Dabigatran vs Warfarin per rischio di fratture osteoporotiche

 

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Uno studio retrospettivo di coorte su oltre ottomila pazienti con fibrillazione atriale non valvolare.

 

 

 

 

Il rischio di fratture osteoporotiche correlato all’uso del dabigatran, in pazienti con fibrillazione atriale non valvolare (FANV), non è noto.

Obiettivi

Indagare il rischio di fratture osteoporotiche con dabigatran rispetto a warfarin, in pazienti con FANV.

Metodi

Disegno, setting e partecipanti

Studio di coorte retrospettivo, che utilizza il data-base sanitario della popolazione gestito dalla Hong Kong Hospital Authority.

I pazienti con diagnosi di FANV, fatta tra il 2010 e il 2014 e ai quali è stato prescritto  dabigatran o warfarin, sono stati combinati per propensity score, in un rapporto di 1:2, con follow-up fino al 31 luglio 2016.

I pazienti erano esposti a dabigatran o warfarin durante il periodo di studio.

Principali esiti e misure

Il rischio di fratture osteoporotiche vertebrali e dell’anca, nei pazienti trattati con dabigatran e in quelli trttati con warfarin sono stati confrontati mediante la regressione di Poisson. Sono stati calcolati anche Incidence Rate Ratio (IRR) e Absolute Risk Difference (ARD) con Intervalli di Confidenza al 95%.

Risultati

Su 51.496 pazienti con nuova diagnosi di FANV, 8.152 nuovi utenti di dabigatran (n = 3.268) e warfarin (n = 4.884) sono stati combinati per propensity score (50% donne; età media [SD] 74 [11] anni).

Si sono verificate fratture osteoporotiche in 104 (1.3%) pazienti durante il follow-up (32 trattati con dabigatran [1.0%] e 72 con warfarin [1.5%]). La regressione di Poisson ha evidenziato che l’uso di dabigatran è associato ad un rischio di fratture osteoporotiche significativamente più basso, rispetto al warfarin (0.7 vs 1.1 per 100 anni-persona; ARD per 100 anni-persona −0.68 [IC 95% da −0.38 a −0.86]; IRR 0.38 [IC 95% da 0.22 a 0.66]).

La correlazione col minor rischio era statisticamente significativa nei pazienti con storia di cadute e/o fratture (dabigatran vs warfarin, 1.6 vs 3.6 per 100 anni-persona; ARD per 100 anni-persona  −3.15 [IC 95% da  −2.40 a −3.45]; IRR 0.12 [IC 95% da 0.04 a 0.33]), ma non  in quelli senza storia di cadute e/o fratture  (0.6 vs 0.7 per 100 anni-persona; ARD per 100 anni-persona −0.04 [IC 95% da 0.67 a −0.39]; IRR 0.95 [IC 95% da 0.45 a 1.96]) (P per l’interazione <.001).

Conclusioni

Tra i pazienti adulti con FANV trattati con anticoagulanti orali, l’uso di dabigatran è risultato associato ad un più basso rischio di fratture osteoporotiche, rispetto a warfarin.

Sono auspicabili ulteriori studi, come trial clinici randomizzati, per indagare meglio la correlazione tra l’uso di questi farmaci ed il rischio di fratture.

 

JAMA. 2017;317(11):1151-1158. doi:10.1001/jama.2017.1363.

Association Between Dabigatran vs Warfarin and Risk of Osteoporotic Fractures Among Patients With Nonvalvular Atrial Fibrillation.

Wallis C. Y. Lau, Esther W. Chan, Ching-Lung Cheung, Chor Wing Sing, Kenneth K. C. Man, Gregory Y. H. Lip, Chung-Wah Siu, Joanne K. Y. Lam, Alan C. H. Lee, Ian C. K. Wong.

http://jamanetwork.com/journals/jama/article-abstract/2612616

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