Il contributo della cannabis sull’incidenza di episodi psicotici in Europa

L’associazione tra uso di cannabis ed episodi psicotici, specialmente nella popolazione giovanile, è un fatto conclamato. Quali sono, nello specifico, i fattori che incidono maggiormente su questo fenomeno? Si può affermare che la cannabis aumenta l’incidenza di disturbi psicotici nella popolazione generale?

 

 

Molti Paesi hanno legalizzato o quantomeno depenalizzato la cannabis, il che fa quantomeno emergere il dubbio che questo possa farne aumentare il consumo, determinando un incremento dei danni nelle persone particolarmente sensibili, primi su tutti i giovanissimi.

Gli studi epidemiologici e le meta-analisi presenti in letteratura sottolineano un nesso causale tra utilizzo di cannabis e disturbi psicotici, in misura proporzionale all’entità del consumo.
Se a livello individuale, quindi, si può ragionevolmente affermare che taluni individui vanno incontro ad episodi psicotici in seguito all’esposizione alla cannabis, a livello di popolazione globale non sappiamo fino a che punto il tasso di incidenza di tali disturbi venga alterato.

Un articolo pubblicato recentemente su The Lancet Psychiatry punta a descrivere le differenze nell’utilizzo di cannabis in diverse aree geografiche europee, per poi identificare l’elemento di maggior impatto sull’incidenza del disturbo psicotico, calcolare la population attributable factor (una stima del numero di episodi che sarebbero stati evitati in caso di non esposizione) e verificare in che misura i diversi pattern di utilizzo della sostanza modificano l’incidenza del disturbo nei vari siti di indagine.

Metodi e partecipanti

Sono stati acquisiti i dati di 901 individui di età compresa tra 18 e 64 anni al loro primo episodio di natura psicotica che si sono presentati nei centri di psichiatria di 17 città europee; un numero adeguato di controlli sani è stato aggiunto al campione.

Per caratterizzare il consumo di sostanze sono state prese in considerazione 6 misure sull’esposizione alla cannabis: 1-utilizzo almeno una volta nella vita, 2-utilizzo corrente, 3-età di esordio, 4-frequenza di utilizzo, 5-soldi spesi in una settimana per il consumo, 6-stima della potenza (percentuale di THC) della sostanza sulla base dell’area geografica, basato sul report del 2016 redatto dal Centro Europeo per il monitoraggio delle droghe e delle dipendenze.

In confronto ai controlli, i pazienti risultavano generalmente più giovani, più spesso maschi e provenienti da minoranze etniche. I controlli avevano una più alta probabilità di possedere un titolo di studio superiore e di aver lavorato nell’anno precedente all’acquisizione dei dati. Più casi che controlli hanno dichiarato di aver fatto uso almeno una volta di cannabis, di aver fumato più di 10 sigarette al giorno e di aver provato altre droghe; il consumo di alcool, invece, risultava paragonabile tra i due gruppi.

Risultati

Chi ha fatto uso di cannabis almeno una volta presenta un modesto aumento della probabilità di sviluppare un episodio psicotico; il rischio è leggermente superiore in coloro che hanno iniziato prima dei 15 anni.

Chi fa un uso giornaliero ha un rischio maggiore, così come chi spende più di 20€ a settimana, e chi utilizza sostanze ad elevata potenza (>10% THC). Globalmente, un utilizzo giornaliero di cannabis ad alto THC porta con sé un rischio quattro volte superiore di andare incontro ad episodi psicotici rispetto alla popolazione generale.

Amsterdam, dove la percentuale di episodi prevenibili raggiunge il 50%, è la città più colpita; seguono Londra e Parigi.
Una piccola “nota di merito” che emerge dalle statistiche riguarda invece le nostre Bologna e Palermo, probabilmente in relazione al fatto che le varietà di cannabis ad alta potenza sono meno diffuse.

In conclusione, questo studio conferma i risultati precedenti riguardo agli effetti nocivi sulla salute mentale della cannabis, perciò accanto al ben noto e valido utilizzo terapeutico è bene tenere in conto il fatto che l’utilizzo giornaliero di cannabis ad alto contenuto di THC rappresenta un problema di salute pubblica non indifferente.

 

Di Forti M et al.:”The contribution of cannabis use to variation in the incidence of psychotic disorder across Europe (EU-GEI): a multicentre case-control study.”
The Lancet Psychietry, 2019. DOI: https://doi.org/10.1016/S2215-0366(19)30048-3

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