Associazione tra l’insorgenza di Reazioni Avverse a Farmaco (ADR) ed uso off-label dei farmaci in una popolazione adulta

logo jama 2014Uno studio canadese, sul database delle cure primarie, confronta l’incidenza delle ADR relative all’uso dei farmaci on e off-label, supportato o meno da evidenze scientifiche.

 

 

L’uso off-label di farmaci, che richiedono prescrizione medica è considerato una rilevante causa di Reazioni Avverse a Farmaco (ADR) prevenibili nei bambini; ma, ad oggi, non è stata eseguita alcuna indagine sistematica sugli effetti dell’uso off-label di farmaci negli adulti.

Obiettivi

Il lavoro ha l’obiettivo di monitorare e valutare l’uso off-label dei medicinali soggetti a prescrizione e il suo effetto sulle ADR in una popolazione adulta.

Metodi

È stato utilizzato il database delle cure primarie del Quebec (Canada), Medical Office of the XXIst Century electronic health record,  che contiene i dati delle cartelle cliniche elettroniche con le prescrizioni e gli esiti del trattamento.

È stata arruolata una coorte di 46.021, pazienti che hanno ricevuto 151.305 farmaci prescritti.

Le prescrizioni fatte dal 1 ° gennaio 2005 al 30 dicembre 2009 sono state seguite dalla data di prescrizione alla fine del trattamento o alla sua interruzione o alla fine del follow-up (30 dicembre 2010).

Principali risultati e misure

Le ADR correlate all’uso off-label, con o senza una forte evidenza scientifica.

Ai dati è stata applicata l’analisi multivariata di regressione di Cox.

Risultati

Sono state riscontrate, in totale, 3.484 ADR sui 46.021 pazienti dello studio, con un tasso di incidenza di 13,2 casi ogni 10.000 persone-mesi.

Il tasso di ADR per l’uso off-label (19,7 per 10.000 persone-mesi) è risultato superiore a quello on-label (12,5 casi ogni 10.000 persone-mesi) (hazard ratio aggiustato [AHR] 1.44; IC 95% 1,30-1,60).

L’uso off-label senza forte evidenza scientifica ha avuto un più alto tasso di ADR (21,7 per 10.000 persone-mese) rispetto all’uso on-label (AHR, 1,54; IC 95% 1,37-1,72).

L’uso off-label, con una forte evidenza scientifica ha avuto lo stesso rischio di ADR dell’uso on-label (AHR, 1,10; IC 95% 0,88-1,38).

I rischi di ADR sono risultati più alti per i farmaci approvati nel periodo 1981-1995 (14,4 per 10.000 persone-mesi, AHR, 1.62; IC 95% 1.45-1.80), per quelli utilizzati da donne (14,3 per 10.000 persone-mesi; AHR , 1,17; IC 95% 1,06-1,28), per i pazienti che prendevano da 5 a 7 farmaci (12,1 per 10.000 persone-mesi, AHR, 3,23; IC 95% 2,66-3,92), per i pazienti trattati con farmaci cardiovascolari (15,9 per 10.000 mesi-persona; AHR, 3,30; IC 95% 2,67-4,08) e anti-infettivi (66,2 per 10.000 persone-mesi, AHR, 6,33; IC 95% 4,58-8,76). I pazienti con un aumento di 1 unità nella continuità dell’indice di cura hanno avuto un aumento del 19% di ADR (AHR, 1,19; IC 95% 1,12-1,26).

Conclusioni

L’uso off-label dei farmaci soggetti a prescrizione è associato ad un più alto tasso di ADR dell’uso on-label; ma l’uso off-label supportato da una forte evidenza scientifica ha avuto lo stesso rischio di ADR dell’uso on-label.

Deve essere, quindi, usata cautela nel prescrivere l’uso off-label di farmaci, se non è supportato da una forte evidenza scientifica.

Gli autori suggeriscono che, per il futuro, si progettino cartelle cliniche elettroniche che consentano la sorveglianza post-marketing delle indicazioni di trattamento e degli esiti, per monitorare la sicurezza dell’uso on e off -label dei farmaci.

 

T Eguale, DL Buckeridge, A Verma, NE Winslade, A Benedetti, JA Hanley, R Tamblyn,

Association of Off-Label Drug Use and Adverse Drug Events in an Adult Population

JAMA Intern Med. Published online November 02, 2015. doi:10.1001/jamainternmed.2015.6058

 

Link: http://archinte.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=2467782

 

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