Si sta per concludere la settimana per la consapevolezza sull’antibiotico, organizzata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che mira a mettere in luce le migliori strategie per affrontare l’emergenza globale della diffusione di specie batteriche multi-antibiotico resistenti.
A partire dalla loro scoperta, gli antibiotici sono diventati presto un pilastro portante della medicina moderna. Purtroppo un utilizzo persistente e spesso fuori luogo negli esseri umani e negli animali ha indotto l’emergere e la diffusione di antibiotico-resistenza, che avviene nel momento in cui i microrganismi acquisiscono la capacità di sopravvivere e moltiplicarsi nonostante la terapia farmacologica.
Per raggiungere questo obiettivo, durante la 68sima assemblea mondiale per la salute, ha messo in atto un piano d’azione globale, composto da 5 punti strategici:
- Migliorare la consapevolezza e la comprensione del fenomeno dell’antibiotico-resistenza;
- Rafforzare le conoscenze attraverso la sorveglianza e la ricerca;
- Ridurre l’incidenza delle infezioni;
- Ottimizzare l’utilizzo degli agenti antimicrobici;
- Sviluppare una griglia economica di investimenti sostenibili che prenda in considerazione i bisogni di tutti i Paesi, aumentando gli investimenti sulle nuove medicine, gli strumenti diagnostici, i vaccini e non solo.
Come possiamo ridurre il diffondersi del fenomeno dell’antibiotico-resistenza?
- La vaccinazione: I vaccini proteggono da oltre 25 malattie debilitanti, tra cui morbillo, tetano, meningite, tifo. Ogni vaccino in grado di prevenire una malattia evita al contempo di dover ricorrere ad agenti antimicrobici
- Rapporti sessuali protetti: Se utilizzati correttamente e sistematicamente, i preservativi rappresentano una protezione molto efficiente nei confronti di infezioni a trasmissione sessuale, tra cui ad esempio HIV e gonorrea, che stanno mostando dei livelli allarmanti di resistenza al trattamento a livello globale.
- Igiene del cibo: Una igiene inadeguata del cibo può portare a malattie anche mortali. È necessaria quindi una maggiore educazione nei settori che si occupano del processamento dei cibi.
- Lavaggio delle mani: Soprattutto negli ambienti sanitari, dove pazienti malati e vulnerabili hanno una maggior suscettibilità nello sviluppo di infezioni resistenti al trattamento.
- Disinfezione delle riserve idriche: La carenza di acque pulite compromette i livelli di salute. Anche lo scarico di acque non trattate o le perdite di acqua specialmente nei siti ospedalieri può determinare il rilascio di antibiotici o microrganismi antibiotico-resistenti nell’ambiente.
- Utilizzo prudente dei farmaci: Tra le pratiche di cattivo utilizzo ci sono anche il prescrivere antibiotici per infezioni virali come l’influenza o il raffreddore, oppure somminsitrare antibiotici ad animali sani per promuovere la crescita e prevenire malattie.
Scopri di più sul sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.