Casi di emofilia A acquisita a seguito dei vaccini COVID-19: segnale di sicurezza convincente o possibile errore di segnalazione?

Recentemente sono stati pubblicati diversi casi clinici di emofilia A acquisita (AHA) a seguito dei vaccini COVID-19. È stato inoltre suggerito un possibile aumento dell’incidenza di AHA durante la campagna di vaccinazione contro il COVID-19.

Per questo motivo è stato condotto uno studio ecologico, finalizzato alla valutazione preliminare dell’associazione tra AHA e vaccinazione COVID-19, utilizzando la fonte dei dati amministrativi basati sulla popolazione della Toscana. Per ogni anno tra il 2017 e il 2021,sono stati inclusi i pazienti di età pari o superiore a 5 anni e attivi nel database dal 1° gennaio.

Nel 2021, l’incidenza standardizzata di entrambi i possibili casi AHA (5,6/milione di soggetti/anno; IC 95% = 3,4–8,7) e dei pazienti testati AHA (60,7/1.000 soggetti/anno; IC 95% = 60,4–60,9) ha mostrato il valore più basso stime puntuali, anche se solo quest’ultima risultava statisticamente diversa rispetto agli anni solari precedenti. Il tasso standardizzato di possibili casi AHA per pazienti testati AHA è stato di 9,2/100.000 (IC 95% = 5,6-14,3) nel 2021 e 12,5/100.000 (IC 95% = 8,2-18,1) nel periodo 2017-2019.

Questi risultati preliminari non hanno supportato l’ipotesi di una maggiore incidenza di casi AHA durante la campagna di vaccinazione COVID-19. Tuttavia, nel 2021, le restrizioni all’accesso all’assistenza sanitaria potrebbero aver contribuito alla bassa incidenza di AHA e di test di laboratorio osservati. Pertanto, sono giustificati studi multi-database su larga scala.

Leggi qui l’articolo completo.

Monitoraggio anticorpi monoclonali per COVID-19: pubblicato il terzo report

In attuazione del Decreto del Ministero della Salute del 6 febbraio 2021 (pubblicato nella G.U. serie generale n.32 dell’8/2/21), l’Agenzia Italiana del Farmaco ha provveduto a sviluppare il registro di monitoraggio degli anticorpi monoclonali per il trattamento del COVID-19. Pertanto, con il presente comunicato si pubblicano i risultati del monitoraggio attraverso il registro AIFA, relativo agli anticorpi attualmente disponibili: bamlanivimab (Determina AIFA nella GU n.58 del 09.03.2021), bamlanivimab ed etesevimab (Determina AIFA nella GU n.66 del 17.03.2021) e casirivimab ed imdevimab (Determina AIFA nella GU n.71 del 23.03.2021).

I centri abilitati dalle Regioni alla compilazione del registro AIFA sono disponibili al seguente link.

Leggi qui il report sul monitoraggio degli anticorpi monoclonali anti COVID-19.

Efficacia e sicurezza dell’idrossiclorochina nella profilassi del Covid-19.

Alcune attività lavorative rendono difficile mantenere un adeguato distanziamento sociale, aumentando il rischio di ammalarsi di COVID-19. In questi casi una profilassi farmacologica potrebbe essere utile per ridurre l’incidenza della patologia. Studi in vitro hanno evidenziato l’efficacia dell’Idrossiclorochina contro SARS CoV-2.

In questo studio pubblicato su PloS One il 6 Gennaio 2021 si è voluta valutare l’efficacia e la sicurezza dell’Idrossiclorochina versus placebo, nel ridurre il rischio di trasmissione, mortalità e ospedalizzazione se venuti a contatto con SARS CoV-2.

La ricerca è stata fatta sui database: EMBASE, MEDLINE, Cochrane COVID-19, Epistemonikos COVID-19 e i registri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Sono stati arruolati 4921 partecipanti (da 4 studi randomizzati, controllati) di età uguale o superiore ai 18 anni, negativi a tampone molecolare per SARS CoV-2 o asintomatici, venuti a contatto con individui positivi o ad alto rischio di esposizione, in cui fosse segnalata: la severità e la durata dei sintomi, l’ospedalizzazione, la mortalità a lungo termine, il ricovero in unità di terapia intensiva, l’adesione alla cura, gli eventi avversi.

Negli studi la popolazione è stata suddivisa in due gruppi: uno trattato con idrossiclorochina o clorochina e un gruppo di controllo, che non ricevette alcuna chinina o ha ricevuto il placebo.

Non è stata riscontrata una riduzione statisticamente significativa di contrarre l’infezione (RR 0.82, 95% CI 0.65 to 1.04; I2 = 0%, P = 0.90); di ridurre il tasso di ospedalizzazione (RR 0.72, 95% CI 0.34 to 1.50; I2 = 0%, P = 0.80) o di riduzione della mortalità (RR 3.26, 95% CI 0.13 to 79.74); mentre è stato evidenziato un incremento statisticamente significativo degli eventi aversi in terapia (RR 2.76, 95% CI 1.38 to 5.55; I2 = 95%, P<0.00001), quali nausea, dispepsia, vomito, diarrea.

Questi dati mostrano come la terapia con idrossiclorochina sia inefficace nella profilassi della malattia da Covid-19 e sia associata ad un maggior rischio di reazioni avverse.

Bibliografia

Kimberley Lewis, Dipayan Chaudhuri, Fayez Alshamsi, Laiya Carayannopoulos, Karin Dearness, Waleed Alhazzani. The efficacy and safety of hydroxychloroquine for COVID-19 prophylaxis: A systematic review and meta-analysis of randomized trials. PLoS One. 2021; 16(1): e0244778.

E’ possible leggere qui l’articolo completo

AIFA pubblica parere CTS su anticorpi monoclonali

AIFA rende pubblico il parere della Commissione Tecnico Scientifica (CTS) riunitasi in seduta straordinaria nelle giornate del 2, 3 e 4 febbraio 2021 sull’utilizzo degli anticorpi monoclonali.

Come indicato nel parere, adottato il 4 febbraio 2021, “la CTS, pur considerando l’immaturità dei dati e la conseguente incertezza rispetto all’entità del beneficio offerto da tali farmaci, ritiene, a maggioranza, che in via straordinaria e in considerazione della situazione di emergenza, possa essere opportuno offrire comunque un’opzione terapeutica ai soggetti non ospedalizzati che, pur avendo una malattia lieve/moderata risultano ad alto rischio di sviluppare  una forma grave di COVID-19  con conseguente aumento delle probabilità di  ospedalizzazione e/o morte. Si tratta, in particolare, di un setting a rischio per il quale attualmente non è disponibile alcun trattamento standard di provata efficacia”.

Questo parere, consultabile sul portale istituzionale di AIFA, è stato fornito per verificare le possibili modalità di utilizzo di tali farmaci all’interno del SSN.

Qui è possibile leggere la notizia originale. Qui si può scaricare il parere completo del CTS di AIFA.

EMA raccomanda l’autorizzazione di COVID-19 Vaccine AstraZeneca nell’UE

L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha raccomandato il rilascio di un’autorizzazione all’immissione in commercio (AIC) subordinata a condizioni per COVID-19 Vaccine AstraZeneca per la prevenzione della malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) nei soggetti di età pari o superiore a 18 anni. Si tratta del terzo vaccino anti-COVID-19 a cui l’Agenzia ha raccomandato il rilascio di una AIC.

Il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’EMA ha condotto una rigorosa valutazione dei dati sulla qualità, la sicurezza e l’efficacia del vaccino e ha raccomandato, per consenso, il rilascio di una formale autorizzazione all’immissione in commercio subordinata a condizioni da parte della Commissione europea. Ciò assicurerà ai cittadini dell’UE che il vaccino rispetta gli standard europei e introduce le garanzie, i controlli e gli obblighi su cui fondare le campagne di vaccinazione a livello dell’Unione.

“Grazie a questo terzo parere favorevole, abbiamo ulteriormente ampliato il numero di vaccini a disposizione degli Stati membri dell’UE e del SEE per fronteggiare la pandemia e proteggere i cittadini”, ha dichiarato Emer Cooke, direttore esecutivo dell’EMA. “Come avvenuto in precedenza, il CHMP ha condotto una rigorosa valutazione del vaccino, e le basi scientifiche del nostro lavoro corroborano il nostro strenuo impegno a favore della salvaguardia della salute dei cittadini dell’UE”.

I risultati congiunti di 4 studi clinici condotti nel Regno Unito, in Brasile e in Sudafrica hanno dimostrato che COVID-19 Vaccine AstraZeneca era sicuro ed efficace nella prevenzione di COVID-19 in soggetti a partire dai 18 anni di età. Questi studi hanno coinvolto complessivamente circa 24.000 persone, metà delle quali ha ricevuto il vaccino, mentre l’altra metà ha ricevuto un’iniezione di controllo (iniezione fittizia o un altro vaccino non-COVID). I soggetti non erano a conoscenza di aver ricevuto il vaccino di studio o l’iniezione di controllo.

La sicurezza del vaccino è stata dimostrata in tutti e quattro gli studi. Tuttavia, l’Agenzia ha calcolato l’efficacia del vaccino sulla base dei risultati dello studio COV002 (condotto nel Regno Unito) e dello studio COV003 (condotto in Brasile). Gli altri due studi presentavano meno di 6 casi di COVID-19 ciascuno, e questo dato non è stato sufficiente per misurare l’effetto preventivo del vaccino. Inoltre, poiché il vaccino deve essere somministrato in due dosi standard e la seconda dose deve essere somministrata dalle 4 alle 12 settimane dopo la prima, l’Agenzia si è concentrata sui risultati che riguardavano persone che avevano ricevuto questo regime di somministrazione standard.

È emerso che il numero di casi sintomatici di COVID-19 si è ridotto del 59,5 % nei soggetti a cui era stato somministrato il vaccino (64 su 5.258 presentavano COVID-19 con sintomi), rispetto a quelli che avevano ricevuto l’iniezione di controllo (154 su 5.210 presentavano COVID-19 con sintomi). Ciò significa che negli studi clinici il vaccino ha dimostrato di essere efficace al 60% circa.

La maggior parte dei partecipanti agli studi in questione aveva tra i 18 e i 55 anni di età. Non sono ancora disponibili dati sufficienti relativi a partecipanti più anziani (oltre i 55 anni di età) per stabilire il grado di efficacia del vaccino in questa popolazione. Tuttavia, ci si aspetta la protezione, essendo stata osservata una risposta immunitaria in questa fascia di età e sulla base dell’esperienza ottenuta con altri vaccini. Poiché esistono informazioni affidabili sulla sicurezza in questa popolazione, gli esperti scientifici dell’EMA hanno ritenuto che il vaccino possa essere usato negli adulti più anziani. Sono attese maggiori informazioni dagli studi in corso che comprendono una percentuale più elevata di partecipanti anziani.

COVID-19 Vaccine AstraZeneca è somministrato come ciclo di due iniezioni nel braccio, a distanza di 4-12 settimane l’una dall’altra. Gli effetti indesiderati osservati più frequentemente con COVID-19 Vaccine AstraZeneca sono stati in genere di entità lieve o moderata e si sono risolti entro alcuni giorni dalla vaccinazione. Gli effetti indesiderati più comuni sono dolore e dolorabilità nel sito di iniezione, mal di testa, stanchezza, dolori muscolari, sensazione generale di malessere, brividi, febbre, dolore alle articolazioni e nausea. La sicurezza e l’efficacia del vaccino continueranno ad essere monitorate durante l’utilizzo in tutti gli Stati membri, attraverso il sistema di farmacovigilanza dell’UE e gli ulteriori studi condotti dall’azienda e dalle autorità europee.

Dove reperire maggiori informazioni

Le informazioni sul prodotto approvate dal CHMP per COVID-19 Vaccine AstraZeneca contengono informazioni sulla prescrizione destinate agli operatori sanitari, il foglio illustrativo per il pubblico e dettagli sulle condizioni dell’autorizzazione del vaccino.

La relazione di valutazione con i dettagli della valutazione di COVID-19 Vaccine AstraZeneca da parte dell’EMA e il piano di gestione del rischio completo saranno pubblicati entro pochi giorni. I dati degli studi clinici presentati dall’azienda nella domanda di autorizzazione all’immissione in commercio saranno pubblicati a tempo debito sulla pagina web Clinical datadell’Agenzia.

Maggiori informazioni sono disponibili in un documento generale sul vaccino destinato al pubblico, compresa una descrizione dei benefici e dei rischi del vaccino e dei motivi per cui l’EMA ne ha raccomandato l’autorizzazione nell’UE.

Meccanismo d’azione di COVID-19 Vaccine AstraZeneca

Ci si aspetta che COVID-19 Vaccine AstraZeneca predisponga l’organismo a difendersi contro l’infezione da coronavirus SARS-CoV-2. Il virus si serve delle proteine presenti sulla sua superficie esterna, denominate proteine spike, per penetrare all’interno delle cellule umane e diffondere la malattia

COVID-19 Vaccine AstraZeneca è costituito da un altro virus (della famiglia degli adenovirus) che è stato modificato in modo da contenere il gene responsabile della produzione della proteina spike del SARS-CoV-2. L’adenovirus di per sé non è in grado di replicarsi e non provoca la malattia. Una volta iniettato, il vaccino provvede a diffondere il gene del SARS-CoV-2 nelle cellule dell’organismo. A quel punto, le cellule utilizzano il gene per produrre la proteina spike. Il sistema immunitario della persona vaccinata riconoscerà questa proteina come estranea e risponderà producendo le proprie difese naturali (ossia gli anticorpi e le cellule T). Qualora, in un momento successivo, la persona vaccinata dovesse entrare in contatto con il SARS-CoV-2, il suo sistema immunitario riconoscerà il virus e sarà pronto a combatterlo: anticorpi e cellule T possono lavorare insieme per uccidere il virus, prevenirne l’ingresso nelle cellule dell’organismo e distruggere quelle infette, contribuendo pertanto a proteggere la persona contro COVID-19.

Autorizzazione all’immissione in commercio subordinata a condizioni

La Commissione europea accelererà il proprio processo decisionale in modo da emettere una decisione sull’autorizzazione all’immissione in commercio subordinata a condizioni per COVID-19 Vaccine AstraZeneca, e consentire di effettuare le campagne vaccinali nell’UE.

L’autorizzazione all’immissione in commercio subordinata a condizioni è uno degli strumenti previsti dalla legislazione dell’UE per rendere prioritaria la procedura di autorizzazione per la rapida approvazione di trattamenti e vaccini durante situazioni di emergenza per la salute pubblica.

Un’AIC subordinata a condizioni garantisce che il vaccino è conforme ai rigorosi standard dell’UE in materia di sicurezza, efficacia e qualità e che è prodotto e controllato in impianti certificati approvati, in linea con gli elevati standard farmaceutici compatibili con la commercializzazione su vasta scala. Le AIC subordinate a condizioni consentono di autorizzare i medicinali che rispondono a un’esigenza medica non soddisfatta sulla base di dati meno completi di quelli normalmente richiesti. Ciò accade se il beneficio per il paziente derivante dall’immediata disponibilità di un medicinale o di un vaccino supera il rischio inerente al fatto che non tutti i dati sono ancora disponibili. Tuttavia, i dati devono dimostrare che i benefici del medicinale o del vaccino superano i rischi.

Una volta rilasciata l’autorizzazione all’immissione in commercio subordinata a condizioni, AstraZeneca dovrà fornire ulteriori dati dagli studi in corso entro termini predefiniti per confermare che i benefici continuano a superare i rischi. L’azienda condurrà inoltre studi volti a fornire garanzie aggiuntive sulla qualità farmaceutica del vaccino in seguito all’aumento della produzione.

Monitoraggio della sicurezza di COVID-19 Vaccine AstraZeneca

In linea con il piano di monitoraggio della sicurezza dell’UE per i vaccini COVID-19, COVID-19 Vaccine AstraZeneca sarà sottoposto ad attento monitoraggio e sarà oggetto di una serie di attività relative specificamente ai vaccini anti-COVID19. Sebbene nell’ambito degli studi clinici un numero elevato di persone abbia ricevuto i vaccini COVID-19, alcuni effetti indesiderati possono emergere solo quando si saranno vaccinate milioni di persone.

Le aziende dovranno forniranno relazioni mensili sulla sicurezza oltre ad aggiornamenti periodici richiesti dalla legislazione, e condurranno studi per monitorare la sicurezza e l’efficacia dei vaccini nel momento in cui sono somministrati al pubblico. In aggiunta, studi indipendenti sui vaccini anti-COVID-19 , coordinati dalle autorità dell’UE, forniranno informazioni aggiuntive sulla sicurezza e sui benefici a lungo termine del vaccino per la popolazione in generale.

Queste misure consentiranno alle autorità regolatorie di valutare rapidamente i dati provenienti da una serie di fonti diverse e di adottare, se necessario, misure regolatorie adeguate per proteggere la salute pubblica.

Valutazione di COVID-19 Vaccine AstraZeneca

Durante la valutazione di COVID-19 Vaccine AstraZeneca, il CHMP ha ricevuto il supporto del comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (PRAC) dell’EMA, che ha esaminato il piano di gestione del rischio di COVID-19 Vaccine AstraZeneca, e della task force EMA contro la pandemia da COVID-19 (COVID-ETF), che riunisce gli esperti della rete delle agenzie regolatorie europee per agevolare un’azione regolatoria rapida e coordinata sui medicinali e i vaccini anti-COVID-19.

Qui la notizia dal sito AIFA. Qui il documento dell’EMA

Il Centro Regionale di Farmacovigilanza della Regione Sardegna pubblica il Bollettino del secondo semestre 2020.

Il Bollettino News di dicembre 2020 continua a occuparsi del COVID-19 così come già è stato fatto nel Bollettino del semestre precedente.
Il primo articolo analizza il tema dei vaccini contro SARS-CoV-2 nelle loro fasi di sviluppo, focalizzando l’attenzione sulla sicurezza, in modo particolare nell’attuale fase post-registrativa.
Il secondo articolo propone un aggiornamento sulla terapia per il COVID-19 nelle sue varie fasi, a partire dalle linee guida AIFA e del Ministero della Salute pubblicate a inizio dicembre.
Vi è poi una sintesi dell’andamento della segnalazione in Sardegna nel secondo semestre del 2020.
Infine, il Bollettino si conclude con la campagna promossa dall’EMA e dall’AIFA per la segnalazione di ADR correlate a farmaci e vaccini contro Covid-19.

È possibile leggere liberamente il Bollettino cliccando al seguente link.

AIFA pubblica le FAQ di Farmacovigilanza su vaccini COVID-19

L’Agenzia Italiana del Farmaco pubblica sul portale istituzionale una serie di domande e risposte frequenti (FAQ) sulla farmacovigilanza per chiarire dubbi e incertezze sul tema.

Con cadenza mensile, saranno pubblicati inoltre i Report sui risultati dell’attività di farmacovigilanza. Si è scelta la cadenza mensile al fine di avere dati sufficienti che assicurino robustezza nelle analisi, nei confronti e nella valutazione.

Questi Report saranno prioritariamente dedicati a illustrare i risultati delle analisi di associazione degli eventi segnalati con la vaccinazione e, ove possibile, riporteranno valori di riferimento e valori attesi che agevolino il giudizio sulla sicurezza dei diversi vaccini.

Le FAQ di sono consultabili al link: https://www.aifa.gov.it/domande-e-risposte-farmacovigilanza-vaccini-covid-19

I Report saranno pubblicati nella pagina: https://www.aifa.gov.it/farmacovigilanza-vaccini-covid-19

Segnalazione di sospette reazioni avverse ai medicinali nei pazienti con COVID-19.

L’Agenzia Italiana del Farmaco di concerto con l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) e le altre agenzie europee ricordano a tutti gli operatori sanitari e ai pazienti che è necessario segnalare qualsiasi reazione avversa a farmaco, in particolare per quanto concerne i medicinali utilizzati nei pazienti con COVID-19. La segnalazione spontanea può essere fatta in pochi minuti, inserendo le informazioni essenziali richieste, ma è importante per conoscere il profilo di sicurezza dei farmaci. Nel corso della pandemia da COVID-19 sono stati usati e vengono tuttora usati farmaci non approvati specificamente per il trattamento della patologia, così come farmaci sperimentali nel contesto di studi clinici. I farmaci usati in tale contesto possono causare nei pazienti reazioni avverse già note ma anche reazioni avverse inaspettate. Solo con la segnalazione spontanea è possibile ottenere con rapidità e in modo preciso tali informazioni.

E’ possibile leggere la notizia originale nel sito dell’AIFA al seguente link.

EMA riceve la domanda di AIC subordinata a condizioni per BNT162b2, vaccino per COVID-19 basato su mRNA – 1 dicembre 2020

L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha ricevuto una domanda di autorizzazione all’immissione in commercio (AIC) subordinata a condizioni per BNT162b2, un vaccino per COVID‑19 basato su mRNA, sviluppato da BioNTech e Pfizer. La valutazione di BNT162b2 si svolgerà secondo una tempistica più breve. Il parere sull’AIC potrebbe essere formulato entro qualche settimana, a seconda che i dati presentati siano sufficientemente solidi e completi da dimostrare la qualità, la sicurezza e l’efficacia del vaccino.

La possibilità di procedere secondo una tempistica più breve dipende dal fatto che EMA ha già analizzato alcuni dei dati relativi al vaccino nel corso di una revisione ciclica (rolling review). Durante questa fase, infatti, l’EMA ha valutato i dati sulla qualità del vaccino (come ad esempio le informazioni sui componenti e il processo di produzione) nonché i risultati degli studi di laboratorio.

A questo punto, l’EMA valuterà i dati presentati nell’ambito della domanda formale di AIC subordinata a condizioni. L’Agenzia e i propri comitati scientifici proseguiranno l’attività di valutazione durante il periodo natalizio. Se i dati presentati sono sufficientemente solidi da consentire di trarre conclusioni sulla qualità, sulla sicurezza e sull’efficacia del vaccino, il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’EMA perfezionerà la propria valutazione nel corso di una riunione straordinaria prevista per il 29 dicembre, al più tardi. Le tempistiche indicate dipendono dal tipo di dati valutati finora nell’ambito della revisione ciclica e possono subire variazioni con il procedere della revisione. L’EMA renderà noti gli esiti della propria valutazione di conseguenza.

Durante la revisione e nel corso della pandemia, l’EMA e i suoi comitati scientifici hanno ricevuto il sostegno da parte della task force EMA contro la pandemia da COVID-19, che raccoglie gli esperti della rete di agenzie regolatorie europee per agevolare un’azione regolatoria rapida e coordinata sui medicinali e i vaccini per COVID-19.

Visualizza il documento in formato PDF.

LinkedIn
Share
Instagram
WhatsApp