Piperacillina e tazobactam vs meropenem

 

logo jama 2014Un trial clinico randomizzato di non inferiorità valuta la mortalità a 30 giorni, su pazienti con infezioni del flusso sanguigno da Escherichia coli o Klebsiella pneumoniae e resistenza al ceftriaxone.

 

 

 

Numerose infezioni causate da Escherichia coli o Klebsiella pneumoniae sono trattate con carbapenemi; ma è possibile che insorga resistenza alle cefalosporine di terza generazione (es. ceftriaxone) mediata da beta-lattamasi a spettro esteso (extended-spectrum β-lactamase ESBL). Piperacillina e tazobactam potrebbero essere un’alternativa per trattare i produttori di ESBL.

Obiettivi

Valutare la non inferiorità della terapia con piperacillina e tazobactam rispetto al meropenem (un antibiotico beta-lattamico appartenente alla classe dei carbapenemi) in pazienti con infezioni del flusso sanguigno causate da Escherichia coli e Klebsiella pneumoniae resistenti al ceftriaxone.

Metodi

Disegno, setting e partecipanti. Trial clinico randomizzato a gruppi paralleli, di non inferiorità, che ha incluso pazienti ospedalizzati arruolati in 26 centri di 9 Paesi, dal febbraio 2014 al luglio 2017. I pazienti adulti erano eleggibili se avevano almeno una emocoltura positiva con Escherichia coli o Klebsiella pneumoniae non suscettibile a ceftriaxone ma suscettibile a piperacillina -tazobactam. Su 1.646 pazienti esaminati, 391 sono stati inclusi nello studio.

Interventi: i pazienti sono stati assegnati casualmente a ricevere (1:1) piperacillina e tazobactam, 4.5 g endovena ogni 6 ore (n = 188) o meropenem, 1 g ogni 8 ore (n = 191), per un tempo minimo di 4 giorni ed un massimo di 14, con durata del trattamento decisa dal medico curante.

Esito primario: mortalità per tutte le cause a 30 giorni dalla randomizzazione. Margine di non inferiorità: 5%.

Risultati

Su 379 pazienti (età media 66.5 anni; 47.8% donne), che sono stati randomizzati, hanno ricevuto almeno una dose del farmaco in studio e sono stati inclusi nell’analisi primaria della popolazione, 378 (99.7%) hanno completato il trial e sono stati valutati per l’esito primario.

L’esito primario della mortalità a 30 giorni si è verificato in 23 pazienti su 187 (12.3%) del gruppo piperacillina-tazobactam, rispetto a 7 su 191 (3.7%) del gruppo meropenem (differenza di rischio 8.6% [IC unilaterale al 97.5%, da −∞ a 14.5%]; P = .90 per la non inferiorità). Gli effetti erano coerenti con l’analisi della popolazione pre-protocollo.

Eventi avversi gravi non fatali si sono verificati in 5 su 188 pazienti (2.7%), nel gruppo  piperacillina – tazobactam e in 3 su 191 (1.6%) del gruppo meropenem.

Conclusioni

In pazienti con infezioni del sangue da E coli o K pneumoniae e resistenza al ceftriaxone, il trattamento con piperacillina e tazobactam non ha soddisfatto il margine di non-inferiorità nella mortalità a 30 giorni, rispetto al meropenem.

I risultati non supportano l’uso di piperacillina e tazobactam in questo contesto.

Registrazioni del trial

anzctr.org.au: ACTRN12613000532707 e ACTRN12615000403538

ClinicalTrials.gov: NCT02176122

 

JAMA. 2018;320(10):984-994. doi:10.1001/jama.2018.12163

Effect of Piperacillin-Tazobactam vs Meropenem on 30-Day Mortality for Patients With E coli or Klebsiella pneumoniae Bloodstream Infection and Ceftriaxone Resistance A Randomized Clinical Trial

Patrick N. A. Harris, Paul A. Tambyah, David C. Lye, et al.

https://jamanetwork.com/journals/jama/article-abstract/2702145

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