Uno studio caso-controllo su pazienti ricoverati in nove ospedali italiani.
In base ai risultati dei trial pre-clinici, il danno epatico indotto da antidepressivi sembrerebbe essere un evento avverso raro. L’incidenza del danno epatico dovuto all’uso di antidepressivi potrebbe essere sottostimata, a causa della breve durata del follow-up della sperimentazione.
Obiettivi
Quantificare il rischio di danno epatico acuto associato all’uso di antidepressivi, mediante un’analisi caso-controllo su una popolazione di pazienti ricoverati.
Metodi
È stato condotto uno studio multicentrico in nove ospedali italiani, da ottobre 2010 a gennaio 2014, nell’ambito del progetto di studio DILI-IT (Drug-Induced Liver Injury in Italy). Dopo l’esclusione di tutti i pazienti con una chiara causa alternativa di danno epatico, sono stati definiti i casi come adulti ricoverati in ospedale con diagnosi di danno epatico acuto, mentre i controlli erano i ricoverati con qualunque altra condizione clinica non correlata al fegato. L’esposizione agli antidepressivi è stata valutata nei 90 giorni precedenti la data del primo segno/sintomo di danno epatico. È stato calcolato l’odds ratio (OR) con intervallo di confidenza al 95% (IC 95%) come misura delle stime di rischio per il danno epatico.
Risultati
Sono stati inclusi 17 casi esposti agli antidepressivi e combinati con 99 controlli. A seconda della tipologia di danno epatico, tutti i casi avevano sintomi e valori alterati negli esami della funzionalità epatica al momento del ricovero, con i principali sintomi/segni rappresentati da affaticamento, nausea, astenia e urine scure. Citalopram era il farmaco maggiormente coinvolto nell’aumento degli enzimi epatici, principalmente alanina aminotransferasi. Rispetto al non uso, l’uso corrente di antidepressivi era associato a rischio di danno epatico aumentato in maniera significativa (OR aggiustato, ORADJ, 1.84; IC 95% 1.02-3.32). In particolare, è stato osservato un aumentato, ma non significativo, rischio di sviluppare danno epatico con citalopram, un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina (ORADJ 1.82; IC 95% 0.60-5.53).
Conclusioni
L’uso di antidepressivi non è sicuro come ci si aspettava, in termini di danno epatico. Il rischio di danno epatico da antidepressivi è, probabilmente, sottostimato. La carenza di significatività non riflette un’assenza di rischio, ma piuttosto suggerisce la necessità di una più approfondita valutazione su campioni più numerosi di pazienti trattati con antidepressivi.
Drug Saf. 2018 Jan;41(1):95-102. doi: 10.1007/s40264-017-0583-5.
Antidepressant-Induced Acute Liver Injury: A Case-Control Study in an Italian Inpatient Population.
Ferrajolo C, Scavone C, Donati M, Bortolami O, Stoppa G, Motola D, Vannacci A, Mugelli A, Leone R, Capuano A; DILI-IT Study Group.
https://link.springer.com/article/10.1007%2Fs40264-017-0583-5