, descritte in questo articolo.

Queste considerazioni includono punti pratici da considerare per lo sviluppo della sezione pediatrica del piano di gestione del rischio (RMP), la sicurezza nello sviluppo dei protocolli pediatrici, la raccolta e l’analisi dei dati sulla sicurezza. Inoltre, vengono descritti i dettagli specifici della farmacovigilanza post-marketing nei bambini utilizzando, ad esempio, le segnalazioni spontanee, le cartelle cliniche elettroniche, i registri e il record-linkage, nonché l’uso di studi di farmacoepidemiologia pediatrica per la caratterizzazione del rischio. Vengono poi presentati i dettagli della valutazione del rapporto beneficio/rischio e le sfide legate alla formulazione dei medicinali nel contesto di un piano di indagine pediatrica (PIP). Infine, sono incluse le questioni pratiche relative all’individuazione e alla valutazione dei segnali in ambito pediatrico.

Questo documento fornisce punti pratici da considerare per la farmacovigilanza pediatrica durante l’intero ciclo di vita dei medicinali per le RMP, lo sviluppo dei protocolli, la raccolta e l’analisi dei dati di sicurezza e i PIP.

Leggi qui l’articolo completo.

Consentire lo sviluppo di farmaci pediatrici in Europa: 10 anni di regolamento pediatrico dell’UE

Il 2017 segna il decimo anniversario dell’entrata in vigore del Regolamento pediatrico nell’Unione Europea (UE). Questa legge mirava a stimolare lo sviluppo di farmaci pediatrici e a fornire maggiori informazioni sul loro utilizzo, come risposta alla mancanza di prove e di approvazione dei farmaci per bambini. L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha avuto un ruolo centrale nell’attuazione del regolamento.

Le aziende farmaceutiche devono presentare un piano di indagine pediatrica (PIP) al Comitato pediatrico (PDCO) dell’EMA per ogni nuovo farmaco, a meno che non venga concessa un’esenzione (waiver). I piani, che descrivono lo sviluppo di farmaci per bambini, devono essere concordati con largo anticipo rispetto alla richiesta di autorizzazione all’immissione in commercio del farmaco. Possono essere concessi rinvii degli studi per consentire l’approvazione negli adulti prima del completamento degli studi pediatrici.

Tra gennaio 2007 e dicembre 2016, nell’UE sono stati autorizzati in totale 273 nuovi farmaci e 43 forme farmaceutiche aggiuntive appropriate per l’uso pediatrico, e l’EMA ha approvato 950 PIP. Inoltre, sono state approvate 486 deroghe allo sviluppo di un farmaco in una o più condizioni mediche. Il Regolamento pediatrico ha avuto un impatto molto positivo sullo sviluppo dei farmaci pediatrici, come dimostra il confronto tra due periodi di 3 anni prima e dopo l’entrata in vigore del Regolamento. In conclusione, il regolamento ha portato a un maggior numero di farmaci per bambini e a maggiori informazioni sull’uso pediatrico dei farmaci in Italia.

Leggi qui l’abstract dell’articolo.

Corso FAD gratuito sull’appropriatezza prescrittiva e sicurezza del paziente con diabete mellito di tipo 2 

E’ online un nuovo corso di formazione a distanza: 

“La gestione del diabete di tipo 2 e la nota 100 AIFA” 

Tale corso è inserito all’interno del Progetto regionale (Regione Veneto) ꞌꞌStrategie per il miglioramento di appropriatezza prescrittiva e sicurezza del paziente con diabete mellito di tipo 2 nella Regione Veneto”  finanziato con fondi AIFA. 

Il corso è gratuito e accreditato (5 crediti ECM) per le seguenti figure professionali: Farmacista, Medico chirurgo (Malattie Metaboliche e Diabetologia, Medicina Generale) ed è on-line dal 30 novembre 2023 al 29 novembre 2024. 

Per maggiori informazioni e per l’iscrizione: 

https://fad.planning.it/nota100/default

Buona formazione a tutti!

Reazioni avverse a farmaco nei bambini – una revisione sistematica

Le reazioni avverse ai farmaci nei bambini sono un importante problema di salute pubblica. E’ stato selezionato un articolo che intraprende una revisione sistematica degli studi osservazionali sui bambini in tre contesti, in modo da valutare come reazioni che causano il ricovero in ospedale, reazioni che si verificano durante la degenza e reazioni che si verificano nella comunità potessero essere meglio individuate, valutate ed evitate.

Sono state interrogate diciannove banche dati elettroniche utilizzando una strategia di ricerca completa. In totale, sono stati inclusi 102 studi. L’esito primario era qualsiasi evento clinico descritto come reazione avversa a uno o più farmaci. Sono state raccolte ulteriori informazioni relative all’ADR: classificazione del farmaco associato; presentazione clinica; fattori di rischio associati; metodi utilizzati per valutare la causalità, la gravità e l’evitabilità. Il 71% (72/102) degli studi ha valutato la causalità e il 34% (34/102) ha effettuato una valutazione della gravità. Solo diciannove studi (19%) hanno valutato l’evitabilità.

I tassi di incidenza delle ADR che causano il ricovero in ospedale variavano dallo 0,4% al 10,3% di tutti i bambini e dallo 0,6% al 16,8% di tutti i bambini esposti a un farmaco durante la degenza. Gli antinfettivi e gli antiepilettici sono stati la classe terapeutica più frequentemente segnalata come associata alle ADR nei bambini ricoverati in ospedale (17 studi; 12 studi rispettivamente) e nei bambini in degenza (24 studi; 14 studi rispettivamente), mentre gli antinfettivi e i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono stati frequentemente segnalati come associati alle ADR nei bambini ambulatoriali (13 studi; 6 studi rispettivamente). Quattordici studi hanno riportato tassi compresi tra il 7% e il 98% di ADR sicuramente/possibilmente evitabili.

Leggi l’articolo completo qui.

Una nuova metodologia di analisi per l’individuazione di segnali di farmacovigilanza nella segnalazione spontanea di eventi avversi su larga scala

Le campagne di vaccinazione contro COVID-19 su larga scala nel 2021 e 2022 hanno portato a un rapido aumento del numero di segnalazioni di eventi avversi ricevute nei sistemi di segnalazione spontanea. Poiché sono diventate sempre più rilevanti per la valutazione della causalità delle potenziali associazioni con i vaccini, si è reso necessario un nuovo approccio per la rilevazione dei segnali.

Questo articolo illustra l’analisi Observed-over-Expected (O/E) come metodo aggiuntivo per la rilevazione del segnale e la valutazione del rischio in sistemi di segnalazione spontanea su larga scala.

Tutte le segnalazioni di sicurezza di casi individuali (ICSR) riguardanti paralisi facciale periferica idiopatica o paralisi di Bell in seguito alla somministrazione dei vaccini COVID-19 (n = 291) prodotti da Pfizer/BioNTech (Comirnaty), Moderna (Spikevax), AstraZeneca (Vaxzevria) e Janssen (JCOVDEN) ricevuti dal Centro nazionale di farmacovigilanza Lareb fino al 24 marzo 2022 sono stati inclusi nell’analisi O/E, entro una finestra di rischio di 7 e 14 giorni dopo l’immunizzazione. I tassi di incidenza di fondo olandesi dal 2019 e l’esposizione della popolazione olandese ai vaccini sono stati ottenuti dall’istituto PHARMO e dal RIVM. I dati sono stati stratificati in gruppi di età, sesso e dose somministrata per differenziare i sottogruppi di popolazione.

In questo articolo viene discusso come il metodo O/E risulti un approccio utile per la rilevazione del segnale di potenziali reazioni avverse quando si gestiscono grandi numeri di ICSR.

Leggi qui l’abstract in originale.

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