Farmaci generici e biosimilari: uso e spesa

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L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha  pubblicato sul Journal of Generic Medicines, un lavoro, che si basa sui dati dell’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali (OsMED).

 

 

 

 

La Spesa farmaceutica in Italia è stata, nel 2014, 26,6 miliardi di euro, corrispondenti all’1,7% del PIL.

L’AIFA ha messo a punto uno strumento di monitoraggio e analisi dettagliata del consumo e della spesa farmaceutica: l’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali (OsMED), che raccoglie i dati della popolazione assistibile italiana (oltre 35 milioni di persone di tutte le fasce d’età) ed è diventato, nel giro di pochi anni, il più grande data warehouse sanitario di popolazione non selezionata, nel mondo.

L’analisi della Spesa farmaceutica territoriale 2014 del Sistema sanitario italiano, descritta nel Rapporto OsMed sull’uso dei farmaci in Italia, mostra che il 46,6% della spesa pro capite (66,8 euro), corrispondente al 69,3 % dei consumi (DDD/1000 abitanti per giorno), è rappresentato da medicinali non protetti da brevetto.

La spesa per  farmaci off-patent, composta da ex-originator, tra cui co-marketing (30,4 %) ed equivalenti (16,3%), è aumentata del 46,6 %, in linea con l’andamento del ultimi cinque anni.

In un confronto europeo, l’Italia è uno dei paesi con i più bassi livelli di consumo di farmaci generici, prima solo dell’Irlanda e della Grecia; mentre Germania, Regno Unito e Francia sono in testa alla classifica con una spesa farmaceutica per equivalenti che supera il 30 %.

Per quanto riguarda i biosimilari in Italia, un’analisi dettagliata mostra un aumento del consumo specialmente per fattori di crescita e epoetine, che si è tradotto in una riduzione dei costi pro-capite rispettivamente dell’11,0 % e del 3,0 %, rispetto all’anno precedente.

L’AIFA ha anche sviluppato un indicatore specifico (numero di pazienti con un nuovo ciclo di terapia con epoetina biosimilare alfa/numero totale di pazienti con un nuovo ciclo di terapia con epoetina alfa), che tiene conto del risparmio ottenibile aumentando il numero di pazienti che iniziano un nuovo ciclo di terapia con epoetina biosimilare alfa per il trattamento dell’anemia. Ogni variazione di un punto percentuale dell’indicatore porta ad una riduzione della spesa complessiva dello 0,09 % e ad un risparmio di 145,366 euro.

L’incremento dei pazienti naȉve trattati con biosimilari di epoetina alfa, verificatosi negli ultimi tre anni,  ha permesso un risparmio di quasi 8 milioni euro nella spesa di farmaci per l’anemia.

Lo sviluppo e l’uso di generici e biosimilari rappresenta un’opportunità per ottimizzare l’efficienza dei sistemi sanitari e soddisfare la crescente domanda di servizi sanitari, in termini di efficacia, personalizzazione e sicurezza delle terapie. Tuttavia, per salvaguardare la salute dei pazienti e contenere la spesa, è fondamentale fornire ad operatori sanitari, pazienti e cittadini informazioni affidabili e trasparenti  per garantire e promuovere un adeguato e corretto uso di tali farmaci.

 

A Monaco, F Mammarella, A Cangini, R Marini, A Marengoni, P Russo, S Pecorelli, L Pani,

Generic and biosilimilar medicines use and expenditure: A report from the National Observatory on the Use of Medicines (OsMed) of the Italian Medicines Agency (AIFA),

Journal of Generic Medicines: November 26, 2015,  doi: 10.1177/1741134315618535

 

Link: http://jgm.sagepub.com/content/early/2015/11/25/1741134315618535.full.pdf+html

 

 

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