Studio italiano sulle interazioni farmacocinetiche di interesse clinico tra anticoagulanti orali diretti e farmaci antiepilettici

Un rilevante studio italiano ha valutato in modo originale le interazioni farmacocinetiche tra anticoagulanti orali diretti e farmaci antiepilettici suggerendo che esistono ragioni a sufficienza per dover conoscere tali meccanismi nella pratica clinica con i pazienti che li utilizzano.

Gli anticoagulanti orali diretti (DOAC), in particolare apixaban, dabigatran, edoxaban e rivaroxaban vengono sempre più prescritti tra la popolazione generale, poiché sono considerati associati a un rischio di sanguinamento inferiore rispetto agli anticoagulanti classici e non richiedono il monitoraggio della coagulazione. Allo stesso modo, i DOAC sono sempre più frequentemente prescritti in pazienti con epilessia che assumono, quindi, farmaci antiepilettici (DAE), soprattutto tra gli anziani. Di conseguenza, potenziali interazioni possono causare un aumentato rischio di sanguinamento correlato al DOAC o una ridotta efficacia antitrombotica.

L’obiettivo della review qui presentata è descrivere le interazioni farmacocinetiche tra DAE e DOAC di rilevanza clinica. Gli autori hanno osservato che ci sono solo poche segnalazioni cliniche in cui tali interazioni sono state descritte nei pazienti.Inoltre, sono disponibili ulteriori dati sulla farmacocinetica di entrambe le classi di farmaci che consentono di speculare sulle loro potenziali interazioni.

I DAE più vecchi, che agiscono sugli isoenzimi del citocromo P450, e in particolare sul CYP3A4, come fenobarbital, fenitoina e carbamazepina, hanno maggiori probabilità di ridurre in modo significativo l’effetto anticoagulante dei DOAC (in particolare rivaroxaban, apixaban ed edoxaban). I DAE più recenti che non influiscono in modo significativo sul CYP o sulla P-gp, come la lamotrigina o il pregabalin, non influiscono sull’efficacia del DOAC. Zonisamide e lacosamide, che non influiscono in modo significativo sull’attività del CYP in vitro , potrebbero avere un profilo abbastanza sicuro, anche se i loro effetti sulla P-gp non sono ancora ben noti. Levetiracetam esercita solo un potenziale effetto sull’attività della P-gp, e quindi potrebbe anche essere sicuro.

In conclusione, ci sono solo pochi casi clinici e prove limitate sulle interazioni tra DOAC e DAE nei pazienti. Tuttavia, l’evidenza complessiva suggerisce che l’interazione tra queste classi di farmaci potrebbe essere di elevata rilevanza clinica e pertanto ulteriori studi in coorti di pazienti più grandi sono giustificati per il futuro al fine di chiarire meglio la loro farmacocinetica e definire il comportamento clinico più appropriato.

Caratteristiche farmacocinetiche dei DOAC:

Bibliografia

Galgani A, Palleria C, Iannone LF, DeSarro G, Giorgi FS, Maschio M and Russo E (2018) Pharmacokinetic Interactions of Clinical Interest Between Direct Oral Anticoagulants and Antiepileptic Drugs. Front. Neurol. 9:1067. Leggi l’articolo qui.

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