Affrontare l’antibiotico resistenza a livello mondiale

Review on antimicrobial resistance logo

 

La britannica Review on antimicrobial resistance ha pubblicato la relazione finale con le raccomandazioni per soluzioni globali.

 

 

 

Nel 2014, il governo britannico, preoccupato per i crescenti livelli dell’antibiotico resistenza (antimicrobial resistance AMR), ha istituito la Review on Antimicrobial Resistance, col compito di studiare il problema e proporre azioni concrete da adottare a livello internazionale.

Il gruppo di lavoro, presieduto dall’economista Jim O’Neill noto per aver coniato il termine BRIC per le economie emergenti di Brasile, Russia, India e Cina , ha lavorato in maniera indipendente, servendosi della collaborazione di individui ed istituzioni di ambito sanitario, accademico ed economico.

L’entità del problema è tale che, già oggi, si stima che l’antibiotico resistenza sia la causa di 50.000 morti in Europa e USA e 700.000 nel mondo.

La relazione discute il problema crescente dell’antibiotico resistenza, spiega perché è necessaria un’azione per combatterla e, quindi, fornisce una panoramica delle soluzioni che dovrebbero essere adottate per limitare l’uso non necessario degli antibiotici disponibili e promuovere lo sviluppo di nuovi.

In estrema sintesi, le raccomandazioni del rapporto si concentrano sui seguenti punti:

1.       Condurre una massiccia campagna informativa, che renda consapevoli del problema. Parallelamente evitare la vendita di antibiotici come farmaci da banco, su internet e attraverso importazioni non autorizzate.

2.       Migliorare le condizioni igienico-sanitarie per prevenire la diffusione di infezioni.

3.       Ridurre l’uso non necessario di antibiotici in agricoltura e la loro diffusione nell’ambiente.

4.       Incrementare la sorveglianza dell’antibiotico resistenza negli esseri umani e negli animali d’allevamento.

5.       Promuovere metodi diagnostici nuovi e rapidi, per ridurre l’uso non necessario di antibiotici.

6.       Promuovere lo sviluppo e l’uso di vaccini e altre alternative agli antibiotici.

7.       Incrementare il numero, le capacità professionali e la retribuzione di chi si occupa di malattie infettive, sia che combatta le resistenze in prima linea o che lo faccia all’interno delle istituzioni accademiche.

8.       Istituire un Fondo mondiale senza fini di lucro, che finanzi l’innovazione e la ricerca di base su antibiotici e prodotti correlati, come i vaccini e la diagnostica.

9.       Creare incentivi per promuovere gli investimenti in nuovi farmaci e nel miglioramento di quelli esistenti.

10.   Attraverso il Gruppo G20 dei paesi più industrializzati e l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), istituire un gruppo d’azione internazionale per l’antibiotico resistenza, che potrà essere complementare alle altre organizzazioni internazionali come ONU, OMS, FAO e OIE (World Organisation for Animal Health), nella conduzione di politiche per rispondere al problema mondiale dell’AMR.

 

Review on antimicrobial resistance, Tackling Drug-Resistant Infections Globally: final report and recommendations, 2016

http://amr-review.org/sites/default/files/160518_Final%20paper_with%20cover.pdf

http://amr-review.org/

 

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