Beta-bloccanti in gravidanza

 

 

 

Uno studio europeo caso-controllo stima il rischio di specifiche anomalie congenite nel neonato.

 

 

 

 

 

La prevalenza dell’ipertensione cronica sta aumentando, nelle donne in gravidanza. I beta-bloccanti sono tra gli agenti anti-ipertensivi più utilizzati all’inizio della gravidanza.

Obiettivi

Indagare se l’uso di beta-bloccanti nel primo trimestre aumenti il rischio di determinate anomalie congenite nei neonati.

Metodi

È stato condotto uno studio caso-controllo sulla popolazione, che ha valutato 117.122 registrazioni di anomalie congenite da 17 registri EUROCAT (European Concerted Action on Congenital Anomalies and Twins) che partecipano ad EUROmediCAT e con dati per tutto o parte del periodo 1995-2013. Sono state verificate le associazioni riportate in letteratura (segnali) ed è stata condotta un’analisi esplorativa per individuare nuovi segnali. Sono stati calcolati gli odds ratio dell’esposizione ai beta-bloccanti o a loro sottogruppi, per ogni segnale di anomalia, rispetto a due gruppi di controllo (anomalie non cromosomiche, anomalie non-segnale e anomalie cromosomiche). Sono state condotte analisi conoscitive per ogni anomalia non-segnale, rispetto a tutte le altre anomalie non-segnale.

Risultati

I segnali provenienti dalla letteratura (difetti cardiaci congeniti, palato schisi o labbro leporino, difetti del tubo neurale e ipospadia) non sono stati confermati. L’analisi esplorativa ha rivelato un aumentato rischio di displasia renale multicistica nel neonato, dopo esposizione materna all’associazione di alfa e beta bloccanti (odds ratio aggiustato 3.8; IC 95% 1.3-11.0).

Conclusioni

L’uso di beta bloccanti nel primo trimestre di gravidanza non è risultato associato a maggiore rischio di specifiche anomalie congenite, precedentemente segnalate in letteratura; mentre è emerso un nuovo segnale dell’associazione tra alfa e beta bloccanti e displasia renale multicistica. Sono necessari studi epidemiologici di grandi dimensioni per confermare o confutare questo risultato.

Drug Saf. 2018 Apr;41(4):415-427. doi: 10.1007/s40264-017-0627-x.
Beta-Blocker Use in Pregnancy and Risk of Specific Congenital Anomalies: A European Case-Malformed Control Study.
Bergman JEH, Lutke LR, Gans ROB, Addor MC, Barisic I, Cavero-Carbonell C, Garne E, Gatt M, Klungsoyr K, Lelong N, Lynch C, Mokoroa O, Nelen V, Neville AJ, Pierini A, Randrianaivo H, Rissmann A, Tucker D, Wiesel A, Dolk H, Loane M, Bakker MK.

https://link.springer.com/article/10.1007%2Fs40264-017-0627-x

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