La sicurezza dei farmaci dermatologici durante la gravidanza e l’allattamento

Durante la gravidanza e l’allattamento spesso è difficile reperire informazioni precise ed autorevoli riguardo alla sicurezza dei farmaci, anche nel caso di sostanze utilizzate molto comunemente nella popolazione generale. Grazie all’American Academy of Dermatology abbiamo adesso un piccolo vademecum per quelli che sono i farmaci, ad uso topico e sistemico, più utilizzati in ambito dermatologico.

 

 

I dermatologi, così come i medici di medicina generale e i pediatri, si trovano spesso di fronte a donne in stato di gravidanza o in fase di allattamento che hanno bisogno di sapere quanto sia sicuro nel loro caso utilizzare creme, polveri, unguenti, oppure la fototerapia, ma anche farmaci sistemici per la cura di patologie croniche come ad es. della psoriasi, gli antibiotici, gli antimicotici…

Per colmare un vuoto letterario, non esistendo un unico testo consolidato dove reperire tutte queste informazioni, la American Academy of Dermatology ha pubblicato due articoli che forniscono un rapido sommario dei punti chiave riguardo alla sicurezza dei più comuni farmaci prescritti nella pratica clinica dermatologica in corso di gravidanza e lattazione.

Vediamo alcuni tra i farmaci più prescritti, rimandando al testo per una trattazione più dettagliata.

 

Farmaci dermatologici in gravidanza:

  • Corticosteroidi topici
    Numerosi studi di coorte e revisioni della letteratura hanno escluso un aumento del rischio di malformazioni congenite, inclusa la palatoschisi (o labbro leporino) o gravidanze pretermine. È stato però riportato un ritardo dell’accrescimento durante il terzo trimestre nel caso dei corticosteroidi più potenti usati ad alte dosi, ovvero sopra i 300g. Aumenta anche il rischio di smagliature della pelle. Le linee guida consigliano pertanto di utilizzare farmaci a bassa e media potenza, per periodi brevi.
  • Antistaminici sistemici
    Un elevato numero di gravidanze esposte ad antistaminici di prima generazione sono state studiate, senza che sia emersa una teratogenicità conclamata. Sia la clorfenidramina che la difenidramina vengono considerate sicure nel primo trimestre di gravidanza e rappresentano agenti di prima linea. Si tende sempre a preferire le molecole di prima generazione perché c’è una netta preponderanza dei dati sulla sicurezza, in ogni caso la loratidina e la cetirizina rimangono la prima scelta come antistaminici di seconda generazione.
  • Antibiotici topici
    In generale gli antibiotici in forma di crema utilizzati per le infezioni cutanee, l’acne vulgaris e la rosacea sono considerati sicuri durante la gravidanza. Viene assorbito circa il 5% del perossido di benzoile presente in questi preparati: questo viene metabolizzato rapidamente a benzoato, un comune additivo alimentare.
  • Antimicotici sistemici
    L’esposizione nel primo trimestre a fluconazolo, ketoconazolo e itraconazolo aumenta il rischio di difetti cardiovascolari, scheletrici, cranio-faciali e del neurosviluppo. Quando l’esposizione è per brevi periodi e a bassi dosaggi, come per la cura della candidosi vaginale, non si è riscontrato alcun aumento del rischio, perciò in tal caso sarà sufficiente eseguire una ecografia transuterina.

 

Farmaci dermatologici durante l’allattamento:

  • Corticosteroidi topici
    I corticosteroidi sono una normale componente del latte materno e gli steroidi topici possono essere utilizzati in tutta sicurezza, poiché l’esposizione per il bambino è minima. Esiste un caso descritto di ipertensione arteriosa nel bambino dovuto a corticosteroidi ad elevata potenza applicati dalla madre direttamente sul capezzolo prima della poppata. Di conseguenza, si consiglia di non applicare cortisone sul capezzolo durante la lattazione.
  • Antistaminici sistemici
    Gli antistaminici di prima generazione sono noti per i loro effetti sedativi dovuti alla capacità di attraversare la barriera emato-encefalica. Esiste un rischio teorico che questi effetti sedativi nel bambino possano aumentare il rischio di sindrome da morte improvvisa nella culla, ma dalla letteratura attuale non è emersa alcuna associazione. Tuttalpiù sono state riscontrate irritabilità di breve durata e sonnolenza. Per questo motivo durante la lattazione sono consigliati gli antistaminici di seconda generazione, che sono meno attivi sul Sistema Nervoso Centrale. In ogni caso, ad alte dosi possono provocare anch’essi irritabilità e sonnolenza, nel qual caso sarà sufficiente interrompere l’assunzione.
  • Antibiotici sistemici
    Penicilline e cefalosporine possono essere utilizzate in sicurezza durante l’allattamento, dato che le concentrazioni nel latte materno non raggiungono l’1% della dose efficace per la madre.
    I macrolidi, quali azitromicina, claritromicina ed eritromicina, sono considerati generalmente sicuri, ad ogni modo si raccomanda nel caso della eritromicina un utilizzo a breve termine, mentre non esistono controindicazioni specifiche nel caso di azitromicina e claritromicina; quest’ultima infatti è utilizzata come terapia sistemica nei bambini a dosaggi molto più elevati rispetto al quantitativo presente nel latte materno.

 

Per una completa trattazione riguardo a sostanze quali tacrolimuscalcipotriolo (analogo della Vit. D), farmaci sistemici per la psoriasi quali metotressatociclosporina e inibitori del TNF-alfa (etanercept, adalimumab, infliximab), e molti altri farmaci topici e non, si rimanda alla trattazione completa.

 

Murase JE, Butler DC, et al. “Safety of dermatologic medications in pregnancy and lactation”
Journal of American Academy of Dermatology, marzo 2014. doi: 10.1016/j.jaad.2013.09.010.

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