La profilassi con emicizumab nell’emofilia A

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I risultati dello studio HAVEN 3 su pazienti senza inibitori del fattore VIII.

 

 

 

 

Emicizumab è un anticorpo monoclonale bispecifico, che collega il fattore IX attivato ed il fattore X, in sostituzione della funzione del fattore VIII mancante e, in questo modo, rende possibile l’emostasi. Il suo uso come profilassi è stato indagato in un trial multicentrico di fase 3, in pazienti con emofilia A e senza inibitori del fattore VIII.

Metodi

Partecipanti di età ≥ 12 anni, che avevano ricevuto trattamenti episodici col fattore VIII, sono stati assegnati casualmente (in un rapporto 2:2:1) a ricevere una dose di mantenimento di emicizumab di 1.5 mg per kg di peso corporeo 1 volta a settimana (gruppo A) o 3.0 mg per kg ogni 2 settimane (gruppo B) o nessun trattamento (gruppo C).

Esito primario era la differenza nei tassi di sanguinamento trattati (gruppo A versus gruppo C e gruppo B vs gruppo C). I partecipanti che avevano ricevuto la profilassi col fattore VIII ricevevano emicizumab alla dose di mantenimento di 1.5 mg per kg per settimana (gruppo D); sono stati fatti anche confronti individuali trai pazienti che avevano partecipato ad uno studio non interventistico.

Risultati

In totale, sono stati arruolati 152 partecipanti. Il tasso annuo di sanguinamento era di 1.5 eventi (IC 95% 0.9-2.5) nel gruppo A e 1.3 eventi (IC 95% 0.8-2.3) nel gruppo B, in confronto con 38.2 eventi (IC 95% 22.9- 63.8) nel gruppo C; pertanto il tasso era del 96% più basso nel gruppo A e del 97% più basso nel gruppo B (P<0.001 per entrambi i confronti).

In totale, il 56% dei partecipanti del gruppo A ed il 60% del gruppo B non ha avuto sanguinamenti che hanno avuto necessità di trattamento, mentre nel gruppo C tutti hanno avuto sanguinamenti con necessità di trattamento.

Nei confronti individuali, che hanno riguardato 48 partecipanti, la profilassi con emicizumab ha dato un tasso di sanguinamento annuo del 68% più basso, rispetto alla precedente profilassi col fattore VIII (P<0.001).

L’evento avverso più frequente era una lieve reazione nel sito di iniezione. Non ci sono stati eventi trombotici o di microngiopatie trombotiche, né sviluppo di anticorpi contro il farmaco o di inibitori del fattore VIII.

Conclusioni

In pazienti con emofilia A senza inibitori, la profilassi con emicizumab per via sottocutanea 1 volta a settimana o ogni 2 settimane ha abbassato in maniera significativa il tasso di sanguinamento, rispetto a nessuna profilassi. Oltre la metà dei partecipanti che hanno ricevuto la profilassi non ha avuto episodi di sanguinamento che hanno richiesto trattamento.

Nel confronto individuale, la terapia con emicizumab ha portato ad un tasso di sanguinamento notevolmente inferiore, rispetto alla precedente terapia con fattore VIII.

 

Lo studio HAVEN 3 è stato finanziato da F. Hoffmann-La Roche e Chugai Pharmaceutical

Registrazione ClinicalTrials.gov n. NCT02847637

 

N Engl J Med. 2018 Aug 30;379(9):811-822. doi: 10.1056/NEJMoa1803550.

Emicizumab Prophylaxis in Patients Who Have Hemophilia A without Inhibitors.

Mahlangu J, Oldenburg J, Paz-Priel I, Negrier C, Niggli M, Mancuso ME, Schmitt C, Jiménez-Yuste V, Kempton C, Dhalluin C, Callaghan MU, Bujan W, Shima M, Adamkewicz JI, Asikanius E, Levy GG, Kruse-Jarres R.

 

https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa1803550

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