Vaccinazioni obbligatorie da zero a 16 anni

 

 

 

Le novità introdotte dal Decreto-legge.

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Decreto-legge 07 giugno 2017, n. 73 estende da 4 a 12 le vaccinazioni obbligatorie aggiungendo a quelle già previste (anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica e anti-epatite B) l’anti-pertosse, l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, l’anti-meningococcica B, l’anti-meningococcica C, l’anti-morbillo, l’anti-rosolia, l’anti-parotite e l’anti-varicella, in ragione della loro elevata contagiosità.

Tutte le 12 vaccinazioni sono gratuite, perché già inserite nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Le dodici vaccinazioni devono essere tutte obbligatoriamente somministrate ai nati dal 2017, mentre ai nati dal 2001 al 2016 devono essere somministrate le vaccinazioni contenute nel Calendario Vaccinale Nazionale relativo a ciascun anno di nascita.

Per effettuarle non saranno necessarie singole diverse somministrazioni, perché sei vaccini sono ricompresi nella cosiddetta esavalente (anti-poliomielite, anti-difterite, anti-tetano, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus Influenzae tipo b) e quattro nella quadrivalente (anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella). Devono invece essere somministrati separatamente i vaccini anti-meningococco B e antimeningococco C.

Il Ministero ha pubblicato sul proprio sito e diffuso direttamente alle istituzioni della salute centrali e locali una circolare esplicativa, che descrive il razionale dell’intervento normativo, quali sono le vaccinazioni obbligatorie previste, gli adempimenti e gli obblighi dei vari soggetti coinvolti e le disposizioni transitorie per il prossimo anno scolastico.

Nella circolare viene ribadito l’obiettivo del decreto legge, che è quello di rendere obbligatorie le vaccinazioni nei confronti di malattie a rischio epidemico per raggiungere e mantenere la soglia di copertura vaccinale del 95%, come raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e garantire così la “immunità di gregge”, cioè il livello di immunizzazione di una collettività che permette di proteggere i più fragili e chi non può vaccinarsi. Sottolinea, al riguardo, l’importanza di una stretta collaborazione tra tutte le componenti dell’amministrazione statale e territoriale, e non solo del Servizio Sanitario Nazionale, al fine di rendere effettivo l’obbligo vaccinale e garantire il bene della tutela della salute, individuale e collettiva.

Il Ministero della Salute ha anche attivato, a partire dal 14 giugno, il numero di pubblica utilità 1500 (dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle 16.00) al quale rispondono medici ed esperti del Ministero e dell’Istituto Superiore di Sanità per fornire ai cittadini qualunque chiarimento in merito.

Per approfondire:

 

http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=2973 

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