Le vaccinazioni sono all’origine dell’autismo?

 

LogoEpicentro blu

Epicentro, il portale del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (Cnesps) dell’Istituto Superiore di Sanità, chiarisce che si tratta di una tesi priva di fondamento e contraddetta dall’evidenza scientifica.

 

 

 

Antonio Persico, professore associato di Neuropsichiatria infantile e dell’Adolescenza presso il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma e Maria Luisa Scattoni del Dipartimento di Biologia cellulare e Neuroscienze e Coordinatrice del Progetto per il riconoscimento precoce dell’autismo, dell’Istituto Superiore di Sanità, fanno chiarezza sulla questione.

I due esperti partono dalla definizione dell’autismo, che non è una malattia, ma il quadro sintomatologico di un insieme di condizioni.

Spiegano che il soggetto autistico è incapace di integrare le diverse funzioni in maniera armonica a causa di anomalie a livello neuronale: sono insufficienti le connessioni a lungo raggio (che integrano le informazioni) e in eccesso le connessioni a corto raggio (adibite ad una sola funzione).

Ricordano che le reti neurali si formano nel primo trimestre di gravidanza e all’inizio del secondo e, per quanto lo sviluppo del sistema nervoso continui dopo la nascita, la strutturazione neurale non si modifica più.

Concludono che, per questo motivo, eventi (come le vaccinazioni), agenti tossici o infezioni, che possano intervenire nei primi mesi o anni di vita del bambino non possono essere considerati causa dell’autismo.

Non c’è alcun nesso di causalità, ma solo una coincidenza temporale: sia le vaccinazioni che le infezioni slatentizzano un difetto pre-esistente.

Un ulteriore fattore di confondimento è dovuto al fatto che, spesso, la diagnosi di autismo arriva in ritardo.

I fattori genetici svolgono un ruolo importante: in una famiglia dove c’è già un caso di autismo, un nascituro avrà un rischio maggiore di esserlo, rispetto alla popolazione generale (+25,9% per i maschi e +9,8% per le femmine).

È particolarmente importante monitorare i soggetti a rischio e pervenire ad una diagnosi precoce, per migliorare gli esiti.

A questo scopo, nel 2011, l’Istituto Superiore di Sanità ha lanciato il Progetto di diagnosi precoce dell’autismo (Maria Luisa Scattoni è il Coordinatore Generale del Network) nelle Regioni Lombardia, Toscana, Lazio e Sicilia, che coinvolge sia i pediatri che le famiglie, per studiare la popolazione a rischio e riconoscere i segnali precoci.

Link: http://www.epicentro.iss.it/temi/vaccinazioni/OriginiAutismo.asp

 

Network Italiano per il Riconoscimento Precoce dei Disturbi dello Spettro Autistico (NIDA)

Link: http://www.progettonida.it

 

Il sito Epicentro dedica alla questione anche una pagina di approfondimento, intitolata Vaccini e autismo: cronistoria di una frode scientifica, dalla quale si accede anche ad altri articoli e risorse utili sull’argomento.

 Link: http://www.epicentro.iss.it/temi/vaccinazioni/autismoVaccini2014.asp

 

 

LinkedIn
Share
Instagram
WhatsApp