Diagnosi e gestione delle reazioni di ipersensibilità ai mezzi di contrasto, nella pratica clinica

 

jiaci-seaic

 

Le linee guida della Società spagnola di Allergologia e Immunologia clinica.

 

Obiettivo delle linee guida è garantire una pratica clinica efficiente ed efficace nella diagnosi e nella gestione delle reazioni di ipersensibilità ai mezzi di contrasto radiologici. Le linee guida sono state elaborate da un gruppo di specialisti della Società Spagnola di Allergologia e Immunologia Clinica (Sociedad Española de Alergología e Inmunología Clínica – SEAIC), con esperienza clinica e di ricerca.

Metodi

È stata eseguita una revisione sistematica e indipendente della letteratura fino a novembre 2015 e stabilito un consenso dell’opinione degli esperti. È stata valutata l’applicabilità delle linee guida nella pratica clinica quotidiana. Le linee guida sono state, quindi, valutate e criticate da revisori esterni con esperienza nel settore.

I mezzi di contrasto iodati

La prevalenza delle reazioni allergiche ai mezzi di contrasto iodati (ICM) è stimata in 1: 170.000, vale a dire lo 0,05% -0,1% dei pazienti sottoposti ad accertamenti radiologici con ICM (più di 75 milioni di esami all’anno in tutto il mondo). Le reazioni di ipersensibilità possono comparire entro la prima ora dopo la somministrazione (reazioni immediate) o da oltre 1 ora a diversi giorni dopo la somministrazione (reazioni non immediate o ritardate).

I fattori di rischio per le reazioni immediate includono: asma bronchiale mal controllata, farmaci concomitanti (ad esempio, ACE-inibitori, beta-bloccanti ed inibitori della pompa protonica), somministrazione rapida del mezzo di contrasto, mastocitosi, malattie autoimmuni e infezioni virali. I sintomi più comuni delle reazioni immediate sono eritema e orticaria con o senza angioedema, che compaiono in oltre il 70% dei pazienti. Il rash maculopapulare è il più frequente aspetto della pelle, nel caso di reazioni allergiche ritardate (30% -90%).

Devono essere eseguiti test sulla pelle e in vitro, per la diagnosi sia delle reazioni immediate che di quelle ritardate.

L’ICM da somministrare sarà, pertanto, scelto in funzione dei risultati dei test, del mezzo di contrasto che ha indotto la reazione (se noto), della gravità della reazione, della disponibilità di mezzi di contrasto alternativi e delle informazioni disponibili sulla potenziale cross-reattività.

I mezzi di contrasto non iodati

Per la risonanza magnetica vengono utilizzati mezzi di contrasto non iodati, a base di gadolinio. Anche se rare, sono state segnalate reazioni IgE-mediate ai derivati del gadolinio.

Conclusioni

I mezzi di contrasto sono sempre più utilizzati, pertanto, anche se le reazioni avverse sono rare, si verificano regolarmente e sono spesso gravi e, talvolta, mortali.

I mezzi di contrasto iodati possono causare una grande varietà di condizioni cliniche, indotte da meccanismi diversi.

È fondamentale che continui la ricerca di mezzi di contrasto sempre più sicuri.

 

J Investig Allergol Clin Immunol. 2016;26(3):144-55; quiz 2 p following 155. doi: 10.18176/jiaci.0058.

Clinical Practice Guidelines for Diagnosis and Management of Hypersensitivity Reactions to Contrast Media.

Rosado Ingelmo A, Doña Diaz I, Cabañas Moreno R, Moya Quesada MC, García-Avilés C, García Nuñez , Martínez Tadeo JI, Mielgo Ballesteros R, Ortega-Rodríguez N, Padial Vilchez MA, Sánchez-Morillas L, Vila Albelda C, Moreno Rodilla E, Torres Jaén MJ.

 

http://www.jiaci.org/revistas/vol26issue3_1.pdf

http://www.jiaci.org/summary/vol26-issue3-num1361

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