Frequenza del danno epatico indotto da antibiotici tra pazienti ospedalizzati

Introduzione

 La maggior parte degli studi epidemiologici ha rilevato che gli antibiotici sono la causa più comune di danno epatico indotto da farmaci (DILI = Drug-Induced Liver Injury). Non è chiaro quale sia il rischio di DILI associato ai diversi antibiotici.

Obiettivo 

Lo scopo dello studio era valutare la frequenza di DILI dovuta agli antibiotici più comunemente utilizzati tra i pazienti ricoverati, in una popolazione islandese.

Metodi

Sono stati identificati i pazienti trattati con i 14 antibiotici più utilizzati presso l’Ospedale Universitario Landspitali in Islanda nel periodo 2012-2023, con concomitante: alanina aminotransferasi (ALT) > 5 volte il limite superiore della norma e/o fosfatasi alcalina (ALP) > 2 volte il limite superiore della norma. Qualora il DILI fosse una potenziale causa, è stato utilizzato il metodo RECAM (Revised Electronic Causality Assessment Method), una versione elettronica aggiornata del metodo RUCAM (Roussell Uclaf Causality Assessment Method per diagnosticare il danno epatico indotto da farmaci (DILI).

Risultati

In totale 2292 pazienti hanno soddisfatto i criteri di inclusione, 52 dei quali sono risultati affetti da DILI: età media 67 anni (intervallo 21-93), 58% donne, 17 (33%) con ittero e tre (5,8%) deceduti per insufficienza epatica. L’antibiotico più comunemente implicato è stato amoxicillina/clavulanato (n = 23) in 1:1327 utilizzatori (0,075%), ceftriaxone (n = 8) 1:3779 (0,02%), cefazolina (n = 7) 1:6363 (0,016%), cloxacillina 1:6024 (n = 4) (0,017%), piperacillina/tazobactam (n = 2) 1:1551 (0,097%), vancomicina (n = 2) 1:1966 (0,076%), trimetoprim-sulfametossazolo (TMP/SMX) (n = 3) 1:1096 (0,091%) e ciprofloxacina (n = 1) 1:10938 (0,009%). In due casi si è ritenuto probabile l’uso di più di un antibiotico.

Conclusioni

 Il danno epatico indotto da farmaci è risultato essere un raro evento avverso degli antibiotici nel contesto della popolazione studiata. Nel complesso, il 33% ha presentato ittero, ma tre sono deceduti per insufficienza epatica, tutti dovuti ad amoxicillina/clavulanato, che è stata la causa più comune, riscontrata in circa 1 su 1300 utilizzatori. Tuttavia, il trimetoprim/sulfametossazolo (TMP)/sulfametossazolo (SMX) è stato associato al più alto rischio proporzionale di DILI.

Drug Saf. 2025 Mar 12. The Frequency of Drug-Induced Liver Injury Due to Antibiotics Among Hospitalised Patients Robert A Björnsson Sigurdur Sölvi SigurdssonDagur Tjörvi ArnarsonEgill LogasonEinar Stefan Björnsson 

L’abstract dello studio in lingua inglese

Iniziative AIFA per la Settimana mondiale sull’uso consapevole degli antibiotici

Il messaggio della campagna è “Usa gli antibiotici in modo consapevole e sempre secondo le prescrizioni del tuo medico. Se prendi antibiotici in modo scorretto metti a rischio la tua salute e contribuisci allo sviluppo di batteri resistenti alle cure”.

L’iniziativa – che si avvale della partecipazione di Francesca Fagnani, come testimonial – è stata presentata nel corso di un evento al Ministero della Salute, presso la sede di Lungotevere Ripa, con l’intervento del Ministro della Salute, Orazio Schillaci.

L’incontro – cui hanno preso parte per AIFA il Presidente del CdA Giorgio Palù e il Sostituto del Direttore Generale Anna Rosa Marra – è stata un’occasione per fare il punto sulla situazione in Italia e sulle azioni previste dal Piano Nazionale di contrasto all’AMR (PNCAR 2022-2025).

Accogliendo l’invito dell’OMS, per la Settimana mondiale la sede AIFA di via del Tritone 181 si illuminerà di blu e sulla facciata sarà proiettato il messaggio della Campagna.

Campagna sull’uso consapevole degli antibiotici

Farmaci antibiotici

Per rivedere la presentazione

Settimana mondiale di consapevolezza sugli antibiotici.

World Antimicrobial Awareness Week (WAAW) 2020: 18-24 November 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità promuove anche quest’anno la Settimana mondiale di consapevolezza sugli antibiotici (World Antimicrobial Awareness Week). L’obiettivo principale di tale iniziativa di comunicazione è quello di aumentare nei cittadini e negli operatori sanitari la conoscenza delle problema della resistenza ai farmaci antimicrobici.

La resistenza agli antibiotici è un rilevante problema di salute pubblica causato dall’uso eccessivo e spesso inappropriato dei farmaci contro i batteri, i virus, i funghi e i parassiti. I batteri e altri patogeni cambiano e sviluppano una resistenza alle terapie che rende le infezioni difficili da trattare con i principi attivi al momento disponibili. In tal modo, infezioni che sarebbero invece responsive agli antibiotici presenti nella pratica clinica diventano gravi e intrattabili, talvolta letali.

World Antibiotic Awareness Week 2020 social tiles

E’ possibile leggere la pagina dell’iniziativa nel sito dell’OMS: clicca qui.

Guida al buon uso degli antibiotici fluorochinolonici

Una revisione dei dati di sicurezza, condotta a livello europeo, ha esaminato le più recenti informazioni sull’uso degli antibiotici fluorochinolonici e valutato che il rapporto tra i benefici attesi e i potenziali rischi di questi medicinali rimane positivo soltanto per le infezioni gravi, che non si risolvono facendo ricorso ad antibiotici di altre classi. Di conseguenza sono state limitate le indicazioni e introdotte nuove avvertenze e precauzioni d’uso per questi medicinali.

Per chiarire e ribadire le decisioni assunte a livello europeo e promuovere una corretta informazione sulla prescrizione e l’uso dei fluorochinoloni, l’AIFA ha realizzato una guida per gli operatori sanitari, in cui sono riportate le indicazioni raccomandate cui bisogna attenersi per garantire l’appropriatezza prescrittiva e limitare l’insorgenza di effetti indesiderati.

AIFA ha inoltre realizzato un documento informativo rivolto ai pazienti, con avvertenze e consigli utili, per aiutare gli operatori sanitari a discutere le misure e le azioni da adottare.

Tale classe di antibiotici è largamente utilizzata in numerosi contesti clinici spesso in modo inappropriato o in situazioni in cui sarebbe meglio utilizzare altri antibiotici. L’uso improprio di antibiotici può favorire l’insorgenza del fenomeno della resistenza batterica. L’antibiotico-resistenza sta progressivamente diventando un problema di sanità pubblica rilevante e di difficile soluzione.

Bibliografia

Breve guida per gli operatori sanitari sugli antibiotici fluorochinolonici

Opuscolo informativo per i pazienti sull’uso degli antibiotici fluorochinolonici

RAPPORTO NAZIONALE AIFA: L’USO DEGLI ANTIBIOTICI IN ITALIA NEL 2018

Ogni assunzione di antibiotici concorre a sviluppare l’antimicrobico-resistenza. Pertanto, utilizzare gli antibiotici con consapevolezza e solo quando necessario è una condizione essenziale per contrastare il fenomeno sempre più preoccupante dell’antibiotico-resistenza e fare in modo che questi farmaci possano continuare ad essere efficaci nel tempo. Monitorare i dai dati di consumo e analizzare l’appropriatezza d’uso ci consente di identificare le aree di maggiore criticità su cui agire con strategie mirate per promuovere un uso più appropriato di questi farmaci”. È quanto ha affermato il Direttore Generale di AIFA Luca Li Bassi presentando a Roma il secondo Rapporto sull’uso degli antibiotici in Italia.

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Centro Regionale FarmacoVigilanza Sardegna

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