La Giornata Europea degli Antibiotici è organizzata il 18 novembre di ogni anno allo scopo di accrescere la consapevolezza che l’antibioticoresistenza costituisce una minaccia per la salute pubblica e per promuovere il corretto uso (umano e veterinario) degli antimicrobici.
L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) rafforza l’impegno per contribuire a combattere la resistenza antimicrobica, accelerare lo sviluppo di nuovi trattamenti, promuovere l’uso responsabile degli antimicrobici e raccogliere i dati per indirizzare la Politica e la Ricerca.
La resistenza antimicrobica è uno dei maggiori problemi di Sanità pubblica, a livello mondiale.
Si stima che, nella sola Europa, le infezioni causate da batteri multiresistenti causino la morte di 25.000 persone ogni anno. Per garantire che la disponibilità di trattamenti per le malattie infettive attuali e per quelle emergenti, è importante fare in modo che i farmaci esistenti continuino ad essere efficaci e svilupparne di nuovi.
Un pilastro della strategia EMA per affrontare la resistenza antimicrobica nella medicina umana è creare un ambiente che stimoli e faciliti lo sviluppo di antibiotici innovativi, soprattutto quelli che colpiscono gli agenti patogeni multiresistenti. L’EMA fornisce anche indirizzi e consulenza scientifica alle aziende sui disegni più appropriati di trial clinici per studiare i nuovi farmaci; inoltre, incoraggia lo sviluppo di alternative agli antimicrobici.
Promuovere l’uso responsabile (sia umano che veterinario) degli antimicrobici esistenti è essenziale per limitare l’antibioticoresistenza e preservare l’efficacia dei medicinali per le generazioni future. L’EMA dedica notevoli sforzi per garantire che le condizioni di impiego approvate per gli antimicrobici nell’Unione europea (UE) includano i principi dell’uso prudente e responsabile. Ad esempio, nel 2015, le condizioni di utilizzo della colistina in medicina veterinaria sono state modificate e le informazioni sulla prescrizione per l’antibiotico amoxicillina, ampiamente utilizzato nella medicina umana, sono state armonizzate in tutta l’UE. In questo modo, l’EMA assicura che medici, farmacisti, pazienti, veterinari e allevatori abbiano le migliori informazioni possibili su come utilizzare gli antimicrobici in modo da ridurre al minimo i rischi derivanti dalla resistenza agli antibiotici.
Perché possano essere adottate politiche sanitarie adeguate, è necessario raccogliere dati scientifici affidabili sull’uso degli antimicrobici e l’estensione delle resistenze, nell’UE e questo richiede una stretta collaborazione tra le diverse agenzie europee del settore. Nel mese di gennaio 2015, l’EMA, il Centro Europeo per la Prevenzione delle Malattie (European Centre for Disease Prevention and Control – ECDC) e l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (European Food Safety Authority – EFSA ) hanno pubblicato la prima analisi integrata dei dati sull’uso degli antimicrobici e la resistenza in Europa, in campo umano e veterinario.
L’EMA sta monitorando anche l’uso veterinario degli antimicrobici negli Stati membri dell’UE, nell’ambito del progetto di Sorveglianza Veterinaria Europea del Consumo di Antimicrobici (European Surveillance of Veterinary Antimicrobial Consumption – ESVAC) e, nel 2015, ha messo a punto un nuovo database interattivo, che consente agli utenti di accedere ai dati ESVAC specifici per paese o classe di antibiotici e creare grafici e mappe.
Negli ultimi anni, è stata osservata nell’UE una diminuzione complessiva del consumo di antimicrobici. I dati raccolti attraverso l’ESVAC stanno diventando sempre più completi e costituiscono uno strumento importante per monitorare il successo delle politiche volte a promuovere l’uso responsabile degli antimicrobici negli animali.
Sul sito dell’EMA, è possibile consultare il resoconto delle attività svolte e le nuove strategie adottate per combattere la resistenza agli antimicrobici.