Uno studio condotto su 102.216 adulti di 18 paesi e 5 continenti valuta l’associazione tra i livelli di pressione sanguigna e l’assunzione di sodio e potassio, nelle diverse popolazioni.
Background
L’ipertensione colpisce 1 miliardo di persone, nel mondo ed è considerata una delle principali cause di morte, ictus, infarto miocardico, insufficienza cardiaca congestizia e insufficienza renale cronica. L’apporto di sodio è noto per essere un determinante modificabile dell’ipertensione. Livelli elevati di assunzione di sodio sono associati a livelli elevati di pressione sanguigna, ma non è noto se questo rapporto varii a seconda dei livelli di assunzione di sodio o di potassio e nelle diverse popolazioni.
Metodi
Gli autori hanno studiato 102.216 adulti provenienti da 18 paesi. Sono state fatte stime dell’escrezione di sodio e potassio nelle 24 ore da un unico campione di urina della mattina, a digiuno e sono state utilizzate come surrogati dell’assunzione. È stata valutata la relazione tra l’escrezione dell’elettrolita e la pressione sanguigna, misurata con un dispositivo automatico.
Risultati
Lo studio ha trovato un’associazione positiva, ma non uniforme, tra l’escrezione di sodio stimata e la pressione arteriosa. L’associazione è risultata maggiore tra i partecipanti allo studio con escrezione di sodio superiore a 5 g al giorno, modesta tra quelli con escrezione di sodio da 3 a 5 g al giorno, mentre non è risultata alcuna associazione significativa tra quelli con escrezione di sodio inferiore a 3 g al giorno.
L’analisi di regressione ha mostrato incrementi di 2,11 millimetri Hg della pressione sistolica e 0,78 mm Hg della pressione arteriosa diastolica per ogni grammo di incremento dell’escrezione di sodio stimata. È stato riscontrato un incremento di 2,58 mm Hg della pressione sistolica per grammo di incremento, per escrezione di sodio > 5 g al giorno; 1,74 millimetri Hg per grammo per livelli di escrezione da 3 a 5 g al giorno, e 0,74 millimetri Hg per grammo per <3 g al giorno; P <0.001 per interazione.
Si sono osservati aumenti maggiori negli ipertesi (2.49 mm Hg per grammo), rispetto ai normotesi (1.30 mm Hg per grammo, P <0.001 per interazione) ed aumenti maggiori con l’aumentare dell’età (2,97 millimetri Hg per grammo a> 55 anni di età, 2,43 millimetri Hg per grammo da 45 a 55 anni di età, e 1,96 millimetri Hg per grammo a <45 anni di età; P <0.001 per interazione). L’escrezione di potassio è stata associata inversamente alla pressione sistolica, con una pendenza di associazione per le persone con ipertensione rispetto a quelle senza (P <0,001) e un pendenza maggiore con l’aumento dell’età (p <0.001).
Conclusioni
Da questo studio risulta che l’associazione dei livelli di sodio e potassio assunti con la dieta (stimati sulla base delle misurazioni delle escrezioni) ed i livelli di pressione sanguigna non è lineare ed è risultata maggiormente pronunciata nelle persone che consumano alti livelli di sodio nella dieta, nelle persone con ipertensione e negli anziani.
A. Mente, M. J. O’Donnell, S. Rangarajan, M. J. McQueen, P. Poirier, A. Wielgosz, H. Morrison, W. Li, X. Wang, C. Di, P. Mony, A. Devanath, A. Rosengren, A. Oguz, K. Zatonska, A. H. Yusufali, P. Lopez-Jaramillo, A. Avezum, N. Ismail, F. Lanas, T. Puoane, R. Diaz, R. Kelishadi, R. Iqbal, R. Yusuf, J. Chifamba, R. Khatib, K. Teo, S. Yusuf,
Association of Urinary Sodium and Potassium Excretion with Blood Pressure,
N Engl J Med 2014; 371:601-611August 14, 2014DOI: 10.1056/NEJMoa1311989