Rischio di ospedalizzazione associato con benzodiazepine e z-drugs in Italia: studio multicentrico nei dipartimenti di emergenza.

Introduzione. L’uso inappropriato di benzodiazepine e z-drugs può causare l’insorgenza di eventi avversi che richiedono visite nei dipartimenti di emergenza. Il presente studio ha avuto come obiettivo quello di descrivere le caratteristiche degli eventi avversi correlati all’uso dei BDZ e ZD che hanno condotto a visite e ospedalizzazioni in Italia.

Metodi. Sono stati monitorati 92 dipartimenti di emergenza italiani prendendo in considerazione un periodo tra il 2007 e il 2018. E’ stato calcolato il tasso di visita nei dipartimenti di Emergenza e di ospedalizzazione. La regressione logistica multi-variata è stata usata per stimare l’odd ratio di segnalazione (Reporting odds ratios – RORs) riguardante l’ospedalizzazione. La regressione univariata lineare è stata condotta per valutare il ROR di ospedalizzazione secondo l’emivita plasmatica dei farmaci sospetti.

Risultati. Sono state raccolte un totale di 3203 schede di segnalazione di eventi avversi. Complessivamente, la regressione logistica multivariata ha mostrato che il rischio di ospedalizzazione era più alto per prazepam (3.26 [1.31–8.11]), flurazepam (1.62 [1.15–2.27]) e lorazepam (1.36 [1.15–1.61]). Tra gli anziani, questo rischio era più alto per il prazepam (3.98 [1.03–15.3]) e lorazepam (1.58 [1.19–2.11]). Formulazioni parenterali e rettali erano associate con un più basso rischio di ospedalizzazione paragonato a formulazioni orali.

Conclusioni. I risultati trovati sottolineano il rischio dell’uso di BDZ e ZD in Italia, in particolare in donne e adulti anziani. I clinici dei dipartimenti di emergenza devono sempre tenere in considerazione il più alto rischio in termini di ospedalizzazione correlati all’uso di BDZ e ZD. Il maggior rischio riguarda sopratutto le formulazioni orali, i soggetti esposti a più di un sedativo ipnotico e i pazienti esposti a composti con emivita plasmatica intermedia o lunga.

Bibliografia.

Lombardi N, Bettiol A, Crescioli G, et al. Risk of hospitalisation associated with benzodiazepines and z-drugs in Italy: a nationwide multicentre study in emergency departments [published online ahead of print, 2020 Apr 24]. Intern Emerg Med. L’abstract dell’articolo è presente qui.

Rischi ed eventi avversi collegati all’automedicazione

La pratica dell’automedicazione è un fenomeno assai diffuso, che attualmente sta attraversando un rapido sviluppo. Mentre i rischi teorici dell’automedicazione sono stati ampiamente discussi in letteratura in realtà esistono pochi dati dettagliati sulla farmacovigilanza riguardanti le caratteristiche e le conseguenze di questo utilizzo nella vita reale. Uno studio francese si è occupato di descrivere i pochi dati disponibili, nonchè la direzione da seguire al fine di ridurre al minimo i rischi terapeutici, che ovviamente non sono ben noti e chiaramente non sufficientemente segnalati.

 

L’uso di benzodiazepine e oppioidi nella BroncoPneumopatia Cronico-Ostruttiva (BPCO)

Benzodiazepine e oppioidi sono valide opzioni terapeutiche per trattare talune frequenti comorbidità nel paziente affetto da broncopneumopatia cronico-ostruttiva, tuttavia i clinici sono giustamente preoccupati che queste sostanze possano determinare eventi avversi che peggiorano la funzionalità polmonare, e non solo. Ancora non sono disponibili evidenze conclusive a riguardo, ma è verosimile che in alcune situazioni i benefici sulla qualità di vita surclassano di gran lunga i possibili rischi aggiunti sul rischio di ospedalizzazione e mortalità.

 

 

 

LinkedIn
Share
Instagram
WhatsApp