NAO versus warfarin

 

 

Uno studio di coorte, basato sui dati delle cure primarie del Regno Unito, stima rischi e benefici nel mondo reale.

 

 

 

 

Obiettivi

Indagare le associazioni tra l’uso dei nuovi anticoagulanti orali (NAO) e rischio di sanguinamento, ictus ischemico, tromboembolismo venoso e mortalità per tutte le cause, rispetto al warfarin.

Metodi

Disegno: studio di coorte prospettico.

Setting: dati delle cure primarie della Gran Bretagna delle banche- dati QResearchClinical Practice Research Datalink.

Partecipanti: 132.231 pazienti trattati con warfarin, 7.744 con dabigatran, 37.863 con rivaroxaban e 18.223 con apixaban, senza prescrizioni di anticoagulanti nei 12 mesi precedenti l’entrata nello studio.

Sottogruppi: 103.270 pazienti con fibrillazione atriale e 92.791 senza fibrillazione atriale , tra il 2011 ed il 2016.

Principali esiti e misure: sanguinamento maggiore che ha causato ricovero ospedaliero o morte. Sono stati anche valutati i siti specifici di sanguinamento e la mortalità per tutte le cause.

Risultati

Nei pazienti con fibrillazione atriale, rispetto a warfarin, apixaban era associato a minor rischio di sanguinamento (adjusted hazard ratio 0.66, IC 95% 0.54-0.79)  e sanguinamento intracranico (0.40, 0.25-0.64); dabigatran era associato a minor rischio di sanguinamento intracranico (0.45, 0.26-0.77).

Un aumentato rischio di mortalità per tutte le cause è stato osservato in pazienti che assumevano rivaroxaban (1.19, 1.09- 1.29) o apixaban a dosi più basse (1.27, 1.12- 1.45).

Nei pazienti senza fibrillazione atriale, rispetto a warfarin, apixaban era associato a minor rischio di sanguinamenti maggiori ( 0.60, 0.46- 0.79), qualunque tipo di sanguinamento gastrointestinale (0.55, 0.37- 0.83) e sanguinamento del tratto gastrointestinale superiore (0.55, 0.36- 0.83); rivaroxaban era associato a minor rischio di sanguinamento intracranico (0.54, 0.35- 0.82).

Aumentato rischio di mortalità per tutte le cause è stato osservato in pazienti trattati con rivaroxaban (1.51, 1.38- 1.66) e in quelli trattati con dosaggi più bassi di apixaban (1.34, 1.13 – 1.58).

Conclusioni

In generale, apixaban è risultato essere il farmaco più sicuro, con ridotti rischi di sanguinamenti maggiori, intracranici e gastrointestinali, rispetto al warfarin.

Rivaroxaban e apixaban a basso dosaggio erano, comunque, associati ad aumentato rischio di mortalità per tutte le cause, rispetto a warfarin.

 

BMJ. 2018 Jul 4;362:k2505. doi: 10.1136/bmj.k2505.

Risks and benefits of direct oral anticoagulants versus warfarin in a real world setting: cohort study in primary care.

Vinogradova Y, Coupland C, Hill T, Hippisley-Cox J.

 

https://www.bmj.com/content/362/bmj.k2505.long

 

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