Differenze di genere nella farmacocinetica correlano con le reazioni avverse da farmaco nelle donne

Le donne vanno incontro a reazioni avverse da farmaco più frequentemente degli uomini. Oltre a differenze fisiologiche nel metabolismo dei farmaci, una spiegazione sta nel fatto che le sperimentazioni cliniche sui farmaci sono state effettuate generalmente prendendo come campione la popolazione maschile.   Storicamente, soggetti di sesso femminile sono stati esclusi dalle sperimentazioni cliniche, per…

Le donne vanno incontro a reazioni avverse da farmaco più frequentemente degli uomini. Oltre a differenze fisiologiche nel metabolismo dei farmaci, una spiegazione sta nel fatto che le sperimentazioni cliniche sui farmaci sono state effettuate generalmente prendendo come campione la popolazione maschile.

 

Storicamente, soggetti di sesso femminile sono stati esclusi dalle sperimentazioni cliniche, per via dei rischi potenziali legati ad eventuali gravidanze.

Negli ultimi anni, questa problematica è stata effettivamente affrontata dalle agenzie regolatorie, con un conseguente aumento del reclutamento di donne. Purtroppo, però, non sempre questo si è tradotto in articoli che studiassero le differenze di genere. Su questo tema, una revisione di letteratura del 2018 ha preso in considerazione 107 studi sponsorizzati dal National Institutes of Health statunitense, riscontrando che solo il 26% ha riportato risultati basati sulle differenze di genere, mentre nel 72% dei casi l’analisi statistica non ha preso in considerazione alcun parametro che riguardasse il sesso.

Le conseguenze di questa inegualità di genere nella ricerca scientifica sono visibili ogni giorno: la maggior parte dei farmaci viene prescritta a uomini e donne con lo stesso dosaggio.

Studi statistici dimostrano che le donne hanno un rischio due volte più elevato di andare incontro ad eventi avversi da farmaco (Adverse Drug Reactions, ADR) rispetto agli uomini, oltre che un maggiore rischio di ospedalizzazione per ADR. Inoltre, il picco di incidenza nelle donne avviene della decade di età tra i 30 e il 39 anni, mentre negli uomini ciò avviene tra i 50 e i 59 anni. Le donne più frequentemente fanno uso di 2 o più farmaci contemporaneamente (polifarmacoterapia), e utilizzano più farmaci de novo, ogni anno, rispetto agli uomini (5.0 vs 3.7), tutti fattori che possono contribuire ad aumentare il rischio di ADR.

Uno studio pubblicato sulla rivista Biology of Sex Differences, specializzata sulla ricerca che riguarda le differenze fisiologiche tra uomo e donna, ha messo in relazione i parametri di farmacocinetica (PharmacoKinetics, PK), come ad esempio dosaggi seriali del farmaco nel sangue, con le ADR per valutare l’ipotesi che il grado di esposizione ad una sostanza e le reazioni del corpo dovrebbero venir considerate nello sviluppo di protocolli terapeutici che siano tarati sulla base del sesso.

Concettualmente, lo studio si basava sui dati di 86 farmaci per i quali è stato possibile estrarre i dati di farmacocinetica per poterli correlare ai dati di farmacovigilanza.
Secondo gli autori, la corrispondenza tra le differenze di genere nell’ambito dei parametri PK e le differenze nelle ADR è altissima. Ad esempio, l’88% dei farmaci presentavano parametri PK più elevati nelle donne, e la quasi totalità di questi (96%) presentavano una più elevata incidenza di ADR.

Lo studio suggerisce che nelle donne dosaggi più elevati di farmaco nel sangue e ridotta eliminazione sono più frequenti, e soprattutto che questi valori rappresentano un indicatore importante e quantificabile del rischio di ADR.

Ciò significa anche che, di fatto, le donne ricevono sistematicamente dosaggi eccessivi di farmaco.

Che i dati di questo studio, effettuati su 86 farmaci, siano estendibili alle migliaia di molecole presenti sul mercato è tutto da dimostrare; in ogni caso, questi dati suggeriscono fortemente che il problema non riguarda esclusivamente i farmaci presi in considerazione, ma sia bensì trasversale a tutta la ricerca in ambito farmacologico.

Non da ultimo, lo studio suggerisce che una riduzione dei dosaggi di molti farmaci nelle donne rappresenterebbe un passo importante verso la tutela della salute.

 

Zucker, I., Prendergast, B.J. Sex differences in pharmacokinetics predict adverse drug reactions in women.
Biol Sex Differ 11, 32 (2020). https://doi.org/10.1186/s13293-020-00308-5

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