Ipoglicemizzanti a confronto

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Una meta-analisi valuta gli esiti clinici e gli eventi avversi, in pazienti con diabete di tipo 2.

 

 

 

 

Per trattare il diabete di tipo 2, sono usati diversi tipi d ipoglicemizzanti.

Obiettivi

Valutare l’efficacia e la sicurezza associate ad alcuni farmaci ipoglicemizzanti, inclusa l’insulina.

Metodi

Sono stati selezionati studi clinici randomizzati di 24 settimane o più ed è stata effettuata una meta-analisi a rete ad effetti casuali.

Fonti dei dati: Cochrane Library Central Register of Controlled Trials, MEDLINE ed EMBASE fino al 21 Marzo 2016.

Principali esiti e misure: l’outcome primario era la mortalità cardiovascolare. Gli esiti secondari includevano la mortalità per tutte le cause, gli eventi avversi gravi, infarto miocardico, ictus, il livello di emoglobina A1c (HbA1c), il fallimento terapeutico (trattamento di salvataggio o mancanza di efficacia), ipoglicemia e peso corporeo.

Risultati

Sono stati inclusi 301 trial clinici, per un totale di 1.417.367 pazienti-mesi; 177 trial (56.598 pazienti) di farmaci somministrati in monoterapia; 109 trial (53.030 pazienti) di farmaci aggiunti a metformina in duplice terapia e 29 trial (10.598 pazienti) di farmaci aggiunti a metformina e ad una sulfonilurea in triplice terapia. Non sono risultate differenze significative nelle associazioni tra qualsiasi classe di farmaci in monoterapia, duplice o triplice terapia nella mortalità cardiovascolare o per tutte le cause. Rispetto alla metformina, le sulfoniluree (differenza media standardizzata SMD 0,18; IC 95% 0,01-0,34), i tiazolidinedioni (SMD, 0.16; IC 95% 0,00-0,31), gli inibitori della DPP-4 (SMD 0,33, IC 95% 0,13-0,52) e gli inibitori dell’α-glucosidasi (SMD 0.35; IC 95% 0,12-0,58) in monoterapia sono risultati associati a livelli di HbA1c superiori. Le sulfoniluree (Odds Ratio OR 3.13; IC 95% 2,39-4,12; differenza di rischio RD 10%; IC 95% 7%-13%) e l’insulina basale (OR, 17,9 IC 95% 1,97-162; RD, 10% IC 95% 0,08%-20%) sono risultati associati a maggiori probabilità di ipoglicemia. Quando aggiunti a metformina, i farmaci erano associati a livelli di HbA1c simili, mentre gli inibitori del SGLT2 avevano probabilità più basse di ipoglicemia (OR, 0,12; IC 95% da 0,08 a 0,18; RD -22% ; IC 95% da -27% a -18 %). Quando aggiunti alla metformina e a una sulfonilurea, gli agonisti del recettore del GLP-1 sono risultati associati a probabilità più basse di ipoglicemia (OR, 0.60; IC 95% 0,39-0,94; RD -10%; IC 95%  da -18% a -2 %).

Conclusioni

Non sono risultate differenze significative nel rischio di mortalità cardiovascolare o per tutte le cause, trai farmaci delle 9 classi di ipoglicemizzanti disponibili, usati da soli o in combinazione, in adulti con diabete di tipo 2. La metformina è risultata associata a una minore o non significativa differenza nei livelli di HbA1c, rispetto alle altre classi di farmaci. Tutti i farmaci sono risultati efficaci in combinazione con la metformina. Questi risultati sono coerenti con le raccomandazioni dell’American Diabetes Association di utilizzare la metformina in monoterapia come trattamento iniziale per i pazienti con diabete di tipo 2 e selezionare le terapie complementari in base alle caratteristiche specifiche del singolo paziente.

 

Palmer SC, Mavridis D, Nicolucci A, Johnson DW, Tonelli M, Craig JC, Maggo J, Gray V, De Berardis G, Ruospo M, Natale P, Saglimbene V, Badve SV, Cho Y, Nadeau-Fredette AC, Burke M, Faruque L, Lloyd A, Ahmad N, Liu Y, Tiv S, Wiebe N, Strippoli GF.

Comparison of Clinical Outcomes and Adverse Events Associated With Glucose-Lowering Drugs in Patients With Type 2 DiabetesA Meta-analysis.

JAMA. 2016;316(3):313-324. doi:10.1001/jama.2016.9400.

http://jama.jamanetwork.com/article.aspx?articleID=2533506

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