Sicurezza cardiovascolare del metilfenidato in bambini e adolescenti con sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)

the BMJ

 

 

Uno studio di serie di casi sulla popolazione della Corea del Sud.

 

 

 

 

Obiettivi

Determinare se il trattamento con metilfenidato in bambini e giovani con sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) è associato ad eventi cardiovascolari.

Metodi

Design: analisi di serie di casi auto controllata.

Setting: dati dell’assicurazione sanitaria nazionale della Corea del Sud, dal 1 ° gennaio 2008 al 31 dicembre 2011.

Partecipanti: 1.224 pazienti di età ≤17 che avevano avuto un evento cardiovascolare incidente e almeno una prescrizione di metilfenidato.

Misure dei principali esiti

Una diagnosi registrata (o una causa primaria o secondaria) di uno dei seguenti eventi avversi cardiovascolari: aritmie (International classification of diseases, 10th revision ICD-10 codici I44, I45, I47, I48, I49), ipertensione (codici I10-I15), infarto del miocardio (codice I21), ictus ischemico (codice I63) o insufficienza cardiaca (codice I50). I tassi di incidenza sono stati calcolati con la regressione condizionale di Poisson e aggiustati per comorbidità e trattamenti concomitanti.

Risultati

Un aumentato rischio di aritmia è stato osservato per tutte le durate di esposizione al farmaco (tasso di incidenza 1,61, IC 95% 1,48-1,74) e il rischio era più alto nei bambini che avevano una malattia cardiaca congenita. Nessun rischio significativo di infarto miocardico è stato osservato per tutte le durate di esposizione (1,33, da 0,90 a 1,98), sebbene il rischio fosse maggiore nella fase iniziale, tra gli otto e i 56 giorni dall’inizio del trattamento.

Nessun aumento significativo del rischio è stato osservato per ipertensione, ictus ischemico o insufficienza cardiaca.

Conclusioni

Il rischio relativo di infarto miocardico e aritmie è aumentato nel periodo immediatamente successivo l’inizio del trattamento con metilfenidato per l’ADHD, in bambini e giovani.

Anche se il rischio assoluto è probabilmente basso, il rapporto rischio/beneficio del metilfenidato va attentamente valutato, in particolare nei bambini con ADHD lieve.

 

JY Shin, EE Roughead, BJ Park, NL Pratt

Cardiovascular safety of methylphenidate among children and young people with attention-deficit/hyperactivity disorder (ADHD): nationwide self controlled case series study

BMJ 2016;353:i2550

 

http://www.bmj.com/content/353/bmj.i2550

 

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