I risultati di uno studio basato sulla popolazione olandese.
Un’associazione tra terapia con inibitori della pompa protonica (IPP) e gastroenterite batterica è stata suggerita e contraddetta più volte.
Obiettivo di questo studio è quello di esaminare l’associazione tra l’uso di IPP e l’insorgenza di gastroenterite batterica nel prospective Rotterdam Study.
Metodi
Il Rotterdam Study è uno studio di coorte basato su una popolazione di 14.926 soggetti di età ≥ 45 anni, con un massimo di 24 anni di follow-up.
Sono state eseguite le analisi delle feci, dei partecipanti che hanno consegnato i campioni ed analisi dei risultati con equazioni di stima generalizzate.
È stata, inoltre, eseguita un’analisi caso-controllo annidata, utilizzando la coorte totale come controllo.
Risultati
È stato isolato un microrganismo batterico in 125 campioni, mentre 1.174 campioni sono risultati negativi.
Dalle equazioni di stima generalizzate, è risultato che i partecipanti con gastroenterite batterica avevano una maggiore probabilità rispetto ai controlli di essere in corso di terapia con IPP (OR aggiustato 1,94; IC 95% 1,15-3,25).
Diverse analisi di sensibilità hanno confermato questo risultato.
Un effetto notevolmente superiore (OR aggiustato 6,14; IC 95% 3,81-9,91) è stato osservato usando tutta la coorte, come riferimento in un’analisi caso-controllo nidificata .
Conclusioni
La terapia in corso con IPP è risultata associata ad un aumentato rischio di gastroenterite batterica. Tuttavia, riducendo i bias di selezione e di informazioni nel disegno dello studio, il rischio è risultato inferiore.
RJ Hassing, A Verbon, H de Visser, A Hofman, BH Stricker,
Proton pump inhibitors and gastroenteritis,
European Journal of Epidemiology
First online: 10 March 2016
DOI 10.1007/s10654-016-0136-8
http://link.springer.com/article/10.1007%2Fs10654-016-0136-8