EMA pubblica il secondo aggiornamento sulla sicurezza dei vaccini COVID-19 Comirnaty e Moderna

L’EMA ha pubblicato il secondo aggiornamento sulla sicurezza dei vaccini per COVID-19 Comirnaty e Moderna.

In entrambi i casi i dati di sicurezza sono coerenti con l’attuale profilo di sicurezza di tali vaccini. Per Comirnaty sono stati identificati diarrea e vomito come nuove reazioni avverse mentre per il vaccino Moderna non sono stati identificati nuovi effetti indesiderati.

L’aggiornamento include la valutazione da parte del comitato per la sicurezza (PRAC) dell’EMA dei decessi segnalati dopo vaccinazione con Comirnaty e Moderna e delle reazioni allergiche gravi. Il PRAC ha concluso che i dati non modificano le raccomandazioni esistenti per l’uso di questi vaccini. Ulteriori segnalazioni continueranno ad essere attentamente monitorate.

Qui è possibile leggere il report EMA sulla sicurezza del vaccino contro COVID-19 Comirnaty.

Qui è possibile leggere il report EMA sulla sicurezza del vaccino contro COVID-19 Moderna.

Sicurezza dei vaccini nei bambini e nella popolazione generale.

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Introduzione.

Le preoccupazioni riguardo agli eventi avversi in seguito a immunizzazione (Adverse Events Following Immunization – AEFI) e i movimenti contrari alle vaccinazioni, che mancano del supporto di evidenze scientifiche, potrebbero ridurre l’accettazione dei vaccini nella popolazione generale. Per tali motivi, gli scopi del presente studio erano di caratterizzare gli AEFI nella popolazione generale (in tutte le fasce d’età), in termini di frequenza, prevedibilità e gravità e definire le variabili che prevedono la loro gravità nei bambini.

Metodi.

É stato condotto uno studio retrospettivo sulle segnalazioni di sospette AEFI per I bambini e gli adulti che hanno ricevuto qualsiasi tipo di vaccinazione, riportate in Toscana tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2017. Sono state raccolte le caratteristiche dei pazienti, il tipo di vaccini sospetti e la descrizione degli AEFI. Il nesso di causalità e la possibilità di prevenzione sono state valutate usando rispettivamente gli algoritmi dell’OMS e di Schumock e Thornton. È stata usata la regressione logistica per stimare il tasso di rischio (odds ratio) delle variabili potenzialmente predittive della gravità degli AEFI nei bambini.

Risultati.

Sono state raccolte un totale di 223 schede di sospetta reazione avversa AEFI, la maggior parte delle quali è stata giudicata non grave (76.7%). Le schede di segnalazione erano principalmente correlate ad un vaccino, e con una media da due a cinque tossoidi. Il numero totali di tossoidi somministrati simultaneamente e la presenza di allergeni non correlava con la gravità degli AEFI. Considerando I vaccini con un alto numero di dosi somministrate (≥60,000 dosi), il tasso stimato di segnalazioni per gravi AEFI era sempre molto basso, oscillando tra 0.01 e 0.2/1,000 dosi. 24 vaccini (8,993 dosi) non era correlato a nessun AEFI.

Conclusioni

I risultati del presente studio hanno mostrato che gli AEFI erano molto rari. La maggior parte di essi è stato classificato non grave e, nonostante le preoccupazioni dei movimenti contrari alle vaccinazioni, la somministrazione simultanea di vaccini è risultata sicura e non influenzava il rischio di manifestare un evento avverso AEFI grave, in modo particolare nei bambini.

Bibliografia
Lombardi N, Crescioli G, Bettiol A, Tuccori M, Rossi M, Bonaiuti R, Ravaldi C, Levi M, Mugelli A, Ricci S, Lippi F, Azzari C, Bonanni P, Vannacci A. Vaccines Safety in Children and in General Population: A Pharmacovigilance Study on Adverse Events Following Anti-Infective Vaccination in Italy. Front Pharmacol. 2019 Aug 30; 10:948.
E’ possibile leggere l’articolo liberamente al seguente link.

Vaccino per l’influenza stagionale e rischio sindrome di Guillain-Barré

Sono stati analizzati i dati provenienti da una database nazionale francese per stimare il rischio di sindrome di Guillain-Barré (GBS) in seguito alla vaccinazione nei confronti dell’influenza stagionale.

Metodi. Sono stati identificati tutti i casi di GBS che si sono verificati in Francia tra il 1 settembre e il 31 marzo dal 2010 al 2014, sulla base di dati provenienti da un database sanitario nazionale. I dati sono stati analizzati secondo il metodo delle serie di casi auto-controllate. Il periodo di rischio iniziava il giorno 1 dopo che il paziente aveva ricevuto il vaccino (D1) fino a 42 giorni dopo la vaccinazione (D42). L’incidenza di GBS durante tale periodo di rischio era comparato al periodo di controllo (D43-31 Marzo). Il tasso di rischio di incidenza (IRR) è stato stimato dopo aver aggiustato per la stagionalità e per la presenza o no di infezioni acute.

Risultati. Sono stati inclusi nello studio tutti i casi di GBS (3523 casi) che si sono verificati in Francia tra settembre e marzo, nelle stagioni di vaccinazione anti-influenzale dal 2010/2011 al 2013/2014. Tra questi 3523 casi, il 15% dei pazienti (527) aveva ricevuto una vaccinazione per l’influenza. Un totale di 140 pazienti ha sviluppato la GBS durante i 42 giorni che seguono la vaccinazione per l’influenza. Il rischio globale di sviluppare la GBS non era significativamente aumentato durante i 42 giorni che seguivano la vaccinazione per l’influenza (IRR, 1.02; 95% intervallo di confidenza [CI], 0.83–1.25; p = 0.85). Questo risultato rimaneva non significativo dopo aver aggiustato per i mesi del calendario e l’incidenza di infezioni acute gastroenteriche e del tratto respiratorio (IRR, 1.10; 95% CI, 0.89–1.37; p = 0.38). In contrasto, il rischio di GBS era 4 volte più alto dopo un’infezione del tratto respiratorio (IRR, 3.89; 95% CI, 3.52–4.30; p < 0.0001) o in seguito ad un’infezione gastrointestinale (IRR, 3.64; 95% CI, 3.01–4.40; p < 0.0001).

Conclusioni. Non sono state rinvenute associazioni tra la vaccinazione per l’influenza stagionale e la GBS durante i 42 giorni successivi alla vaccinazione. Il rischio di GBS era invece più alto in soggetti che avevano avuto un’infezione del tratto respiratorio o gastrointestinale.

Bibliografia.
Seasonal influenza vaccine and Guillain-Barré syndrome A self-controlled case series studyClémence G. et al., Neurology May 2020, 94 (20) e2168-e2179. E’ possibile leggere gratuitamente l’articolo qui.

Dieci anni di vaccinovigilanza in Italia: uno sguardo sui dati di farmacovigilanza dal 2008 al 2017

Un gruppo di ricercatori italiani afferenti all’Università di Verona in collaborazione con l’Agenzia Italiana del Farmaco ha utilizzato il Sistema Italiano di Farmacovigilanza per analizzare le reazioni avverse ai vaccini riportate in un periodo di 10 anni (2008 – 2017).

 

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