Farmaci antipsicotici di seconda generazione e rischio di polmonite nella schizofrenia

Gli autori hanno valutato il rischio di insorgenza di polmonite in una coorte di 33.024 pazienti ricoverati per schizofrenia e trattati con antipsicotici di seconda generazione.

Gli antipsicotici di seconda generazione sono stati inizialmente associati ad una migliore qualità di vita, una maggiore tollerabilità e un minore rischio di recidive rispetto agli antipsicotici di prima generazione. Studi successivi hanno messo in discussione sia la superiorità clinica che la sicurezza di questi farmaci. Oltre all’aumentato rischio di incremento ponderale e sindrome metabolica, è stata segnalata l’associazione tra uso di antipsicotici di seconda generazione e polmonite, soprattutto nella popolazione anziana. Tuttavia, pochi studi hanno valutato il rischio di questa reazione avversa in pazienti affetti da schizofrenia.

Metodi
Gli autori hanno arruolato una coorte di 33.024 pazienti (di età compresa tra i 18 e i 65 anni) ricoverati per schizofrenia nel periodo compreso tra il 2000 e il 2008 e in trattamento con antipsicotici di seconda generazione, attraverso l’utilizzo del National Health Insurance Research Database di Taiwan. I casi (1.741) sono stati definiti come pazienti che hanno sviluppato una polmonite dopo il primo ricovero psichiatrico. E’ stato condotto uno studio caso-controllo nested appaiando per età, sesso e anno del primo ricovero ciascun caso con 4 controlli. L’esposizione agli antipsicotici è stato caratterizzata per tipologia, durata e dose giornaliera, e l’associazione tra esposizione e insorgenza di polmonite è stata valutata utilizzando la regressione logistica condizionale.

Risultati
E’ stato riscontrato un rischio dose-dipendente di polmonite in caso di assunzione di clozapina (adjusted risk ratio = 3,18, intervallo di confidenza al 95%: 2,62-3,86, p <.001). Anche se quetiapina, olanzapina, zotepina e risperidone sono risultati associati ad un aumentato rischio, non è emersa una chiara correlazione con la dose. L’uso di amisulpride è stato associato ad un basso rischio di polmonite. L’assunzione di clozapina in combinazione con un altro antipsicotico di seconda generazione (olanzapina, quetiapina, zotepina, risperidone, o amisulpride) è stata associata ad un ulteriore aumento del rischio di polmonite. Inoltre, con l’eccezione dell’amisulpride, per ciascun farmaco il rischio di polmonite è risultato maggiore all’inizio del trattamento, con tendenza alla riduzione con il passare del tempo.

Conclusioni
L’uso di clozapina in pazienti schizofrenici dovrebbe essere accompagnato da un attento monitoraggio per la possibile insorgenza di polmonite, in particolare all’inizio della terapia e in caso di associazione con altri antipsicotici.

Kuo CJ, Yang SY, Liao YT et al. Second-Generation Antipsychotic Medications and Risk of Pneumonia in Schizophrenia. Schizophr Bull. 2013;39 (3):648-657.

http://schizophreniabulletin.oxfordjournals.org/content/39/3/648.abstract

 

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