La giornata mondiale dell’igiene delle mani (5 maggio 2017).
L’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato una campagna mondiale di comunicazione ed educazione all’igiene delle mani, che costituisce un punto centrale nel quadro dei programmi di prevenzione e controllo delle infezioni e, di conseguenza, della lotta all’antibioticoresistenza, attraverso una riduzione dell’uso degli antibiotici.
In occasione della Giornata mondiale del lavaggio delle mani, si è tenuto a Roma il convegno Antibiotico-resistenza in Italia: problemi attuali e impegno per il futuro, nel corso del quale sono stati presentati i dati elaborati dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e provenienti dal sistema di sorveglianza delle batteriemie da enterobatteri resistenti ai carbapenemi del Ministero della Salute, attivo dal 2013.
Dati del sistema di sorveglianza
Ogni anno si verificano circa 2.000 casi di batteriemie da Enterobatteri resistenti ai carbapenemi, antibiotici di ultima linea per infezioni da batteri multi-resistenti, la maggior parte in pazienti di età compresa tra 65 e 80 anni, ricoverati per lo più in unità di terapia intensiva, ma anche in reparti medici e chirurgici. Il batterio più frequente è la Klebsiella pneumoniae, resistente ai carbapenemi e/o produttore di carbapenemasi (CPE), responsabile del 96,8% dei casi segnalati, mentre il 3,2% dei casi è da E. coli.
L’incidenza nel 2016 è risultata 3/100.000 abitanti, ma sale a oltre 8/100.000 nell’anziano.
Le batteriemie hanno riguardato per il 62% soggetti di sesso maschile, con età media di 65,4 anni e mediana di 68. L’84% dei pazienti si trovava in ospedale al momento dell’insorgenza della batteriemia.
I dati dei primi 3 anni di sorveglianza indicano da una parte una progressiva aderenza delle regioni alla sorveglianza, dall’altra una probabile sotto-notifica in alcune aree del Paese e suggeriscono la necessità di rafforzare e sostenere questa attività.
La mortalità associata alle batteriemie è almeno del 30%. Il batterio Klebsiella pneumoniae, oltre a batteriemie, può causare infezioni urinarie e polmoniti ed è anche frequentemente associato a resistenza nei confronti di altri antibiotici.
L’Italia è un paese che si può considerare “iperendemico”, al secondo posto in Europa, dopo la Grecia, per incidenza.
I dati italiani sono confluiti nel studio europeo EuSCAPE, recentemente pubblicato su Lancet Infectious Diseases (cfr. http://www.farmaci-fc.it/2017/04/29/incidenza-degli-enterobatteri-resistenti-ai-carbapenemi/#more-8243 )
Ministero della Salute – Giornata mondiale dell’igiene delle mani
Locandina per gli operatori sanitari (versione in italiano) Lavare le mani. Ecco come, quando e perché.
http://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_5_1.jsp?lingua=italiano&id=339
World Health Organization – World Hand Hygiene Day 2017
http://www.who.int/infection-prevention/campaigns/clean-hands/2017/en/