Sicurezza ed efficacia dei probiotici vaginali

Le infezioni vaginali ricorrenti sono un problema sentito da un’ampia fetta di popolazione femminile.  Antibiotici ed antimicrobici non sempre rappresentano lo strumento ideale per eradicare le infezioni: talvolta può essere sufficiente andare a modificare la flora batterica dell’ambiente vaginale.

 

 

 

 

 

Una delle ragioni comuni per la consultazione del ginecologo è rappresentata dalla secrezione vaginale, dovuta nella maggior parte dei casi a vaginosi batterica o candidosi.

Si tratta spesso di pazienti che presentano frequentemente problemi dovuti a infezioni ricorrenti, effetti collaterali e resistenza ai farmaci, pertanto rappresentano una categoria di pazienti che necessita di farmaci alternativi.

Uno studio randomizzato, controllato con placebo e in doppio cieco, è andato a valutare la sicurezza e la tollerabilità dei ceppi probiotici di Lactobacillus crispatus in donne volontarie che si consideravano in salute, monitorando nel contempo gli effetti di questi ceppi sui parametri di salute vaginale e sulla conta dei lattobacilli nella vagina e nell’intestino.

Risultati

Trenta soggetti hanno completato il processo. Le capsule di probiotici sono risultate ben tollerate. L’assunzione di probiotici ha comportato una significativa riduzione del punteggio di Nugent (una misura che valuta la presenza di alcuni ceppi batterici con tampone vaginale) e una riduzione dei conteggi di Gardnerella vaginalis (una delle più frequenti cause di infezioni).

In conclusione, i ceppi vaginali selezionati di Lactobacillus crispatus sono ben tollerabili e in alcune formulazioni efficaci nel ridurre la presenza di batteri patogeni. Pertanto, questi ceppi sembrano essere candidati promettenti per lo sviluppo di nuovi probiotici ben focalizzati basati sull’evidenza per colpire i disturbi del tratto urogenitale femminile.

 

Rostok M, Hütt P, Rööp T, et al. Potential vaginal probiotics: safety, tolerability and preliminary effectiveness.
Benef Microbes. 2019;10(4):385–393. doi:10.3920/BM2016.0123

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